Lecce scout

associazione scout indipendenti

 

IL SENTIERO SCOUT

sentiero

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 IL GRANDE GIOCO NOTTURNO

I Ragazzi saranno svegliati dai capi dopo la mezzanotte per il grande gioco, uno solo durante il campo, e si svolge  con l'ausilio di torce elettriche e può durare dai 30 minuti un paio di ore a tutta la notte. L'obbiettivo è quello di aiutare i ragazzi a superare le paure e le incertezze legate al buio. Il gioco notturno è presente nel branco ma è di breve durata. E' presente soprattutto nel reparto e di rado nella compagnia. Di solito in uno spazio aperto si usa fare lo il gioco dello scalpo o lo stalking. Comunque il programma non è fisso può concentrarsi sulle tecniche e su un ampia raccolta di giochi. Il gioco notturno ha un filo conduttore , una storia , un avventura , per esempio: la dama del lago vuole  che riprendiate le ciocche d'oro rubate dagli orchi e si formano due squadre gli orchi e i cavalieri e si fa il gioco dello scalpo. Oppure i pirati hanno seppellito il tesoro sull'isola maledetta e c'è da ritrovarlo con carta e bussola e indizzi che sono stati messi dai capi scout.

 

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        SAN GIORGIO 

PATRONO DEGLI SCOUT

s giorgio

 

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LE BASI DELLO SCOUTISMO

Prima di entrare o di aprire un gruppo scout leggetevi il libro "scoutismo per ragazzi" scritto dal nostro fondatore Baden Powell , li ci sono le basi dello scoutismo. Il libro lo si può acquistare nelle cooperative scout .

 

 

libro

 

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AL CAMPO...

NON ESISTE BUONO O CATTIVO TEMPO MA BUONO O CATTIVO EQUIPAGGIAMENTO

 

pio

Lo zaino adatto per un campeggio scout deve essere di settanta litri e avere cinque tasche esterne  custodia del sacco a pelo, tasca superiore (li si mette normalmente il poncho se c'è spazio anche altro) tasca frontale e tasche laterali . Ci sono oggetti che devono essere a portata di mano:la torcia, la gavetta, la tazza, il quaderno caccia, il kit medico, e il poncho per la pioggia.  I zaini buoni sono di 100 euro, ma si possono trovare zaini buoni a 70 oppure 80 euro se proprio avete problemi economici ci sono zaini usati di cinquanta euro.

 

za

 

Stuoietta, sacco a pelo, e se occorre un cuscino gonfiabile. Tutti gli indumenti devono essere ripiegati all'interno dello zaino biancheria pulita nella sua busta così la biancheria sporca in un altra busta,  il peso va distribuito altrimenti non riuscirete a camminare e starete male. Nello zaino ci va solo l'essenziale. Metti contro la schiena ciò che è soffice. (maglione biancheria asciugamano ecc) Se è inverno o siete siete in alture elevate portate un plaid e al momento di coricarvi mettetelo dentro il sacco a pelo, non sopra il sacco a pelo altrimenti scivola sempre.

completo

 

Gli scout insieme ai loro capi si dispongono in cerchio sia per canti  e riflessioni  come i cavalieri della tavola rotonda, nel mezzo c'è il fuoco anche se non c'è è come se ci fosse il fuoco in mezzo al cerchio e mai , dico mai, nessun scout deve tagliare (camminare) il cerchio perchè simbolicamente in mezzo c'è il fuoco.

 

 

cerchio

 

IL TOTEM

IL TOTEM : Negli scout c’è la tradizione del totem indiano, cioè si usa un animale che si avvicina a te, alla tua personalità, per esempio il leone per il tuo coraggio, il gallo perché sei mattiniero e vispo come un gallo, o una gatta perché sei tenerona . In aggiunta  si evidenzia una particolare comportamento del tuo carattere o atteggiamento che si nota fra tutti. Escono totem come cane brontolone, papera saggia, pulce chiassosa ecc 

  totem

Il reparto o la compagnia  si riuniscono e decidono il totem da dare ad ogni membro del gruppo ma questo solo dopo qualche tempo,  per  poter conoscere meglio l’individuo, il suo modo di essere e il suo carattere. C’è una vera e propria cerimonia in cui a ogniuno si dà il totem. Ovviamente non bisogna offendere  portando a demonizzare a scoraggiare una persona, sarebbe meglio, in determinati casi, parlare a colui che si mette il totem per sapere il suo parere. Se una ragazza è grassa e sta male per la sua condizione , per il suo aspetto , non bisogna chiamarla : maialina giocosa, un ragazzo che spesso si stanca ed ha bisogno di riposarsi : ghiro che dorme.   I brutti soprannomi rimangono per sempre e possono essere  un marchio infame che ti possono rovinare la vita per sempre. Ci sono quelli che per colpa di  totem  offensivi e scoraggianti se né sono andati via dagli scout, e quando si mettono in mezzo i genitori la cosa viene vista come un atto di bullismo contro il figlio. Non prendete alla leggera i totem.

