la nona onda

senza titolo


con un unico tasto tocchi tutte le mie paurequelle che neanche il vento di ponente riesce a spazzare viacon le sue folate intermittentisbatte porte e finestre, si ma le paure quelle ferme restano lėscopro cosė, che č la perdita e non la tempesta pių forte ad ostacolarmila mia nona onda ora č il tuo essere ogni giorno pių debolefisicamente certo,perchč i tuoi occhi riflettono come fari  luce vivache dirige il percorso e l’onda.c’č una fermata alla quale bisogna scendere e non si vuolee non voglio lasciarti scendereti afferro cosė ma sento i freni strideree cosė il tempo, ancora una volta, č il padronee i miei timori diventano lancetteche una mano inconsapevole ha voluto mandare avantič lo spazio che conta riempire ogni silenzio cosė da beffare l’attesa