Le Ali di Pandora

Bigodini sparlanti di Antonella Musardo


Le Ali Di Pandorapresentavenerdì 8 novembre 2013 ore 19,30“Bigodini sparlanti" di Antonella Musardo Aletti edc/o Le Ali di PandoraVia Pistoia,1 LecceintervengonoMichele Bovino, Ambra Biscusoingresso liberoh. 19,30Venerdì 8 novembre alle ore 19.30 presso la sede di Le Ali di Pandora: Michele Bovino presenta “Bigodini sparlanti” di Antonella Musardo Aletti ed., interviene Ambra Biscuso.Questo volume raccoglie apparentemente una collezione di storielle, confessioni e sfoghi delle clienti, abituali e occasionali, di un piccolo ma grazioso salone da parrucchiera di un paesino di provincia. Ciò che scrive, potrebbe ricordare il confessionale di un prete, o lo studio di uno psicologo o ancora lo scompartimento in cui Nanni Loy, viaggiando in seconda classe, carpiva alla gente comune, pareri, dubbi e un po’ di follia. In questo salone ogni giorno (escluso il lunedì) come in tutti i teatri del mondo vengono rappresentate piccole e grandi commedie che La Ggina abilmente utilizza come modesto e genuino stratagemma per auto analizzarsi e mediante le quali la scrittrice, con i propri ideali e la propria penna, si sforza di combattere la più temibile di tutte le tirannie: “la quotidianità”. Scrive Giovanna Albi che ha presentato la Musardo nella Libreria Grande di Perugia: “(...) Sicché il salone diventa un confessionale, un lettino dell’analista, lo studio di uno psicologo e si rivela ancora una volta pungente il bisogno umano, troppo umano di parlare, sparlare, ciarlare; bisogni che la Ggina raccoglie pazientemente mettendo a rischio anche i suoi equilibri interni, perché non di rado le clienti proprio di lei sparlano “ apertis verbis”, sottolineando il suo sovrappeso e mettendo in dubbio le sue capacità di parrucchiera o esigendo che la Ggina sia a loro completa disposizione. (…) Nel salone , come in una commedia plautina, si trattano temi standard (rapporto moglie –marito, madre-figlio, suocera-nuora, corna e tradimenti a non finire, lamentele sulla vedovanza, crisi matrimoniali, sotterfugi umani, superstizioni locali) e come in una commedia plautina si ride a crepapelle non senza una vena di malinconia, che dà spessore alla narrazione. (…) Sicché il libro, apparentemente semplice, si carica di significati simbolici, dando al lettore, tra le risa legate a battute esilaranti, la possibilità di riflettere sui comportamenti, le indoli, gli atteggiamenti, le azioni anche basse del grande teatro che è il mondo.”Antonella Musardo nasce nel Salento l’8 aprile 1976. Antonella Musardo scrive poesie in vernacolo, scrive anche testi di cabaret, insegna in una scuola professionale per la formazione di parrucchieri e intanto dichiara di essere una "scrittucchiera" Ha sempre avuto una vena ironica, nel 2007 apre un blog (www.capellieparole.iobloggo.com) e comincia a raccontare fatti e misfatti di vita quotidiana che succedevano nel suo negozio (Il Bello Delle Donne), con la speranza che le sue clienti non sapessero usare internet così da non essere rintracciata e scoperta. Inventa insieme ad alcuni lettori e a sua sorella Lucia, il nome del personaggio protagonista, ma a volte anche antagonista dei suoi racconti. La Ggina. Il blog diventa un punto d’incontro, anche se virtuale, per rilassarsi e sorridere un po’, ha tantissimi lettori.“Capelli & parole” inizia a ricevere molti riconoscimenti virtuali e gli venne anche dedicata una recensione sulla rivista "Minimag del Garda"