 

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Il bambino o la bambina o ragazzo o la ragazza poco dopo essere entrati nel gruppo scout e di aver detto ai capi di sentirsi pronti per intraprendere il cammino scout, fanno una cerimonia alla presenza di tutto il gruppo: la promessa. Una sorta di giuramento scaut.

 pro

 

Tutti gli scout hanno un "quaderno caccia" si tratta di un quaderno ad anelli poichè sono necessari i fogli plastificati per evitare che i fogli si sporchino. Nel quaderno caccia si mettono, preghiere illustrazioni scout, fotocopie, canti e informazioni tecniche come : nodi, legature e costellazioni. Il quaderno si porta alle uscite e ai campi estivi. Il capo scout ha un quaderno ad anelli per il campo e un quadernone ad anelli per le sue normali attività .  Sulla copertina mettete un adesivo o incollate un giglio per poterlo riconoscere meglio.

quad

 

IL CENTENARIO

IL PRIMO CAMPEGGIO SCOUT 1907


Nel 1907  ci fu il primo campo scout , sull'isola di Brownsea , nella Manica, con l'obiettivo di insegnare a un gruppo di 22 ragazzi  a diventare  "buoni cittadini nel mondo capaci di diffondere il valore della fratellanza tra i popoli". Il movimento conta oggi circa 28 milioni di membri provenienti da ben 153 paesi. Per quanto riguarda l'Italia già nel 1910 nacque a Bagno di Lecco  il gruppo dei Ragazzi Esploratori Italiani, da cui si originò successivamente il movimento scout italiano .

campo

 

CHE COS'E' IL FUOCO DI BIVACCO?

La sera al campo o ad una breve uscita il fuoco di bivacco è un momento di viva comunità. Il fuoco accompagna tutte le serate del campo, ci si mette tutti in cerchio e il fuoco è al centro del cerchio. Il fuoco è anche un momento di canti, di preghiere, di gioia, di giochi, di riflessioni, di confronto. Finito il fuoco di bivacco si va tutti  in  tenda a dormire.

fuoco

 

Mai scordarsi di portare un coltellino svizzero a campi estivi e uscite ma che sia di quelli non troppo pesanti. Al campo il coltellino svizzero molto utile

colt

Scarpe da trekking , bisogna comprare scarpe di un numero più grande per esempio se si ha il 41 si prenda il 42 altrimenti si rovina il piede. Quando si fa trekking in montagna è bene indossare delle calze in cotone che non siano strette e di sopra calze di lana che non siano strette.

scarpe

 

 

Gli scout non usano ombrello ma poncho impermeabile che si indossa e copre gran parte del corpo , il poncho ha un cappuccio che copre la testa e con serve a coprire lo zaino ed evitare che la pioggia lo bagni. Nel guardaroba scout è utile avere anche una giacca a vento.

ponc

 

IL CAMPO SCOUT

      Tenda da squadriglia/compagnia

       otto posti

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tenda

 

Di solito gli scout dormono in tenda anche se può capitare che si dorma in un locale chiuso (accantonamento). Si usano tende da quattro posti invece per le squadre scout tende da otto posti.  La tenda deve essere montata bene e soprattutto pulirla e tutto deve stare in ordine.  La tenda non deve essere lasciata aperta animali di ogni genere si intrufolano subito. In tenda non si mangia e non si beve. Se d'estate nel pomeriggio dovete fare la siesta, la tenda diventa una fornace. Prendetevi una stuoietta e andate all'ombra. I capi fanno le loro ispezioni nel posto in cui la squadra si è sistemata e la tenda è la prima della lista e i capi scout sono rigidissimi  e molto severi  sull'ordine e sulla pulizia: sia quella logistica che personale, sia che si tratta di un bambino e sia se si tratta di un adulto e ci sono delle severe punizioni. Al campo si montano le docce e la doccia la si fa in costume da bagno.

