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Voglio che tu sappia una cosa. Tu sai com'è questa cosa: se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste, aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono. Orbene, se a poco a poco cessi di amarmi cesserò d'amarti a poco a poco. Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, ché già ti avrò dimenticato. Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici, pensa che in quel giorno, in quell'ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra. Ma se ogni giorno, ogni ora senti che a me sei destinato con dolcezza implacabile. Se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor mio, ahi mio, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne nè si dimentica, il mio amore si nutre del tuo amore, amato, e finché tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscir dalle mie. (Pablo Neruda) .
L E I _ d gl
VIVI
Non ci sono sogni non realizzabili, ma solo sogni non realizzati. Non ci sono obbiettivi non raggiungibili, ma solo obbiettivi non raggiunti. Non esistono amori impossibili, ma solo amori non conquistati. Non esistono gli avvenimenti che accadono, ma siamo noi a crearli. Corri dietro i tuoi sogni, raggiungi i tuoi obbiettivi. Conquista i tuoi amori. Non subire la vita... vivi.
"Ognuno di noi è seguito da un'ombra. Meno questa è incorporata nella vita conscia dell'individuo tanto più è nera e densa"
L E I _ d gl
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Post n°20 pubblicato il 08 Luglio 2008 da LEI_dgl
A Thomas Quei tuoi occhi, ricolmi di tristezza, di una vita cercata, voluta, negata. Quei tuoi occhi che ti tradiscono, quando mi dici che va tutto bene, e da cui anche una lacrima fatica a solcare quel tuo volto assetato di vita. Si, sono i tuoi occhi che riflettono una fitta nebbia che non ti permette di vedere dove vai, che mi dicono ciò che sei, ciò che vuoi. In un angolo dei tuoi occhi, c'è un cuore che batte al contrario, che vuole tornare indietro, un cuore che vuole urlare, vuole gioire, ma è soffocato, non respira, non ama. Tutto questo lo vedo dai tuoi occhi, che vogliono vivere, che vogliono amare. Apri gli occhi, e guardati dentro, un fiore è molto più che bello, ha un profumo, è velluto al tatto, ma per vedere tutto questo ti devi avvicinare, da lontano non potrai mai sentire, ciò che quel fiore provoca in te, un fiore che può aprire e riaccendere i tuoi occhi. Un fiore che può ancora sbocciare nel tuo cuore. l e i
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Obiettivi per il nuovo millennio
..almeno 8..
Non dovrei essere da nessuna parte
Nella mia vita non c'è nessuno
a cui rispondere, se non a me stessa
Niente più lume di candela
Niente più cieli di porpora
nessuno a cui stare vicino
mentre il mio cuore lentamente muore
se solo potessi stringerti ancora una volta
come nei giorni in cui eri mio
Ti guarderei fino a diventare cieca
così resteresti
direi una preghiera per ogni tuo sorriso
Mi lascerei cullare dai momenti come una bambina
fermerei il mondo se solo
potessi stringerti ancora una volta
(hmmmmmm)
Ho il tuo viso stampato in testa
Riconosco le tue carezze col cuore
sono ancora persa nei tuoi abbracci
sognerei dove sei
(musica)
(hmmm)
se solo potessi stringerti ancora una volta
come nei giorni in cui eri mio
Ti guarderei fino a diventare cieca
Mi lascerei cullare dai momenti come una bambina
fermerei il mondo se solo
potessi stringerti ancora una volta
ancora una volta
Se mi permetterai di scendere negli abissi del tuo inferno e risalire la corrente senza per questo annegare. Se mi permetterai d’intingere le tue zone d’ombra con i colori del mio cuore. Se mi permetterai d’attraversare le tue fragilità, accarezzandole come leggiadra farfalla. Se mi permetterai di sedere alla tavola del tuo dolore per patteggiare la sua definitiva resa. Se mi permetterai d’oltrepassare la soglia del tuo cuore nonostante tutto ti urli di serrarne i cardini, solo allora potrò togliere le mani dal mio viso. E, finalmente, mostrandomi appieno a te, potrai vedere i riflessi dell’anima tua nella mia.
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Dedicato al mio amore
Ho sceso milioni di scale
Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Eugenio Montale
