ROSSO DI SERA

Perchè un uomo prova il desiderio di essere "schiavo" di una donna?


“Ciao. Mi chiamo Sebastiano abito in Toscana, ho 43 anni compiuti qualche giorno fa. Ti scrivo una proposta pazza, moltooooo pazza ..... La dico??? Beh, mi piacerebbe diventare il tuo schiavetto personale. Ubbidirti e soddsifare qualsiasi tuo desiderio (nei limiti del possibile). Diventerei un tuo fedele servitore, ti potrai divertire con me come meglio credi. E sarò totalmente una tua proprietà. Qualsiasi cosa mi dirai farò. Ma anche una persona su cui contare sempre. Sono alto 173 centimetri, occhi e capelli marroni. Sono educato, serio, gentile e non invadente. Cosa aspetti a mettermi il tuo collare!!!??? ahaha. Beh spero che mi risponderai. Ti lascio il mio contatto messenger […]. Spero che mi darai una possibilità. Grazie indipendentemente dalla decisione che prenderai…” Questo è il testo di un’e-mail ricevuta su un mio blog, simile a molte altre. Perché ne faccio un post? Perché in testa mi gira una domanda che mi pruderà, finché non avrò ottenuto un’adeguata risposta… PERCHE’ UN UOMO PROVA IL DESIDERIO DI SENTIRSI SCHIAVO DI UNA DONNA? Tempo addietro, con un uomo ebbi una storia che non durò a lungo. Non eravamo sulla stessa “lunghezza d’onda”… Ora mi sovviene un fatto che mi fece capire, in parte, il suo carattere. Passeggiavamo per la città e lui mi chiese: “Vuoi che ti porti la borsa?”. Allora io non avevo borse della spesa (pesantissime, ahimè!), né la borsa di lavoro. Lui si offriva di portarmi la borsetta…  per dimostrarmi amore, devozione, e una certa sudditanza. In cambio io gli lanciai un’occhiata fulminante…  Era sbagliata la sua proposta, anche se fatta con l’intento di dimostrarmi amore. Ed era sbagliata la mia occhiata, che lo puniva per avermi mostrato sottomissione. Il portare la borsetta della propria donna in alcune regioni è ancora in uso. Io lo trovo fuori tempo, e persino di cattivo gusto… poteva forse andar ben quando nell’alta società esistevano i cicisbei, pronti a soddisfare ogni capriccio del potente pur di restare nelle sue grazie, usando parole leziose e prive di sincerità, prostrandosi in un ipocrita e farsesco balletto. Ma ora il mondo è cambiato, la donna ha preso coscienza di sé e del ruolo suo e dell’uomo all’interno di una coppia. E per quanto ancora ci siano molte di loro che aspirano ad avere il loro personale schiavetto, la maggioranza delle donne(almeno credo!) desidera un uomo con cui stare alla pari. Detto ciò, cosa spinge un uomo a volersi prostrare davanti a una donna, come se essa fosse una divinità? Cosa spinge un uomo a farsi schiavizzare? A farsi calpestare, nella sua dignità? Da dove scaturisce il suo desiderio di punizione? E non sto parlando di uomini che nella vita e nel lavoro non hanno successo. Parlo di uomini capaci, che poi desiderano (per compensazione, forse???) essere sottomessi e puniti. Io però non sarò mai fruitrice della loro sottomissione. Non è nelle mie corde tollerare nessun tipo di schiavitù. Desidero avere accanto solo chi è  ricco di valori da ammirare e copiare… .