ROSSO DI SERA

Un frammento d’infinito


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  .    Ci sono luoghi e momenti in cui ritrovare le voci e le malie dell’immaginazione e dei sentimenti, ascoltando il bussare del cuore.  …e c’è una spiaggia al tramonto, lunghissima e deserta. E ci sono io, che cammino sulla battigia. I piedi nudi sprofondano tra acqua e sabbia, con la schiuma bianca che s’insinua tra le dita. In alto, sopra le onde gonfie e veloci, un gabbiano stride la sua solitaria felicità alle nuvole corrusche. E c’è, distante, un uomo che si allontana a cavallo lungo la riva, e il suo cane, un piccolo puntino scuro che correndo segue pazientemente le sue orme. E c’è il silenzio dei pensieri inutili, e c’è il vento che scompiglia i capelli disperdendo lentamente ciò che è lontano dalle mie verità.  E c’è il respiro del mare che m’avvolge e mi penetra, e s’attorciglia ai lembi slegati del mio cuore.  Mi parla, e mi ascolta e mi risponde. Non si ritrae. È come fosse la voce calma di mio padre, quando di lui avevo bisogno. È come fosse la voce serena di mia madre, quando mi insegnava a vivere. È come se quel respiro mi tenesse per mano, e non mi permettesse di rimanere inutilmente ferma sul ciglio di una strada, mentre l’insopprimibile sogno attinge luce dalla vastità dello spazio attorno a me. È come l’ansito dell’anima che ha bisogno di solitudine per poter salire dal mio profondo, quando la vado a cercare. Chiudo gli occhi per un lunghissimo istante, e li riapro, con un lento profondo respiro. Le ciglia brillano, e per un attimo, per un meraviglioso attimo, sento che l’infinito, oltre la linea dell’orizzonte, non mi è mai stato così terribilmente vicino. Giulia_live