ROSSO DI SERA

In quell'attimo estremo


 Qualcuno ha detto che la vita sia solo un prepararsi a morire. Perché quindi non prepararmi vivendo pacificata, con me stessa e con il mondo intero?Sicuramente, così facendo, vivrei meglio i giorni che ancora mi rimangono.Sarebbe poi sublime avere la facoltà di scegliere e preparare la mia morte, poterne fare un consapevole anello di congiunzione tra ciò che sono e ciò che forse sarò oltre la morte. Farne un momento in cui sopra ogni altra cosa conterà l’accogliere accanto a me tutti quelli che ho amato e da cui sono stata amata, per poterli abbracciare per l’ultima volta. Poi al giungere di quell’attimo estremo, avendo il potere di farlo, potermi trasformare in un usignolo. Così in un ultimo altissimo volo vorrei salire verso il sole, cantando di gioia per ciò che oltre la morte – la nuova vita - mi potrebbe accadere. Vorrei volare per cercare quell’ultimo celestiale nutrimento alla mia anima terrena, prima che essa sia traghettata nel suo nuovo porto. Quando poi le mie forze fossero giunte al totale esaurimento, quando il mio cuore fosse ormai pieno di gioia, abbandonare le altezze del cielo planando con leggerezza, con un battito d’ali sempre più lento, con gli ultimi trilli a ogni istante più puri. Vorrei morire così, come l'usignolo della fiaba che morì felice, cantando, trafitto al cuore dalla spina di una rosa. E volteggiando leggera vorrei cadere in un campo imbiancato da un’alta coltre di neve, tingendolo delle gocce del mio ancor rosso sangue. (Giulia_live)