ROSSO DI SERA

Robert Capa. La realtà di fronte


 
 *    Potete andarci come ci sono andata io, spinta da quel suo planetario fascino che prometteva incanto ed emozione. Potete andarci come semplici curiosi, o come esperti di fotografia, o come storiografi. Potete andarci come vi pare: di certo è che a casa non tornerete uguali. Di certo è che non ci si può avvicinare alla realtà documentata con tale immediatezza e realismo senza esserne commossi, sconvolti, annichiliti. Infatti non è una mostra qualunque, questa di Robert Capa a Villa Manin, in provincia di Udine. Nel centenario della sua nascita è stata allestita una retrospettiva in cui sono presenti ben 180 fotografie, in un percorso che partendo dagli anni parigini attraversa la Guerra civile di Spagna, quella fra Cina e Giappone, la Seconda Guerra Mondiale, la nascita dello stato d'Israele, fino al conflitto in Indocina. Tra quelle immagini sono presenti anche le foto scattate - tra una guerra e l'altra - sui set di film famosi: "Notorius", di Hitchcock, "Riso amaro" di De Santis, "Moulin rouge" di Huston, e altri ancora. Ma questa grande retrospettiva include anche tre filmati, cui collaborò da cineasta: "Spagna 36" di J.P. Le Chanois, sulla guerra civile spagnola; il documentario "I 400 milioni" sulla guerra tra Cina e Giappone; il film sulla nascita del nuovo stato d'Israele.  Per ultimo, in questa magnifica mostra è presente anche il film di 90 minuti "Robert Capa. In love and war" della regista Anne Makepeace, inedito in Italia: le autentiche immagini della vita intima e professionale dello straordinario fotografo che, a soli quarant'anni, morirà fotografando la guerra: lui, con l'occhio incollato all'obiettivo, dilaniato dall'esplosione di una mina antiuomo. Forse non poteva andare diversamente per lui che sfidava la morte, per lui che così disse: "Se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non sei abbastanza vicino". Di lui Henri Cartier-Bresson scrisse: "Per me, Capa indossava l'abito di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte ha voluto che fosse colpito all'apice della sua gloria".   (Giulia_live)