LEGA NORD CURIEN

A PROPOSITO DI FINI... / 2


tratto da www.ilpadano.com “STRONZO”, “PARACULO”: COSÌ FINISCREDITA LE ISTITUZIONI ITALIANEEsibizione alla “er Monnezza” del presidente della CameraRoma (Italia) – Il luogo era giusto per certe esibizioni: una borgata romana. Il personaggio assai meno: il presidente della Camera dei deputati, terza (o seconda, a seconda delle scuole di pensiero) carica della repubblica italiana (sì, quella della canzonetta del 25 aprile...). Ma Gianfranco Fini non sa più cosa fare per convincere chi di dovere che lui è ben distante dal Movimento sociale di cui è stato segretario, partito dall'ideologia nazifascista (erano gli eredi della Rsi!) SBIRRO TAMARRO. Per fare colpo e notizia l'ex missino ha pensato di sciorinare parte del proprio repertorio intellettuale agli attoniti bambini stranieri di una scuola della periferia di Roma. Un autentico show alla “er Monnezza”, con le parolacce che hanno reso trivialmente famoso lo sbirro tamarro impersonificato da Thomas Millian. A dispetto del suo ruolo istituzionale, l'ex allievo di Almirante si è messo a scherzare coi mocciosi, ha dato del “paraculo” a uno di loro, e dello “stronzo” a chi mai dovesse ritenerli diversi perchè non sono uguali agli italiani.RIFERIMENTI ETNICI. Fini ha insistito sulla parolaccia, l'ha ripetuta e commentata, perchè venisse imparata a dovere. Nella circostanza, l'ex presidente di An ha ribadito la sua fissazione di dare il voto agli immigrati residenti da alcuni anni e di concedere con facilità la nazionalità italiana agli stranieri. Poi l'ultima trovata liberticida, mutuata dall'ipocrisia politicamente corretta americana: censurare i "riferimenti etnici" nelle notizie di cronaca nera, in modo che padani e italiani non sappiano che a delinquere sono gli immigrati. ETIMOLOGIA DISGUSTOSA.. Veniamo all'etimologia, alquanto disgustosa, delle due parole usate da Fini nella sua veste ufficiale di presidente della Camera. "Stronzo", significa "escremento solido". "Paraculo", vuol dire "omosessuale passivo": è chi para, nel senso di prepara, offre, il deretano. Un linguaggio che reca ben poco lustro all'istituzione parlamentare che l'ex missino Fini rappresenta.