Pulizia della tenda:

Prima di partire controllate che le tende siano apposto e pulitele. Al campo arriva il momento che bisogna pulire le tende , togliete le stuoiette, aprite e stendete sul filo i sacchi a pelo e togliete tutto ciò che sta dentro la tenda. Pulite la tenda usando questo genere di scopettino e paletta per togliere terra e erba e sassolini.

 

scopa

 

 

Una nuova vita

Post n°360 pubblicato il 03 Marzo 2024 da leccescoutassoraider

Le cose mi vanno in parte bene e in parte male. Mia sorella mi darà sempre 40 euro alla settimana, anche se avremo quei soldi in più che ci aspettano. Mi dà i soldi in più per la ricarica del telefono, le cartucce per l'inchiostro della stampante, la spesa e altre spesucce. Poi ci sono altre cose che non vuole proprio comprarmi perchè per lei sono cose superflue, mi arranciare con quello che ho e le quaranta euro alla settimana non mi bastano. Sto scrivendo libri, scrivo ogni giorno faccio lavori artigianali vedo di raccimolare qualche soldo. La prossima settimana mi inserisco in un circolo-comunitario- culturale-lavorativo, che fanno cose interessanti. Sviluppano le tue capacità e il circolo collabora con delle aziende per inserire i loro soci, mi basta anche un lavoro part-time. Se non ci saranno problemi mi iscriverò al masci questo autunno. Devo mettere da parte i soldi per il censimento e l'uniforme, mia sorella non condivide, per lei gli scout è roba passata.

 

Devo lasciarli alle spalle. osse

 

 
 
 

Cambiamento

Post n°359 pubblicato il 05 Febbraio 2024 da leccescoutassoraider

Sono arrivati i soldi però mia sorella non mi dà più 75 euro alla settimana ma 40 euro. Cercherò di mettermi i soldi da parte. Poi si prospetta l'occasione di fare dei quadri e venderli. Continuo a scrivere i miei racconti, ho maggiori opporturnità, però non ho ciò che mi rende soddisfatta. E' febbraio, entrerò nel masci con il prossimo anno associativo a settembre e intanto metto da parte i soldi per il censimento e l'uniforme. Non sto bene psicologicamente, sono nervosa forse dovuto alle mie emicranie croniche che cambiano il mio umore, cerco con fatica di concentrarmi e cercare di non sprecare le giornate e di distrarmi.

impo

 
 
 

Si va avanti

Post n°357 pubblicato il 31 Gennaio 2024 da leccescoutassoraider

Vado avanti, ho problemi di salute e di soldi mese dopo mese si spera che arrivini i soldi. Senza quelli non mi posso censire nel masci. A Dicembre mi sono messa d'accordo con Andrea che avrei dato dei lavori fatti da me per le prossime tombolate, però vorrei ordinare un timbro con logo dell'associazione e il nome e la sezione del mio amico capo scout di Rodano, per stamparlo dietro ai miei lavori così si fa pubblicità all'associazione e al gruppo del mio amico Andrea. Adesso non hanno una sede e non so come possano fare Rodano (Milano) è un paese è piccolo. Io continuo a scrivere i miei libri e fare le mie attività e a scervellarmi per cercare con il poco che ho a disposizione di avere una vita serena, ma se non hai i soldi è molto complicato.

strada

 

 
 
 

