LEGA NORD OSIO SOTTO

LA LEGA E L'ITALIA


La Lega non è la disgregatrice d'Italia ma l'interprete di un sentimento diffuso, di una rabbia latente, di un malassere che non ha sbochi. Da 150 anni un'espressione geografica si è "unita" perdendo le guerre di indipendenza, un Re sabaudo che si è chiamato II° pir essendo il primo, prendendo un Regno del Sud senza praticamente combattere e inglobando il Nord-Est con dei plebisciti farsa contro il sentire della maggioranza dei popoli che vi abitavano. Il Ri-sorgimento fu un affare di qualche migliaio di intellettuali e di un'avida monarchia con l'indifferenza degli italiani. La bandiera fu una scopiazzatura di quella francese.Abbiamo un inno brutto che fa arrossire davanti alla maestosità di quello americano britannico o tedesco o alla sanguigma marsigliese. Uno Stato centralista e decrepito che spende immense ricchezze fornendo servizi da quarto mondo. E qualcuno piange lacrime su un Paese in cui la maggioranza non si identifica e che sente come un peso anziché un faro a cui guardare. Il sentimento di Patria non si inventa con articoli o con commemorazioni o con parole di circostanza, con storielle varie ma dev'essere sentito e fatto suo dalla gente, se questo non c'è vuol dire che non c'è più voglia di stare assieme. I confini d'Italia e d'Europa sono cambiati centinaia di volte nei secoli e questi certamente non li ha designati lo Spirito Santo. Ciò che altri uomini hanno fatto altri uomini possono cambiare.