ROSSO DI SERA

Salto nel buio


   .Sbagliato! Forse tutto si rivelerà sbagliato. Anche gli alibi a dar prontezza ad accettare l’invito, pronti poi a irridere le cautele nemiche del vago, dell’indefinito. Ma ormai è tardi per pensarci. Il dito è sul campanello, il respiro è trattenuto dietro il tremore di un sorriso quasi artificiale. I sensi vigili, un annusare l’eccitazione che già inturgidisce i capezzoli. La smania che cresce. Passi attutiti che si stanno avvicinando, oppure è solo il cuore che batte forte, è l’emozione che rimbomba nel cervello? Mio dio, fa che questa porta si apra, si apra, presto! E poi… poi sarà un abbraccio ruvido e selvaggio in quella stanza forestiera, saranno dita sconosciute in brancicante furore, sarà l’impetuosità del desiderio incontenibile: presto, presto! prima che esso sia imprigionato nella voglia crescente di fuggire da quel sottile precipitare! Ecco, i pensieri già si confondono tra sogno e inquietudine. Andarsene, restare? Presto! Un piede ritma l'impazienza sul pianerottolo dell'ingresso. Ancora un lungo sguardo alla serratura - l’ultimo? - con gli occhi fissi per non sollevarli verso la fascinazione dell’ignoto così tanto immaginato, verso l’oscura attrazione fatale che è insieme curiosità e tormento, poi i passi rapidi verso le scale, verso l’uscita, verso la luce. Un rumor di scrocco, e lentamente la porta si apre… (Giulia_live, Confessioni di un'italiana) .