LEGA NORD CURIEN

TOPONOMASTICA IN ITALIANO E LINGUA LOCALE


Riporto qui di seguito un intervento del Ministro Zaia,il quale contrabbatte a coloro i quali accusano i leghisti di voler cancellare la lingua italiana a discapito di quelle locali. Questo accade anche qui da noi a Coriano. Ecco perchè la risposta migliore è quella di Luca Zaia. A proposito: per rimanere in tema, quest'inverno porteremo la questione della cartellonistica bilingue in Consiglio  Comunale. Vogliamo vedere chi oserà votare contro se stesso e la propria gente.Buona lettura.Tratto da: www.lucazaia.it del 14.08.2009AD ASOR ROSA: ANCHE LA TOPONOMASTICA IN DIALETTO E IN ITALIANOSull'Unità in edicola domani rispondo al Professor Asor Rosa, intervenuto oggi sul tema delle lingue locali e dei dialetti. Le lingue materne non sono, e non possono essere, antagoniste dell'italiano. Non ho mai sostenuto questa contrapposizione.Sostengo, piuttosto un altro punto di vista: l'artigiano napoletano che lavora il corallo e vende i suoi manufatti in Thailandia né deve perdere la sua lingua materna, né deve vergognarsene. In questo le istituzioni lo devono aiutare, a partire dalla scuola: ricominciando a studiare le tradizioni e le lingue dei propri territori: una questione, dunque, che riguarda il Nord come il Sud. Le offro, caro Professore, lo spunto per un'altra riflessione: se rendessimo possibile la toponomastica sia in italiano che nelle lingue materne qualcuno ci potrebbe rimettere? L'unità nazionale sarebbe messa in pericolo? Il Capo dello Stato dovrebbe ordinare ai Carabinieri di sciogliere plotoni di irredentisti padani? Crede forse che i cavalli delle camicie verdi andrebbero ad abbeverarsi al Fontanone? Oppure, se usassimo per i prodotti locali sia l'appellativo in italiano che quello originario: "Radicio trevisan" accanto a "Radicchio di Treviso" o "Pomodoro Pachi no" accanto a "Pumaruoru ri Pachinu", faremmo un'operazione saggia di custodia della tradizione, dell'orgoglio dei territori e delle culture locali o crede che comprometteremmo l'unitarietà dello Stato e della Nazione?