la nona onda

di Antonia Pozzi


ti do' me stessa,le mie notti insonni,i lunghi sorsidi cielo e stelle - bevutisulle montagne,la brezza dei mari percorsiverso albe remote.ti do' me stessa,il sole vergine dei miei mattinisu favolose rivetra superstiti colonnee ulivi e spighe.ti do' me stessa,i meriggisul ciglio delle cascate,i tramontiai piedi delle statue, sulle colline,fra tronchi di cipressi animatidi nidi - e tu accogli la mia meravigliadi creatura,il mio tremito di stelovivo nel cerchiodegli orizzonti,piegato al ventolimpido - della bellezza:e tu lascia ch'io guardi questi occhiche Dio ti ha dati,così densi di cielo - profondi come secoli di luceinabissati al di làdelle vette - poesia di Antonia Pozzi