LEGA NORD CURIEN

BUSTA PAGA REGIONALE - COSI' BOSSI SEDUCE OPERAI E REGIONI ROSSE - tratto da Libero del 3 giugno 2009


di Matteo PadiniLa valanga è attesa nelle regioni rosse, dove i fortini di sinistra, una volta inespugnabili, sono sotto assedio. E' lì, dall'Emilia-Romagna fino a Toscana, Umbria e Marche, che Umberto Bossi conta di sfondare. L'obbiettivo è intaccare il bacino di voti dell'ex PCI, tanto che alle amministrative di Reggio Emilia il Carroccio corre da solo e sogna il ballottaggio, convinto di sorpassare anche il PdL. Esattamente come a Modena e Ferrara, con la differenza che a Reggio, la terra di Nilde Iotti e dove Romano Prodi iniziò il liceo, il Carroccio ha arruolato anche un funzionario Coop, già leader di una delle sezioni più comuniste della città, quella della Rosta Vecchia. Parliamo di Massimo Salzi, 50 anni, che ha scelto di correre per il consiglio comunale dove i padani candidano sindaco Angelo Alessandri. Il quale ha coinvolto pure un altro ex comunista "di peso", quel Lamberto Boranga che negli anni '70faceva il portiere in serie A (ha giocato anche con Fiorentina e Reggiana) e salutava la curva con il pugno chiuso.ILLUSIONE COFFERATIChe il vento sia cambiato lo ha capito da tempo anche il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, che dopo l'esplosione dei lumbard in Emilia Romagna alle ultime politiche, dove Bossi ha sfondato quota 7%, aveva trovato la forza di festeggiare: "Nella mia città la Lega ha avuto il risultato più basso di tutta la regione". Evviva, aveva "solo raddoppiati i consensi". Nel 2008 il Senatur ha spedito a Roma il primo parlamentare marchigiano, aprendo le amate Coca Cola per brindare ai risultati: 2,2% in tutta la regione e ottime percentuali a Pesaro-Urbino col movimento vicino al 4% (era sopra l'1,5 nel 2006), mentre gli iscritti sono ormai un migliaio e c'è già un sindaco: Giorgio Cancellieri di Fermignano. E in Toscana? Il Carroccio è al 2%, il doppio rispetto alle politiche di due anni fa. (...) Tornando all'Emilia Romagna, nella capitale del mobile di Forlì la Lega è cresciuta - dal 2006 al 2008 - del 6,6%. E del 3,7% nel distretto della ceramica di Faenza. Avanzata pure nelle zone di Sassuolo (Modena), altra zona di ceramica (più 5%), e a Cento, nel ferrarese, dove va forte il comparto agricolo e meccanico. (...) I fortini delle regioni rosse sono a rischio perchè quelle sopra il Po sono già stati espugnati. Bossi ha aperto una sezione alla Fiat Mirafiori e alla Iveco di Brescia, e un anno fa ha spazzato Bertinotti e compagni dalle fabbriche del Nordest. (...).I NUMERI DI CALDEROLIL'aria continua ad essere buona, tanto che il ministro Roberto Calderoli esce allo scoperto: "chi ha i sondaggi ci dà in grossa crescita, soprattutto in Emilia e Toscana: le zone rosse stanno diventando verdi e raddoppieremo i consensi. In Veneto si profila un risultato vergognoso: se vengono quei risultati lì, è qualcosa di imbarazzante" tanto schizzerà in alto il Carroccio. E già si affilano le armi per le regionali del 2010. Il ministro della semplificazione chiede "il Veneto" e magari non basterà a placare l'appetito padano. Dai fortini PD rovesciano olio bollente per respingere gli assalti, ma solo pochi giorni fa il Senatur si è presentato ai cancelli di una fabbrica di Cuneo, la Saint Gobain Sekurit di Savignano, per giurare che "non chiuderà". Un modo per rassicurare i 246 dipendenti e i più di 50 fornitori. La CIGL locale ha ammesso "la sensibiltà mostrat a da Bossi è stata molto importante". Il Senatur ha anche annunciato la prossima crociata leghista: "vogliamo la busta paga padana". Silvio Berlusconi - e la sinistra - sono avvertiti.