ROSSO DI SERA

Tassativo divieto di solitudine


Sono lì, sola. Sto seduta sullo scoglio, assorta nei pensieri abbracciati da un vento intriso del profumo del mare. Un’intima dimensione, e negli occhi sprazzi oscillanti di luce che cullano i sogni, che danno origine ai desideri.  Sono lì, ancora sola. Sono affacciata al balcone dei tramonti cangianti di oro e di fuoco, e una melodia intensa giunge dall’orizzonte, ad accendere le mie emozioni. Oppure sono lì, sola in mezzo alla gente. La bellezza di un dipinto mi trasporta in un universo metafisico e surreale, in cui vedo riflettersi i luoghi silenti abitati dalla mia anima. L’incanto di quei momenti è così grande che fa dolere il cuore. È poesia senza tempo e confine che mi schiaccia con la sua bellezza, fino a piegarmi alla commozione, al pianto.  E d’un tratto in quei momenti i miei pensieri mutano direzione. Improvviso balena il desiderio di stringere una mano, di strofinare dolcemente le dita sul suo dorso caldo. Stringere una mano, quasi a voler trasmettere con quel gesto la piena che urla dentro. È il bisogno di condividere con chi si ama quell’emozione che squassa l’anima, che è forte come un temporale d’agosto. Ed è un desiderio struggente, pervaso da una punta di malinconia che in quell'istante sgretola il mio sereno vivere. In quei momenti, solo in quei momenti, la solitudine dovrebbe essermi vietata, tassativamente. Perché ciò che è immensamente bello diventa quasi troppo, troppo pesante da reggere per un’anima tutta sola. .(Giulia_live).