Usurpatori

Post n°356 pubblicato il 20 Febbraio 2023 da leccescoutassoraider

Il mio ex gruppo agesci che sta nel mio quartiere non se la passa affatto bene. Oggi il sacerdote a messa si è messo a dire che non c'è un posto dove i ragazzi possano fare catechismo ma non ha specificato il perchè è la ragione è che le aule della chiesa sono occupate dagli scout. La prima sede scout era un appartamento, vecchio, fatiscente con lo scarico del bagno rotto, la vaschetta da riempire d'acqua quello era lo scarico. Quando stavamo al campo estivo è crollato il soffito e a settembre la Signora che gestiva la chiesa insieme al sacerdote ci diede , sempre pagando l'affitto, una casa di sua proprietà . Quando fu realizzato il centro sociale , le messe sono state celebrate nella grande sala e il catechismo in alcuni locali del centro sociale, mentre gli scout si sono trasferiti nelle aule parrocchiali della chiesa del quartiere che è una chiesa piccola e quando è accaduto io mè n'ero già andata via. Dall'autunno dell'anno scorso chi gestisce il centro sociale ha mandato via sacerdote e catechiste. La messa si fa nella piccola chiesa e le catechiste non hanno un posto dove stare con i ragazzi. Le aule della chiesa sono state sempre state usate per fare catechismo e come assemblee parrocchiali e non penso proprio che la presenza della scout piaccia tanto al sacerdote e ai genitori dei ragazzi. Se non si frequenta il catechismo i ragazzi non penso proprio che possano fare la comunione e la cresima, si dice che la nuova chiesa l'anno prossimo sarà finita, però in Italia quando si costruisce qualcosa non è mai una cosa sicura e anche se fosse un anno solo da aspettare io conosco la gente del quartiere con molta facilità si è mal visti. Per la gente della mio quartiere gli scout se nè devono andare perchè al primo posto ci sono le attività parrocchiali, anche se non hanno una sede devono trovare posto altrove, se nè devono andare . Conoscendo la mia ex co.ca. non hanno nessuna intenzione di mettersi a cercare un altro posto dove stare e questo modo di comportarsi è mal visto dal Sacerdote e dagli altri. Per fortuna che mè nè sono andata, era proprio invivibile quel gruppo, ciò che vedevo in co.ca. quello che subivano i ragazzi e quello che subivo io, ci mancava solo essere odiata dalla gente del mio quartiere. Quando i capi scout sono degli ipocriti possono fare i più bei discorsi sullo scoutismo e sulla religione, ai ragazzi gli entra da un orecchio e gli esce dall'altro, un adulto che crede davvero ai valori e all'onestà è stanco di fregature. Un capo può sbagliare, ma sbagliare è umano perseverare è peccato. Il sacerdote preferisce di più dare spazio al catechismo che agli scout. Un capo scout assoraider mi disse un giorno che chiese la collaborazione con un sacerdote per fare un cammino di fede con i ragazzi e il sacerdote gli disse di no. Il sacerdote gli disse che la chiesa non crede nello scoutismo, però preferisce gli scout cattolici perchè frequentano la chiesa e si può dire a un ragazzo : " se non vieni al catechismo negli scout non puoi più andare." Il capo gruppo quando me nè andai urlò contro di me: "niente e nessuno mi porterà a lasciare gli scout, niente e nessuno!!!" in un simile gruppo non c'è scoutismo.

 

lupo

 

 
 
 

GLI SCOUT SONO LABORIOSI ED ECONOMI

Post n°355 pubblicato il 18 Novembre 2022 da leccescoutassoraider

 

Laboriosi ed economi: un binomio che dice soprattutto l’importanza di capire nulla è dovuto, a non dare per scontato ciò che abbiamo. Un nuovo paio di scarpe, la pizza con gli amici, una vacanza , una bibita : tutto ha un costo , cioè una fatica , più o meno grande, per ottenerlo . Anche per questo bisogna imparare a non sprecare , a conservare, a riutilizzare. Ad essere economi. E bisogna allenarsi anche alla fatica del fare e alla cura del far bene , alla fantasia dell’inventare qualcosa di nuovo.  Con le proprie mani , con la propria testa , con il proprio cuore . Imparare a scoprire ed affinare le proprie competenze per far da sé ciò che serve, per riparare o sostituire una camera d’aria bucata, lo schermo di uno smarphone, la cerniera di una tenda. E quando alla cerniera si aggiunge un palo spezzato il giorno in cui abbiamo montato le tende sotto l’uragano-perché la legge di Murphy è implacabile ai campi estivi – il sopratetto al sesto rammendo, allora saper fare bene qualcosa di utile per qualcuno altro, diventa occasione per raccogliere il denaro che serve per una tenda nuova. O per una route in terra lontana. Saper essere laboriosi , insomma. Laboriosi ed economi : un binomio che è una rivoluzione copernicana rispetto allo stile diffuso- trasversale ad ogni età- del consumo ad ogni costo, dell’acquisto compulsivo, dell’accumulo , dell’attesa dei Black Friday.

Ottimo . Ma non basta. Il metodo scout, di cui la legge  è un efficace riassunto , ma pur sempre un riassunto , non è tutto qui. Ha radici più profonde. Ogni punto della legge , che ci impegnammo ad osservare “ con l’aiuto di Dio , è pervaso dalla spiritualità scout. Una spiritualità in cui risuona lo stile di vita monastico: quel tenere insieme il fare con il contemplare- la bellezza della natura , il calore del fuoco, le stelle in una veglia di campo – la preghiera con la strada, la fatica con la ricerca della felicità. E che ci costringe a uscire dal confine di noi stessi e guardare più in là di noi.

