ROSSO DI SERA

Perdermi per amore


      L’intensità del mio innamoramento è sempre inversamente proporzionale alla mia velocità di fuga. Così, dopo le prime avvisaglie, dopo i primi batticuori che non mi fanno dormire, che mescolano pensiero e desiderio fino a non saperli più distinguere, so che sarà oltremodo pericoloso indugiare, concedermi di guardarlo lungamente negli occhi: e il distrarmi per farlo significherà essermi perduta. Diventerò vulnerabile, facile preda di una valanga di emozioni, di un turbinio di felice confusione. Perderò la mia libertà di pensiero, e mi trasformerò in un vibrante gioioso stereotipo. E scoprirò che tutto ciò che desidero è chiudermi dentro una gabbia per svolazzare sulle ali del cuore, immemore della realtà, planando su quella verità che è incanto del sogno. Per gioire, ridere, saltare nella più pura e innocente e folle insensatezza. Per piangere lacrime dolci e lacrime tristi, mescolate ai baci e ai sorrisi. Per darmi, per prendere, per essere presa, per mordere come ogni volta fosse la prima e l’ultima volta. Per precipitare in un gorgo chiamato amore, e andare a fondo o correre selvaggiamente sul filo di un ballo vorticoso. Per dimenticare di amarmi per poter  amare un altro. Per vivere voracemente e intensamente un pezzetto di assoluta felicità, convinta sia l’unica che possa durare, sì, durare finché avrò vita! Per vivere così, fino al giorno dell’appuntamento… con un brusco doloroso inospitale risveglio. La presa di coscienza di essermi illusa, per qualche tempo, per qualche indistruttibile tempo, per qualche irrinunciabile tempo, di non essere stata sola.  (Giulia_live)    .  
    “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”. Salvatore Quasimodo