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Il suggerimento del medico all'accompagnamento del paziente in ospedale è sufficiente a scongiurare l'ipotesi di responsabilità per omicidio? Secondo il recentissimo pronunciamento della Corte di Cassazione il medico che si limita a consigliare una struttura ospedaliera al paziente senza fare tutto ciò che gli è possibile per garantire la salvaguardia del malato non è esente da responsabilità. Ciò perchè il sanitario deve consentire ai medici di destinazione di essere adeguatamente informati della gravità della situazione in cui versa il paziente e a supporto trasmettere un'idonea documentazione medica. Il fondamento di tale assunto giurisprudenziale risiede nel contatto sociale che si instaura fra medico e paziente .Pertanto, quando quest'ultimo si reca presso una struttura medica per richiedere l'erogazione della prestazione professionale,il medico deve garantirgli la tutela della sua salute facendo tutto ciò che rientra nelle sue capacità per salvaguardarne l'integrità. |
In caso di guida in stato di ebbrezza il veicolo concesso in leasing è assoggettabile a sequestro preventivo? Occorre premettere che il quesito in esame è stato oggetto di contrasto presso le sezioni semplici della corte di cassazione Con la sentenza 14484/2012 le sezioni unite hanno risolto il quesito, statuendo che il veicolo condotto in stato di ebbrezza dall'imputato utilizzatore del veicolo concesso in leasing non è confiscabile,a condizine, però,che il concedente,proprietario del mezzo sia estraneo alla commissione del fatto di reato. |
In giurisprudenza si è posto il problema di chiarire se la contestuale detenzione ai fini di spaccio di droghe leggere e di droghe pesanti comportasse la configurazione di più reati,avviniti dalla continuazione, o di un solo reato. Ciò perchè il legislatore aveva previsto un'apposita distinzione fra droghe leggere (es.mariujana) e pesanti (eroina) che si riverberava sul trattamento sanzionatorio ,più mite nel primo caso , più grave nel secondo anche alla luce della diversità dei beni giuridici protetti,l'ordine pubblico,da un parte, la salute dall'altra.. Orbene la distinzione tabellare fra droghe leggere e droghe pesanti prevista nell'art.14 del DPR 309/1990 è stata soppressa dalla legge 49/2006 sciogliendo ogni dubbio circa la configurabilità di un concorso di reati. Nel caso di specie,infatti, non si ha una pluralità di reati, ma una sola fattispecie criminosa ,nel cui caso si applica il trattamento sanzionatorio previsto per il reato più grave.Questo perchè, si è detto, il commercio illecito di sostanze droganti leggere e pesanti ha la medesima efficacia lesiva dei beni giuridici tutelati ,tanto che il trattamento sanzionatorio è ,ormai,indifferenziato. |
In tema di bollo auto vi è un'interessantissima nonchè importantissima sentenza della Corte di Cassazione sezione tributaria datata 17 aprile 2009. La Suprema Corte ha affermato che il diritto alla riscossione del tributo da parte dell'Agenzia delle Entrate si prescrive se è decorso infruttuosamente il termine di tre anni per la notifica dell'avviso di accertamento al contribuente decorrente non dalla scadenza del termine per il pagamento del tributo bensì da quello successivo a quello di competenza. In sostanza, l'Agenzia delle Entrate non ha più diritto a richiedere il pagamento del bollo auto una volta che abbia fatto decorrere invano il termine di 3 anni per la notifica dell'avviso di accertamento al contribuente,poichè il diritto si è prescritto e quindi l'obbligazione si è estinta. Per fare un caso pratico se l'anno di riferimento della tassa di circolazione è del 2008 e la notifica dell'avviso di accertamento è posteriore al 31.12.2011 l'obbligo di pagamento non sussiste più per prescrizione del diritto. |
Post n°20 pubblicato il 17 Maggio 2012 da lsipione
Stalking: reato di danno o di pericolo? Il reato di stalking, previsto e punito dall’art. 612 bis c.p., costituisce un reato di evento e di danno; l’evento, in relazione ai connotati tipici del delitto in esame, è di tipo psichico e consiste nel turbamento dell’equilibrio mentale di una persona le cui conseguenze sono costituite, alternativamente, ma eventualmente anche cumulativamente: a) nel grave e perdurante stato di ansia e paura cagionato alla persona offesa; b) nel timore di danni a sé stessa o a persona vicina; c) nel cambiamento delle proprie abitudini di vita. Cassazione penale Sentenza 16/04/2012, n. 14391
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