ROSSO DI SERA

Dentro quel rigagnolo


     Giro un angolo della strada, la luce piove sull'asfalto attraverso le gocce di pioggia fitte e sottili.  Il nero della notte divora le forme, restituendo il luccicore delle superfici bagnate. Una sera come tante sere, un’ora che si aggiunge alle altre. Tra i rari passanti un uomo cammina davanti a me, con passo normale. Ha le mani in tasca, il colletto del Parka gli copre solo la nuca. È senza ombrello, i suoi capelli lisci e scuri brillano di pioggia. Lo seguo per un po’. Dove starà andando? Sembra non avere alcuna fretta… eppure è ora di cena. Eppure si sta inzuppando di pioggia. Gli getto un ultimo sguardo, io sono quasi arrivata. Svolto nella mia via. E penso a quanti, uomini e donne, potrebbero perdersi dentro quel rigagnolo che corre lungo il marciapiede, scivolare dentro a un tombino, inghiottiti dai loro pensieri. E forse né in quella sera, né nelle sere successive, qualcuno si accorgerebbe della loro assenza.   (Giulia_live)