ROSSO DI SERA

Pincopallo se l’è mangiata


. .Pincopallo se l’è mangiata -          Ti vedo triste… che succede?-          Sai, mi è morto il gatto. Pincopallo.-          Ehi, ehi, mica vorrai piangere, adesso. Alla fine, è solo un gatto…-          Lo so che è solo un gatto, e poi era anche quasi vecchio… e anche un po’ spelacchiato, ma…-          Tieni, asciugati gli occhi! E fatti abbracciare… passerà! Puoi comprar-tene un altro, no?-          Tu sei una vera amica…-           E come è morto, Pincopallo? Di vecchiaia, o sotto le ruote di un’auto? -          Credo sia stato avvelenato…-          Avvelenato? Ma allora si complica, la faccenda! Perché pensi sia stato avvelenato?-          Perché l’ho trovato con la bava alla bocca, il pelo ispido e la lingua tutta nera a penzoloni!-          E come pensi sia stato avvelenato? Insomma, mica è così facile avvelenare…-          Non ne ho idea! Avrà mangiato qualcosa in qualche bidone dei rifiuti, chissà! A volte la notte non torna a casa… però… ora che ci penso…-          Cooosa? Cosa pensi di sapere?-          Oggi è stato con me tutto il giorno, fuori pioveva… e anche tutta la notte… e ha mangiato la sua solita scatoletta… e un po’ di pollo… e stava benissimo, saltava attorno alla palla… e… oddddddio, nel pomeriggio si è mangiato la mia torta!-          Evabbè, la torta poteva procurargli l’indigestione, mica fargli tirare le cuoia!-          No… no… è la torta! La torta che dovevo mangiare io! La torta della vicina… che aveva uno strano odore!-          Quale vicina? -          Quella biondona ossigenata che sta sempre alla finestra del palazzo di fronte, te ne avevo già parlato… quella che se mi incontra manco mi saluta… quella che non mi sarei mai aspettata venisse a trovarmi… e mi portasse, addirittura, una fetta di torta al cioccolato, come piace a me: da chi poi l’avrà saputo che mi piace?-          Ma insomma, spiegati meglio!-          Già, già… quella che è sempre a passeggiare sul marciapiede quando lui torna a casa… e poi si struscia attorno alla sua auto, mentre lui parcheggia… quella che troviamo sempre fra i piedi, ovunque andiamo… quella che me la ritrovo in pizzeria, me la ritrovo al bar, me la ritrovo che ci sfiora mentre io e lui guardiamo le vetrine… e io che l’ho perfino ringraziata per la torta, per la sorpresa! E ho perso tempo per farlo, accompagnandola alla porta… sai com’è: un po’ di complimenti… e intanto… Pincopallo se l’è mangiata! Pincopallo, e non io, che già avevo l’acquolina in bocca! Mi ha salvato! E io, cretina, che se in quel momento l’avessi acchiappato, giuro che l’avrei fulminato! Pincopallo…