Dicono che nel 2012 ci sarà la fine del mondo che conosciamo. Se così dovrà essere, allora meglio prepararsi: prepararsi a ridiventare stupidi, insensibili, ottusi: ad adattarsi all’idea di dover vivere allo stato brado, di doversi cibare di bacche e radici e qualche piccolo animale, lottando con unghie e denti come selvaggi nel competere o difendere una femmina, o una preda, in un mondo che sarà di tutti e di nessuno. Prepararsi a resettare la conoscenza, tranne la capacità cognitiva che è funzionale alla fisica sopravvivenza. Prepararsi a pensare che il contenuto dello spirito diventerà inutile zavorra, ostruirà le vie di fuga. Non più distanze da misurare tra povertà e ricchezza, tra essere o apparire; solo un’unica comune fame del nutrimento per continuare a vivere. Una salvezza a durissimo prezzo con l’abbandono sul crinale di fuga dell’anima e dell’orgoglio, preservando unicamente la più leggera scintilla dell’istinto vitale. .
Gufiamo! Questo ancora si può…
Dicono che nel 2012 ci sarà la fine del mondo che conosciamo. Se così dovrà essere, allora meglio prepararsi: prepararsi a ridiventare stupidi, insensibili, ottusi: ad adattarsi all’idea di dover vivere allo stato brado, di doversi cibare di bacche e radici e qualche piccolo animale, lottando con unghie e denti come selvaggi nel competere o difendere una femmina, o una preda, in un mondo che sarà di tutti e di nessuno. Prepararsi a resettare la conoscenza, tranne la capacità cognitiva che è funzionale alla fisica sopravvivenza. Prepararsi a pensare che il contenuto dello spirito diventerà inutile zavorra, ostruirà le vie di fuga. Non più distanze da misurare tra povertà e ricchezza, tra essere o apparire; solo un’unica comune fame del nutrimento per continuare a vivere. Una salvezza a durissimo prezzo con l’abbandono sul crinale di fuga dell’anima e dell’orgoglio, preservando unicamente la più leggera scintilla dell’istinto vitale. .