Lega Nord Ballabio

LA CATENA DI COLPI DEGNA CORNICE AL BATTESIMO DELLA LISTA PONTIGGIA


In data 21 gennaio 2010 il gruppo consiliare Lega Nord ha diramato il seguente comunicato:La tripletta di colpi alle abitazioni, tentati o riusciti, che si sono verificati nella notte è il degno sfondo alla presentazione di questa mattina della lista Pontiggia. Mi chiedo con che coraggio il vicesindaco uscente si ripresenti promettendo ai ballabiesi tranquillità e sicurezza dopo aver lasciato per cinque anni il paese in balia della delinquenza“. La stessa domanda rivolgo al candidato sindaco Danilo Scaioli che, come opposizione, in questi cinque anni, non ha mai detto o fatto alcunché per dimostrare la sua preoccupazione o il suo interesse di fronte all’ondata di furti nelle abitazioni che da un paio d’anni toglie il sonno ai ballabiesi.Ricordo le proposte inascoltate fatte dal gruppo della Lega Nord e ribadisco l’elenco dei provvedimenti che la giunta Goretti-Pontiggia avrebbe potuto mettere in campo per garantire la sicurezza la paese. Un programma che attuerò pienamente nel caso venissi candidata ed eletta a sindaco di Ballabio. Ecco, come peraltro già proposto in consiglio comunale nell’ambito di una nostra interrogazione, il piano della Lega Nord per la sicurezza, ovvero tutto quello che Goretti e Pontiggia avrebbero potuto fare in materia di sicurezza e non hanno fatto.PROGRAMMA LEGA NORD BALLABIO PER LA SICUREZZA1) stipulare con altri enti pubblici locali quegli accordi patrocinati e sollecitati dalla legge regionale (L. R. 14 aprile 2003 n. 4 in materia di polizia locale e sicurezza urbana); al fine di favorire e coordinare la collaborazione sul territorio e lo scambio di operatività e informazioni sui fenomeni criminali.2) fare propria la possibilità (garantita dalle norme statali e dalla citata legge regionale) di avvalersi della collaborazione di guardie particolari giurate, con funzioni ausiliarie, al fine di assicurare alla polizia locale un efficace forma di sostegno nell attività di presidio del territorio.3) promuovere l’attività di controllo del territorio applicando quelli che la citata legge regionale chiama adeguati strumenti di analisi volti ad individuare le priorità da affrontare, il loro livello di criticità e le azioni da porre in essere, con particolare riguardo alla prevenzione.4) attuare quelle forme di aiuto (assicurativo, psicologico, sanitario etc...) e assistenza alle vittime di questi reati, già in vigore in diverse amministrazioni e promosse dalla Regione Lombardia.5) adoperarsi per la stipula di un Patto locale di sicurezza urbana, caldeggiato dalla legge regionale di cui sopra, strumento volto a realizzare l’integrazione tra le politiche e le azioni finalizzate alla sicurezza urbana del territorio.6) riferirsi ai più recenti metodi di sorveglianza del territorio adottati in altri comuni che stanno conoscendo la nostra stessa emergenza, come ad esempio alcuni comuni della Bergamasca, a guida leghista, che hanno installato telecamere in grado di leggere e individuare le targhe delle auto iscritte all'elenco dei veicoli rubati, quasi sempre usate dai delinquenti per i colpi, e di inviare in tempo reale un messaggio di segnalazione alle forze dell'ordine.7) istituire un assessorato alla sicurezza o, almeno, un tavolo ad hoc dove confrontarsi e cercare soluzioni.8) considerare lo strumento delle ronde,incentivandole e sollecitandole, che avevano ottenuto buoni risultati.