Ora et labora et noli contistari in laetitia pacis (prega e lavora e nella gioia della pace non rattristarti)

San Benedetto da Norcia

Quando nella prima metà del sesto secolo , San Benedetto impresse nello stile di vita ascetico nel monachesimo orientale la forma di apertura al mondo che ancora oggi ha nel mondo occidentale, lo fece introducendo , accanto alla preghiera, il lavoro. E quando i beni , prodotto da un lavoro meticoloso e perfettamente organizzato   e dalle donazioni, crebbero fino a formare vasti patrimoni fondiari, fu necessario introdurre criteri di corretta gestione del patrimonio, dal cui buon funzionamento derivano la sopravvivenza dei monaci stessi,il sostentamento dei fratelli , l’esercizio l’ospitalità e della carità fraterna. Eccoli i monaci , laboriosi ed economi , attraversati  dalla preghiera non come atto separato dagli altri ma come parte integrante. Sembrerebbe attingere proprio  da cui la spiritualità scout , fatta di preghiera  e passi sul sentiero, esperienza della bellezza del creato e servizio, incontro con l’altro e meditazione davanti al fuoco. E come è forte l’assonanza con quella “ non rattristarti, nella gioia della pace”. Quella dell’essere felici è la parte meno ricordata dell’esortazione di san benedetto , ma è essenziale , e forse, è la più scout , nel suo invito ad essere gioiosi , gioiosamente in pace con se stessi , con gli altri, con il creato . E’ questa forse , la prospettiva da cui ingaggiare la sfida educativa  a cui esorta papa Francesco . Ecco, allora, solo qualche spunto di riflessione su laboriosità e parsimonia , a partire da questa prospettiva .

 

Autofinanziamento : un mezzo, non un fine

Quest’anno la squadriglia volpi  deve acquistare la nuova batteria di pentole, il clan deve affrontare un viaggio in aereo. Serve denaro , e serve imparare a guadagnarlo da sé , a capire la fatica e il valore. E allora spazio alla progettazione delle attività di autofinanziamento , sforzandosi di calibrare le azioni sull’obbiettivo economico. Che vale in due direzioni . Perché sappiamo bene che , che servono 10.000 euro, non basterà, probabilmente, vendere torte. Ma  a volte siamo meno attenti al contrario. Se alla squadriglia volpi bastano 200 euro, non serve che ne raccolga il doppio. Certo, è segno di efficienza , della passione messa nell’attività (e, tante volte delle generosità di chi ha pagato un oggetto il triplo del suo valore, perché a venderlo era un ragazzino  in uniforme scout) . E non serve che la squadriglia falchi, che forse costruirà delle zattere al campo  e avrà bisogno di acquistare materiale ma non è ancora del tutto sicura, inizi dall’autofinanziamento e poi si vedrà. Non seve ed è di ostacolo, perché trasforma il mezzo in un fine , in una logica che è figlia di quel “contesto di altissimo consumo del benessere” che rende ancor più necessaria che in altri tempi la nostra azione educativa.

Il fine non giustifica i mezzi

I soldi da  raccogliere per la route quest’anno sono davvero tanti, ed è importante non pesare sulle famiglie. Ci siamo offerti per traslochi e lavoretti di imbiancatura , e anche come baby sitter, ma non basta. Giulio ha un idea: “l’amico di un mio amico è nell’ufficio vendite di una ditta di aspirapolveri . Se né vendiamo un po' , ci dà una percentuale “ottimo”. Si? E qual è il nostro lavoro , in questo? Qual è parte del nostro ingegno , del nostro impegno , del nostro fare contribuiscono a fare o a trasformare qualcosa perché qualcun altro né possa godere? C’è davvero bisogno di noi perché qualcuno possa, oggi, acquistare un’aspirapolvere ? O noi siamo piuttosto contribuendo ad oliare proprio gli ingranaggi di quel sistema del profitto ad ogni costo, al quale la nostra azione educativa dovrebbe innanzitutto opporsi?

