Profondità di campo

Ebano e ambra


 
 Ma i tuoi capelli ebano dimenticatial fuoco dei riflessi lungo i vetri lucidi,la tua immagine fredda dagli occhi d'ambraripetuta dai fari impietosi!Si perde propagato dalle pareti bianchedella sera il tuo sguardo di nera venere,il tuo sguardo incostante riacceso dagli inquietichiarori della polvere di una tarda primavera.Io ricordo nell'aria l'occhio immobiledella luna e un tremore pallido di ulivi,un'iride addolcita dallo sguardo al fiume,deposto sopra il vento triste per i declivi;la forma del silenzio e d'una rosanel cielo senza tramonto,un viso che evitando di piangere riposadella sua vita restituita al caso.Un raggio buio di luna si affatica,le catene si smagliano; le lacrime disceseper le tue valli riportano le penedi tuoi tormenti lontani, delle offese,dove poi con istantanea bellezzaspazi tu fiume colore delle tue vene,tu finalmente libera e dal passeggio sullacorda del bugiardo giocoliere delle rime.  Digiland, novembre 2011