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Lecce, a Bergamo quattro passi verso la A


Parte il Giro d'Italia e il Lecce vince una delle ultime volate per la serie A, sicuramente non quella decisiva, ma comunque una delle più importanti. Le residue speranze di promozione diretta per la truppa di Papadopulo passavano da Bergamo, un campo da espugnare in attesa di notizie positive da Grosseto. Alla fine, le buone novelle sono due: la clamorosa sconfitta del Bologna in Toscana, ma soprattutto il sonante successo dei pugliesi in Lombardia. Uno 0-4 che non ammette repliche, una sola squadra in campo che non ha avuto rivali. Il capolavoro tattico di Papadopulo lascia ancora più sbigottiti se si pensa alle gare che il Lecce ha sbagliato incredibilmente, mancando vittorie che a questo punto sarebbero state già determinanti. Ora due derby del Sud consecutivi decideranno le sorti del Lecce. Un destino che i giallorossi hanno interamente nelle proprie mani. Stavolta non ci saranno arbitraggi avversi che tengano, ma occorrerà dare il tutto per tutto nei prossimi due match contro Bari e Messina. Due formazioni, quella biancorossa e la siciliana, che non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma gli stimoli in gare del genere non mancano mai e l'obiettivo del Bari - il solo a questo punto - è senz'altro quello di fermare la corsa del Lecce. Del derby si parlerà da lunedì, ma oggi il Lecce si presentava a Bergamo con una formazione piena zeppa di diffidati (alla fine nessuno ammonito, tranne Zanchetta che non lo era). Papadopulo è ritornato all'antico, schierando Abbruscato e Tiribocchi in avanti e lasciando Valdes inizialmente in panchina. Il gran caldo dello stadio Atleti Azzurri d'Italia ha condizionato la partenza (blanda) delle due formazioni, ma al termine le condizioni meteo hanno distrutto la squadra che ha tenuto meno (l'Albino) premiando il Lecce, anche cinico e spietato. La prima occasione è per il Lecce e vede Tiribocchi presentarsi defilato in area di rigore, diagonale verso la porta con deviazione in corner.La risposta dei padroni di casa è affidata al bomber Cellini, abile a superare Fabiano sul lato corto dell'area e a far partire un cross che coglie la parte alta della traversa. Al 34', sul vantaggio del Lecce, la firma di Abbruscato: l'ex granata crossa in mezzo, Zanchetta non aggancia, ma Coser è spiazzato. Per Tiribocchi segnare lo 0-1 è facile come scartare una caramella. Rabbiosa, ma controllata dalla difesa giallorossa, la reazione dell'AlbinoLeffe. Prima Serafini svetta su un corner, palla alta sulla traversa; poi Cellini riceve un pallone in profondità, controlla magistralmente e con una girata impegna severamente l'ottimo Rosati. Sul finire del tempo, Ruopolo appoggia un pallone a Carobbio che tenta il tiro da lontano senza inquadrare la porta salentina. In apertura di ripresa ancora il portiere del Lecce al proscenio: prima devia in angolo un cross tagliente di Peluso, subito dopo Ruopolo (servito da Cellini) si presenta tutto solo davanti alla porta, ma la deviazione del sostituto di Benussi è fenomenale. Al 70' il Lecce mette in ghiaccio la partita, con Zanchetta che calcia una punizione dai venti metri, palla nell'angolino alla destra dell'incolpevole Coser. I seriani non si perdono d'animo e pungono ancora con Ferrari, il cui diagonale termina prima di pochissimo a lato della porta giallorossa, poi il tiro del giocatore di Gustinetti è respinto di piede, sul primo palo, da Rosati. Papadopulo gestisce al meglio i cambi. Corvia in campo mette scompiglio da subito, impegnando Coser su un diagonale poderoso. Sul corner. battuto dall'altro neo-entrato Valdes, Polenghi anticipa portiere e difesa lombarda ed infila per la terza volta Coser. Il Lecce dilaga, segnando anche lo 0-4. E' l'89' quando Ariatti serve Corvia sul filo del fuorigioco, l'ex attaccante del Siena supera Coser con un delizioso esterno destro. Per il Lecce è il secondo 0-4 della stagione dopo quello sul campo del Bari, prossimo avversario. La terza vittoria esterna di fila per la squadra di Papadopulo apre scenari fino a ieri impensabili ed insperati.