Il fine non cancella i fini degli altri

Finalmente uno spiraglio, sta finendo la pandemia , forse riprenderemo a pieno le nostre attività. Magari potremmo fare davvero il nostro  campo o la route , e riprendere quel progetto chiuso in un cassetto. Serve , allora, ripartire con l’autofinanziamento. Un anno fa, avevamo progettato la realizzazione di alcuni prodotti e la loro vendita sul sagrato della chiesa, in due domeniche. Va bene ancora, oggi? Al netto di una pandemia e di una guerra, e delle molte difficoltà economiche che entrambi portano con sé per molti, forse quel sagrato serve di più agli altri. Alla Caritas, ad esempio, che in soldi sette mesi , dal primo settembre 2020 al 31 marzo 2021, ha avuto in Italia 132 mila richieste da persone che, in precedenza, ma si erano rivolte alla sua rete. Oppure al gruppo missionario, che ha aumentato le proprie attività , al gruppo giovani impegnato nel supporto alle attività di accoglienza della parrocchia o a quei poveri del quartiere che conosciamo bene e per i quali il sagrato , la domenica, è occasione importante, e da due anni lo è ancora di più. Allora, dobbiamo rinunciare al nostro autofinanziamento? No, ma abbiamo il dovere di affinare lo sguardo , di chiederci se non sia il momento di cambiare qualcosa, se lo shock recente che la nostra società ha vissuto non interpelli anche noi e il nostro modo di essere scout, se non ci costringa a spenderci anche altrove, magari accanto a chi già si sta dando da fare, e rivedere qualcosa. A partire dal valore dell’essenzialità scout. Così vicina a quella sobrietà che “vissuta con libertà” e consapevolezza, è liberante. Non è meno vita, non è bassa intensità , ma tutto il contrario “ (Papa Francesco Laudato si”). Forse , abbiamo bisogno di meno , forse i nostri desideri possono essere un po' ridimensionati, a beneficio dei bisogni degli altri. E forse un po' del nostro essere laboriosi ed economi potrebbe andare in aiuto di chi ha molto meno di noi e contribuire, almeno un poco , alla sua felicità. In laetiitia pacis.

Rivista RS SERVIRE


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INFO


Un blog di: leccescoutassoraider
Data di creazione: 13/09/2011
 

IL GIGLIO SCOUT

IL GIGLIO SCOUT

Tutti gli scout del mondo, siano essi in divisa o in borghese, portano come distintivo il giglio di pace e purezza. B.P. stesso ci racconta perché lo scelse per via dele sue origini storiche regali. Il navigatore Flavio Gioia fece della bussola uno strumento pratico e preciso in onore al Re Carlo di Napoli mise un giglio ad indicare il nord sulla bussola e da allora per disegnare il Nord sulle carte nei disegni e nella  bussola fu adottato universalmente questo simbolo.

 

giglio

Il vero significato del nostro distintivo é dunque questo: il giglio che indica la buona direzione. Le tre punte del giglio ricordano all’esploratore i tre punti  della Promessa. BP apportò un aggiunta facendo scrivere sotto “Be prepared”, “siate pronti”, che ricorda come lo scout debba essere sempre pronto a compiere il suo dovere, specialmente davanti a situazioni impreviste.

 

 

SCOUT E VOLONTARIATO

Sono molto lontani  i giorni in cui il boy scout accompagnava le vecchiette ad attraversare la strada , lo si faceva ottantanni fa. Oggi gli scout sono presenti nella croce rossa e nella protezione civile. Un gruppo deve ovviamente essere regolarmente registrato presso il registro regionale delle organizzazioni di volontariato. 

 
 

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WFIS

La WFIS Europa è stata fondata ufficialmente nel 1999, promotori di questa realtà sono stati i B-P. scouts della Gran Bretagna , cioè l'associazione del Regno Unito che non ha accettato le  modifiche al metodo che furono introdotte in quel paese con il The Chief Scouts Advance Party Reporter del 1966.  La WFIS conta oggi duemilionieseicentomila aderenti e ha avuto un incremento negli ultimi anni.  Negli ultimi anni la federazione ha aumentato i suoi iscritti in maniera esponenziale , soprattutto nei "paesi poveri" dopo, tra l'altro, vari problemi avuto con il WOSM legati alla retribusione dei capitali ottenuti tramite i tesseramenti e le attività.

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ABILITA' MANUALE

3°punto di B.P

-RISCOPRIRE DELL'USO INTELLIGGENTE DELLE PROPRIE MANI

-SCOPRIRE LA GIOIA DEL SAPER FARE

-ACCETTARE FATICA E FALLIMENTO

-AVERE PAZIENZA

 

bp n

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CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

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BRANCA LUPI

 BRANCA LUPI È la prima delle 4 branche scout. Accoglie  bambini e bambine dai 8 anni agli 10 anni. Il metodo educativo è basato sull’imparare giocando in un atmosfera fantasiosa , quale quella offerta  dal "libro della giungla di Kipling con mowgli",  in un unità chiamata branco e le squadre di lupetti si chiamano sestiglie. Questo modello educativo di vita, rispecchia le caratteristiche di una “famiglia felice” la cui meta è incentivare l’amicizia e, attraverso il giocare insieme, ottenere una catena di rispetto  e solidarietà  che leghi indissolubilmente gli uni agli altri e permetta al bambino , una volta cresciuto, di conservare  la gioia di vivere  e la purezza dei sentimenti che il cucciolo porta con se al momento del suo ingresso  nella giungla/vita.

