ROSSO DI SERA

Amore e Psiche


 Nelle Metamorfosi Apuleio narrò di Amore e Psiche, del travagliato innamoramento dell’Anima – Psiche – per il dio Cupido, figlio di Venere. Presa dal suo innamoramento Psiche accetta di farsi rapire e trasportare dentro un castello, in un luogo sconosciuto; accetta di sposare Amore promettendogli di non cercare di conoscere la sua vera identità. Ma sulla loro felicità incombe l’invidia delle sorelle di Psiche; incombe la gelosia di Venere che teme di essere oscurata dalla straordinaria bellezza di quella comune mortale che aveva fatto innamorare il figlio. Psiche cede ai velenosi consigli delle sorelle, cerca di scoprire l’identità di Amore. Ma lui non tollera la sua disobbedienza, e l’abbandona. Durissime saranno le prove imposte da Venere che Psiche dovrà superare, per potersi nuovamente congiungere all’amato sposo. La novella ha un finale di magia: lo stesso Giove si intenerisce di fronte alla forza di tanto amore. Celebrerà lui stesso le nozze di Amore e Psiche, dopo aver fatto dono alla fanciulla del privilegio  dell’immortalità, elevandola al rango di dea.       
   Il mito di Amore e Psiche è sempre stato fonte di ispirazione, lo fu in particolar modo nel ’700 e nell’’800, quando il Romantico e il Neoclassico dettavano le regole sia nell’Arte sia nella Letteratura. Nel 1797 Canova creò la sua più celebre scultura, Amore e Psiche. Nell’anno successivo Francois Gerard dipinse Psychè et l’Amour. Dal 1 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 questi due splendidi capolavori saranno esposti presso la sala Alessi del comune di Milano. (Giulia_live)