Profondità di campo

Canto della prima volta


 
 Verranno i giorni in cui, con stupore, saluterai te stessa giunta alla tua porta, davanti allo specchio all’entrata, entrambe sorridenti all’altra che ti accoglie, e pronte a dirvi, siedi. Parlami. E amerai di nuovo la straniera che sei stata. Offri vino. Offri cibo. Offri l’anima se te lo chiede, a sé, alla straniera che ti ha amato tutta la vita, e che hai ignorato per un'altra che ti sa a memoria. Dallo scaffale togli le lettere d’amore, le foto, gli appunti disperati, cancella dallo specchio la tua immagine. Siedi. E' festa: con la tua vita saziati. Digiland, dicembre 2011