Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54maremontyAlfe0Sassar0licassetta2nomadi50m12ps12iltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« I profili dei leader son...I numeri della 194: la r... »

In Italia sono di più i farmaci che vengono ritirati e bruciati per ritocchi del “bugiardino” che quelli gettati perché scaduti

Post n°8616 pubblicato il 21 Febbraio 2014 da cile54

Farmaci: l’emergenza continua ma i decreti rimangono nel cassetto

L’Aifa (Agenzia del farmaco) fa un passo in avanti e uno indietro. Venerdì scorso, in piena crisi di governo, il Consiglio dei ministri si riunisce per l’ultima volta e approva la direttiva 2011/62/UE che consente all’Aifa di stilare un elenco di farmaci essenziali vietati all’esportazione parallela. In teoria, se la filiera rispetta la norma (pena sanzione pecuniaria e sospensione), i pazienti non devono più peregrinare da un punto di vendita all’altro alla caccia della confezione salvavita. In pratica, i conti li facciamo tra un mese.

La brutta notizia: in Italia, quintali di medicinali in ottimo stato vengono ancora ritirati dalle farmacie per modifiche, il più delle volte irrilevanti, del foglietto illustrativo. Poi l’Assinde (società privata che gestisce il ritiro) dice che li incenerisce. All’estero da sempre si procede con l’esaurimento delle scorte. Anche il decreto del Fare, approvato il 20 agosto 2013, lo prevede: “Nei casi di modificazioni apportate al foglietto illustrativo – si legge all’art. 44 -, l’Aifa autorizza la vendita al pubblico delle scorte, subordinandola alla consegna al cliente, a cura del farmacista, di un foglietto illustrativo sostitutivo conforme a quello autorizzato”. Eppure dopo sei mesi manca ancora il decreto attuativo e le belle intenzioni rimangono lettera morta. Uno sforzo l’Aifa lo fa pure: a novembre lancia la Banca dati del farmaco da cui si può stampare il foglietto illustrativo destinato al paziente e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (cioè la “scheda tecnica”) per gli operatori sanitari. Anche quelli aggiornati? L’Aifa non lo dice e per ora non autorizza i farmacisti a sostituire il “bugiardino”.

Non sarebbe la prima volta se il tentativo fallisse. Ci prova l’allora ministro della Salute Livia Turco a cambiare le regole del gioco con il d.lgs 219/2006 ma il comma 2 prevede un accordo tra l’Aifa, Farmindustria e Federmarma che non arriva mai. Ci riprova il ministro Renato Balduzzi nell’agosto 2012 infilando un articolo ad hoc nella bozza del decreto Sanità ma nel giro di 24 ore sparisce.

Sembra assurdo ma in Italia sono di più i farmaci che vengono ritirati e bruciati (dicono) per ritocchi del “bugiardino”, di quelli gettati perché scaduti: almeno tre milioni in più ogni anno.

Chi c’è dietro questa resistenza? Big Pharma? Può darsi. Ecco perché. L’azionista numero uno di Assinde è Farmindutria, cioè le stesse ditte che producono il farmaco che alla fine dovrebbe diventare cenere. A che scopo visto che tocca a loro rimborsare farmacisti e grossisti del cento per cento della spesa dei farmaci ritirati? Anche se a distanza di un anno. Anche se, molte volte, abbassano il prezzo del prodotto. E visto che sono sempre loro che pagano il servizio di Assinde: 70 centesimi di euro a confezione più un correttivo pari all’1,3 per cento sul valore di indennizzo? Sembra un gioco senza vincitori. I farmaci finiscono in un centro di deposito a Pomezia: qui vengono classificati, si controllano lotti e date di scadenza, si scatta una foto del bollino farmaceutico e delle altre parti della confezione. Ci impiegano sei mesi per fare tutta questa roba. Poi ripartono verso gli inceneritori di Padova, Filago e Ravenna. Nessuno dei responsabili degli impianti però vuole dare chiarimenti. In realtà c’è il rischio, molto alto, che quei farmaci vengano riconfezionati e non distrutti.

Spunta quindi un altro pericolo: l’uso illecito delle fustelle (cioè le etichette applicate sulla confezione) che potrebbero rientrare nei circuiti di rimborsabilità. Quello che accade molto spesso con la pratica del mercato parallelo.

Chiara Daina

19/22014 www.ilfattoquotidiano.it

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963