ledonnenonraccontano

Scorci di vita:quando l'inclinazione e' tale che il tempo non basta piu' a raddrizzare le cose.


L'angoscia che mi assale non mi permette di essere serena,so bene che non dovrei scrivere determinate cose qua ma non ho un altro spazio dove rifugiarmi ora,percio' anche se va contro i miei principi mi discosto per un attimo dalle solite argomentazioni e parlero' di me e di lei...Lei non e' una persona qualunque,non l'ho trovata per caso ma l'ho scelta in mezzo a tanta altra gente:come si diventa amiche?Come faccio a spiegare che un legame d'amicizia riesce ad essere piu' forte di quello per un familiare,piu' forte di tutto,come faccio a spiegare un pezzo del mio cuore.Non e' semplice da capire ma i rapporti tra le persone non sono casuali,nascono per un motivo ben preciso e spesso le amicizie combaciano come i lacci delle scarpe,noi eravamo cosi' ed assomiglivamo solo a noi stesse.Passano gli anni ed io e la mia amica siamo cresciute,a volte lo abbiamo fatto assieme,altre volte lo abbiamo fatto stando lontane ma ci siamo sempre tenute la mano.Ricordo perfettamente quando non avendola vista per diversi mesi mi sono ritrovata faccia a faccia con una donna bellissima,la mia bambina con il volto da grande,ero quasi gelosa fosse cresciuta senza di me ed avrei voluto esserci tutte le volte che ha pianto,avrei voluto ci fosse tutte le volte che ho pianto.Gli equilibri spesso si trasformano lentamente e diventano altro,gli sguardi non coincidono piu' come prima e quando accade le situazioni ci destabilizzano,la paura di non essere piu' adeguati in modo naturale ci attraversa e ci fa stare male.Ho dato la colpa alla mia vita,a cio' che sono diventata con il tempo,a cio' che avrei voluto essere e non saro' piu',alla distanza ed alla mia totale mancanza di fiducia nel prossimo,fatto sta che in modi diversi ho sentito la nostra amicizia sfiorire e l'energia che ci trasmettevamo trapassarmi le mani senza che io potessi far niente.A momenti ho anche cercato di agitarla perche' volevo che tutto tornasse come era ma non e' successo,non siamo le stesse bambine di una volta,non siamo piu' noi due e non ci capiamo piu' con poco.Quando vuoi bene ad una persona e riponi i tuoi segreti sulle sue spalle ne diventi schiava e l'ansia di perdere tutto ci fa perdere la capacita' di essere obiettivi.Non riesco a ricordare il momento preciso in cui le cose sono state diverse ma ricordo di aver perso il controllo della situazione in una stanza d'albergo,"stiamo cambiando..." mi sono detta,"...e' normale che non ci si assomigli piu' come prima" ed ho lasciato che passasse tutto in sordina senza contrattaccare.Non mi sono opposta alle sue parole ed ho cercato di capirla spesso,tanto spesso che prima che mi accorgessi questi momenti sono diventati la regola non l'eccezzione;anche io stavo cambiando ed era lecito avere dei punti di disaccordo,non c'e' cosa peggiore del sentirsi estranei con quacuno a cui vuoi bene....il silenzio si adatta perfettamente alla situazione.Ho esaurito la catena che mi teneva legata a lei e sono scivolata nel fango assieme ai ricordi,non so chi ha vinto so solo che ci siamo perse come chiunque altro,noi che eravamo cosi' complemetari,non sembra neanche strano leggere amore tra queste parole perche' di amore si tratta.Non mi fa certo stare bene questa cosa e mi sento sempre piu' inadeguata a stare tra la gente,preferisco stare sola piuttosto che allinearmi anche a questo,penso di averlo fatto troppo spesso in diverse occasioni e farlo anche per amicizia non mi sembra corretto nei miei confronti,ancora qualche volta piango,mi cadono le lacrime dagli occhi senza volerlo al solo pensiero e non posso farci niente,penso "mi passera'".Ho aspettato che ci fosse un cenno ma non e' successo nulla,forse per orgoglio,forse perche' davvero non ha voglia,io non ho ancora trovato un posto dove stare bene e sto cercando di vivere il mio mondo solo con me stessa anche se e' dura senza un confronto,senza di lei non ho un confronto vero,nessuno puo' sostiture uno scrigno,ci siamo dette cose che fanno male,ci siamo dette cose che non si possono dire a chi vuoi bene e non posso passarci sopra,non so se potrei perdonare,si vuole bene ad una persona oppure no,si ha bisogno di una persona oppure no,tutto e' semplice come deve essere e se cosi' non e',e' inutile provare a fare in modo che lo sia.Si sceglie chi avere accanto,io la vita me la sono sempre immaginata con lei vicina,non ho mai saputo che faccia avesse il mio uomo ma la mia amica era la' a dispensare consigli,a sorridere con me,e' quasi impossibile immaginare altro infatti non ci riesco ancora,il rancore e' tale che non riesco a scorgere nulla ora neppure questo,mi sento sola,sola da morire tra 1000 persone estranee,sola anche con lei che ora e' cosi' diversa da quella bambina che mi asciugava le lacrime.Non provo odio,non potrei mai odiarla,ma sento una delusione profonda e mi sembra come se dovessi reinventare una nuova me e non ci riesco,non so da dove cominciare;mi sento inadeguata e mi pare che neanche il tempo riesca a farmi stare meglio,non c'e' nessuno nella mia vita che mi sia complice a tal punto da stare serena,e' anche vero che non ero piu' serena neppure avendo lei accanto.Mi dispiace aver riportato questa parte della mia vita qua,forse scrivere e rileggersi aiuta anche a superare le cose,non l'ho fatto per chi legge ma per me stessa,dubito che mi aiutera' o che i consigli mi faranno stare meglio,avrei voluto scrivere a lei ma non ne ho la forza come non ho la forza di guardarla negli occhi,non sentiamo piu' il nostro odore ed il nostro abbraccio,vorrei essere ancora una volta fragile,vorrei che mi leggesse ma questa volta ha vinto l'orgoglio,non lei,non io.Addio Amica mia.                                                                                              ledonnenonraccontano