 

 

lupo

 

IL REPARTO

IL REPARTO è la branca esploratori ed esploratrici ed è quella che accoglie ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni.

Si passa  dal gioco didattico, appresso nella branca lupetti, ad attività che mirano a preparare se stessi mediante uno stretto contatto contatto con la natura. Questa branca porta l’esploratore a vivere  organizzato con gli altri e, attraverso attività/avventura, adeguate allo sviluppo psicofisico del carattere, della personalità e de sentimenti.

La branca  degli esploratori/esploratrici si chiama Reparto. Il reparto è diviso in Pattuglie (squadre) ognuna ha un nome di un animale: le tigri, i caimani, i falchi, le antilopi, i castori e così via, con il suo guidone che lo raffigura. Ogni pattuglia ha due ragazzi che fanno da vice capo pattuglia  e un capo pattuglia. Dal branco si sale (si passa) in Reparto poi si passa nella compagnia e poi nella quarta branca. Da precisare che un adolescente o un diciottenne anche se non è stato lupetto o esploratore può iscriversi lo stesso negli scout. Verrà inserito nella branca idonea alla sua età.

 

 

scout

 

LA COMPAGNIA

LA COMPAGNIA/CLAN Né fanno parte ragazzi e ragazze dai 17 ai 21 , in altre associazioni dai 14 ai 18 in certe associazioni prima di entrare in clan c'è un NOVIZIATO . La vita di branca è  più impegnativa  come attività scaut : al vivere “essenzialmente” in una comunità, studiare, discutere ed impegnarsi sui problemi della vita e della società, sul vervizio soprattutto , imparando , nel libero dibattito a rispettare sempre gli altri, ad aiutarli e , soprattutto  a forgiare proprie idee. Il gruppo che accoglie i Rover e le Scolte si chiama compagnia o clan. Il simbolo  è la forcola che simboleggia la scelta.

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QUARTA BRANCA

Quarta branca ci sono associazioni che hanno la quarta branca. Né fanno parte tutti  i giovani  dai 18 ai 30 anni che vogliono continuare a far parte della famiglia scout . Uomini e donne impegnati nel volontariato e nella propria  crescita , essere utili a se stessi, alla propria comunità scout e alla società. Se un giovane si sente pronto ad essere capo scout può farlo ma deve avere minimo 23 anni per essere capo scout e minimo 21 anni per essere vice capo scout.

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LA COMUNITA' CAPI

 
 LA COMUNITA' CAPI È una comunità di capi scout che insieme gestiscono il gruppo scout e ogniuno dirige la sua branca: branca lupi, reparto, compagnia, la quarta branca,  ci sono anche gli aiuto capo e poi c'è il capo gruppo che gestisce e rappresenta la comunità capi ci possono essere ragazzi e ragazze della compagnia o raider che fanno "servizio" nelle branche aiutando i capi. Settimalmente la comunità capi si incontra per fare il punto della situazione, come procede in lavoro con i ragazzi nella propria branca, è soprattutto un luogo di incontro dove confrontarsi , chiedere aiuto, crescere maturare, avere consigli, parlare della formazione del ragazzo. Crescita dei ragazzi e crescita come comunità capi sono inscindibili uno non può mancare senza l’altro. La maturità e la competenza di un capo scout si ottiene grazie ai campi di formazione , la crescita con la comunità capi e l‘esperienza con i ragazzi e migliorare dei propri difetti e lacune e la comunità capi , nel miglior modo possibile , deve far notare al membro della comunità i suoi difetti e valorizzare i suoi pregi. Il capo scout realizza un programma educativo che includa tutto l’anno scout per poi verificare i risultati . Prima dell’anno associativo scout, che inizia in autunno e finisce con il campo estivo, i capi devono fare un uscita di due giorni e ogniuno a turno : branco, reparto, compagnia ecc deve raccontare come si è svolto l’anno associativo, e come si è svolto il campo estivo. Spiegare le situazioni, progressi, problemi e difficoltà. L’anno associativo si apre in autunno periodo ottobre -novembre un uscita di due giorni o tre giorni in cui sono presenti tutte le branche del gruppo e, se ci sono, accogliere i nuovi ragazzi che si sono iscritti in ottobre .  Per essere capo scout basta fare i tre campi di formazione e il tirocinio per capire il metodo, poi arriverà dal comitato centrale il suo brevetto di capo scout.

