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Post n°67 pubblicato il 16 Settembre 2011 da leganordosiosotto

da L'Eco di Bergamo del 16 Settembre 2011:


«D'ora in poi tutti i lavori che faremo nelle nostre case, anche di semplice manutenzione ordinaria dovranno essere comunicati in Comune. Si crea burocrazia anche dove la legge dice che non è proprio necessario». E qualche balzello è dietro l'angolo? A Osio Sotto è già botta e risposta fra amministrazione comunale e uno dei gruppi di minoranza. Il gruppo«L'Aquilone» punta infatti l'indice sul
nuovo regolamento edilizio passato a maggioranza (anche con i voti dell' altra opposizione, l'ex maggioranza della Margherita) in Consiglio comunale, ma che dovrà tornarci per la definitiva approvazione, sollevando una questione economica «a sorpresa»: «Qualunque intervento nelle abitazioni delle 4.600 famiglie osiensi – scrive in un comunicato il gruppo di minoranza – dovrà essere comunicato in Comune e (qui starebbe la novità, smentita però dal sindaco Attilio Galbusera, ndr) per ogni semplice comunicazione si dovrà pagare un balzello di 52 euro».«L'Aquilone» fa poi l'elenco dei lavori che «dovranno essere denunciati in Comune». Un lungo elenco: interventi esterni come il riordino di tetti e gronde, il rinnovo del colore delle facciate e la riparazione di balconi e opere interne come il rifacimento di pavimenti e tinteggiature, collocazione di elementi ornamentali incorti e terrazzi.
Ma sul «balzello» è decisa la replica del sindaco leghista: «Non è assolutamente vero che si dovranno pagare 52 euro per ogni denuncia di intervento nella propria casa. Per i lavori di manutenzione ordinaria, come quelli elencati nel comunicato, si dovrà dare solo comunicazione in Comune senza pagare nulla; per quelli di manutenzione straordinaria, come per esempio la modifica della facciata della casa o la realizzazione di un bagno perdisabili, che quindi comportano un progetto e l'apertura di un'istruttoria da parte dell'ufficio tecnico, è previsto il pagamento dei diritti di segreteria. Diritti che cambiano a seconda delle tipologie di istruttoria aperta. Avviene normalmente così in tutti i Comuni».
E se «L'Aquilone» critica il lungo elenco dilavori che si devono comunicare in Comune, il sindaco spiega la scelta: «È per fare ordine sugli interventi nelle case. Finora era una giungla. C'è gente che viene a comunicarti qualunque cosa e altri che aprono un cantiere in casa e non ti dicono nulla. Chiediamo quindi due righe in cui si dice "Guarda Comune che sto cambiando i serramenti". È una richiesta legittima per non avere strane sorprese».
Il regolamento tornerà in Consiglio a fine mese. «L'Aquilone» ha già annunciato parecchie osservazioni. Il sindaco non chiude la porta a eventuali modifiche. «Sono già arrivate delle osservazioni che i tecnici valuteranno, e se miglioreranno il regolamento o faranno notare sostanziali errori, non avremo problemi ad accoglierle». Resta l'amarezza per la «strumentalizzazione che è stata fatta di questa notizia. Una polemica inutile. Il balzello non esiste».

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Commenti al Post:
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Artigiano il 18/09/11 alle 11:17 via WEB
Al di là dei diritti di segreteria (non entro nel merito perché non ho ancora avuto occasione di leggere il regolamento ma l'avrò a breve), perché aumentare la burocrazia con comunicazioni inutili? Già oggi per chi volesse sostenere interventi di manutenzione ordinaria (altresì detta manutenzione libera) adotta un regime fiscale disciplinato dall'articolo 3 comma 1 lett. DPR 380/2001 e già ha delle "gabole" post fatturazione con l'agenzia delle entrate. Per chi invece fa interventi di manutenzione straordinaria, si distinguono due casi. Il primo necessita già della comunicazione al sindaco, mentre quello disciplinato dalla legge di cui all'art 3 comma 1 lett b dpr 380/2001 ha una fiscalità sì complessa che comunque il comune lo viene a sapere giacché si deposita la dichiarazione di conformità post lavori ultimati. Per il risanamente, restauro conservativo (lettera c suddetto decreto) e ristrutturazione edilizia e urbanistica (lettera d) dicasi lo stesso. Perché noi artigiani dobbiamo aggiungere carta alla carta da presentare in comune quando basterebbe una rete tra Agenzia delle Entrate, Banche (che oggi fanno un bel 4% di prelievo per interventi di ristrutturazione a mo' di anticipo ulteriore delle tasse), ed ufficio tecnico? Semplice. Perché nessuno dei tecnici che ha pensato sta cosa si alza alle 6 per fare l'artigiano. saluti. Se rispondeste nel merito, mi piacerebbe aprire una discussione in tal senso
 
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