ROSSO DI SERA

Una deriva inconsapevole


   Un pranzo tra compagni delle scuole superiori, uno dei tanti. Un gradito momento per ritrovarsi e per far rispuntare i ricordi di allora, divertenti come divertenti erano i nostri diciott'anni. Come eravamo! Com'è bello far rivivere quelle splendide esperienze! Nessuno invece è interessato a sapere ciò che ora siamo diventati, ora che ci tingiamo i capelli e le nostre spalle sono diventate più curve. Nessuno è interessato a sapere come ce la stiamo passando. Al momento dei saluti, per l'ennesima volta invito la mia ex compagna preferita a un incontro fra noi due soltanto: per una pizza, per un film, o per altro ancora.  Lei non sempre accetta questi inviti; fino a poco tempo addietro i suoi impegni la assorbivano quasi completamente. Ma questa volta… la giustificazione per il suo negarsi mi ha sconvolto. Letteralmente. Queste le sue testuali parole: "Io non ti prometto niente perché ormai non ho più voglia di niente. L'unica cosa che voglio è starmene a casa mia, e quando sono a casa voglio soltanto starmene nel mio letto". A ciò io non ho proferito parola, anche a causa del sopraggiungere di un altro compagno. Ci siamo lasciate così… Ci ho riflettuto, su questa sua rivelazione. E ho messo insieme alcuni dei tasselli che della sua vita conosco: una figlia sposata da pochi anni che vive molto lontano, che le ha appena regalato un nipotino. Un figlio da poco laureato e già inserito nel mondo del lavoro. Una madre anziana e sofferente di cui lei si fa carico da lunghi anni, per assisterla e ora anche per viverle accanto. Un marito fedifrago con una seconda donna e con altri figli, da cui da pochi anni è separata di fatto, mentre da moltissimi anni era separata in casa. Un unico "amico", con cui prendere il caffè il sabato mattina, con cui andare raramente a ballare, morto all'improvviso nell'anno appena passato. E ho pensato a quanto lei mostra d'essere fisicamente sana e caratterialmente aperta, allegra e scherzosa, quand'è in compagnia. E ho pensato a quanto dolore deve aver attraversato nella sua vita per non avere più, ora, il desiderio e il piacere di vivere, lasciandosi andare verso una pericolosa deriva di cui, forse, non è sufficientemente consapevole. E ho pensato a come alcune persone si logorano l'anima, un giorno dopo l'altro, quasi senza rendersene conto. Si logorano l'anima finché la loro amara realtà si rivela ed esplode, e produce un crollo. Perché a volte nessuno, pur vivendo loro accanto, riesce a intuire questo tremendo e silenzioso logorio; non riesce a intuirlo in tempo, finché è ancora possibile rimediare. (Giulia_live)