* La luce continuamente mutevole, ora più vivace ora più stinta: poi grosse gocce di pioggia a rigare i vetri scrosciando nel vento. Le scie del loro cammino sono più scure del vetro appannato, quasi parallele, simili ai solchi lasciati nel campo dall’aratro. E io appiccicata alla finestra, a godermi il tocco romantico di quest’acqua che a discrezione dei venti piove dal cielo, ora qua ora là: ora tanta, ora poca: acqua benedetta o maledetta, acqua desiderata o temuta. Acqua dettaglio, acqua appendice, acqua elemento, acqua complemento di una verità: l’infinito. (Giulia_live)