 

cc

 

 

 

L'ANNO ASSOCIATIVO SCOUT

L'anno associativo scout  inizia  nel periodo autunnale, le iscrizioni si aprino da settembre a dicembre in modo che il ragazzo o l'adulto abbia una migliore conoscenza dell'ambiente e dei progetti scout prima di partecipare al campo estivo. Si paga un censimento  a seconda delle associazioni è compresa anche l'assicurazione, ci può essere l'affitto della sede da
pagare e a volte il locale è gratuito dato dalla chiesa, da un privato o dal comune.
Ci sono due giorni dedicati all'apertura del gruppo che può riguardare solo il gruppo o da più gruppi scout sempre se  in quella zona sono pochi  , la mia associazione  , dal momento conta pochi gruppi fa  innaugura l'apertura dell'anno associativo con tutti i gruppi scout della regione e ci si  incontra in un determinato posto, sempre nella propria regione. Se ci sono nuovi iscritti  si presentano al gruppo e si inseriscono le attuali branche a seconda delle età.  I capi creano un programma educativo da fare durante l'arco dell'anno compreso ciò che si deve  fare durante il campo estivo. I ragazzi del reparto e i ragazzi più grandi si incontrano due volte alla settimana uno per decidere il programma di ogni singola pattuglia.
L'anno viene trascorso sui propri progressi , lavori , servizi alla comunità, scoperte e competenze da acquisire. Quando arriva la bella stagione si fanno delle uscite di solito sono sabato e domenica nella  zona e ci sia accampa in un bosco o si dorme  in un locale (accantonamento) . Nel mese di maggio c'è un uscita molto speciale il san Giorgio poichè San Giorgio martire è patrono degli scout. Nei mesi di maggio- giugno ci si prepara per il campo estivo. Ogni adulto o ragazzo paga una quota per il campo estivo,   da quei soldi si paga l'occorente per riempire la cambusa  di viveri che serviranno ai ragazzi e ai capi, all'occorrenza , c'è da riparare tende e comprare medicinali.  Gli scout si autosovvenzionano cercando di creare un fondo cassa per il campo estivo vendendo torte e calendari o vendendo oggetti artigianali.  Il campo estivo può collocarsi o a luglio oppure ad agosto , e dura circa una settimana. Di ritorno a casa  tutti entrano in ferie ma per i capi si ritorna per un uscita a settembre per discutere di come si è svolto l'anno associativo e il campo estivo con i ragazzi: problemi, progressi, difficoltà , questioni, conflitti, novità, e disagi. Finita l'uscita di due giorni i capi si rivedono per accogliere nuovi iscritti e organizzare l'apertura del nuovo anno associativo.

 

 

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LA STRADA VERSO IL SUCCESSO


 " È per voi giovani che scrivo, voi che avete il buon senso di guardare innanzi, ansiosi di vedere in che direzione andare e che cosa dovete fare nella vita. Col termine strada" non intendo un vagare senza meta, ma piuttosto uno scoprire la propria via per piacevoli sentieri in vista di uno scopo definito conoscendo le difficoltà ed i pericoli che facilmente si incontreranno lungo il cammino."

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Robert  Baden Powel


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                                                     STELLA POLARE

 

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NODO     MARGHERITA

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BOSCO DI BETULLA

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L'uniforme scout è presa dall'uniforme dei soldati esploratori  del nostro fondatore Baden Power , esploratori  che prestavano servizio a Mafeking in Africa. Per l'uniforme dei boy scout c'è il modello americano e il modello inglese , qui in Europa, si adotta il modello inglese 

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Il fazzolettone scout può variare i suoi colori a secondo della branca di appartenenza oppure ogni gruppo scout  può avere un suo fazzolettone.  Anche i campi scuola hanno i loro fazzolettoni.

 

faz

Dal lupetto al capo scout gli scout mangiano nella gavetta e tazza di metallo e coltello, cucchiaio  e forchetta ripiegabili. Quando si è dei lupetti ci sono i capi che preparano la colazione, pranzo e cena, poi nel reparto le squadre si cucinano  ogniuna per se con cucine da campo .

 

E TAZZA DI METALLO

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GAVETTA gav

POS

POSATE RICHIUDIBILI


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BORRACCIA

Dai sedici anni in su uomini e donne si usa il fornellino a gas e si cucina e si cucina e mangia in coppia.

 

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