Creato da waghs il 04/01/2013

Caleidoscopio

c'è differenza tra guardare ed osservare

 

 

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Post n°72 pubblicato il 10 Dicembre 2014 da waghs

Conto i giorni che mi semparano dal Natale.

Il solito Natale che trascorrerò nell'attico in Soderini. Mia madre mi ha già preso il vestito. Una 40 , si una 40 perchè non mi vede da 20 giorni e non sa che ho perso ancora una taglia. Lo provo, è un sacco senza forme, dovrò trascinarmi in centro per cambiarlo, troverò una scusa, dirò che il colore non mi piaceva. E' viola e grigio in chiffon. Lo voglio nero, ma il nero è vietato in famiglia. E' vietato nelle occasioni formali. Opterò per dei pantaloni a palazzo con una camicia attillata per nascondere le gambe troppo esili per non destare preoccupazione. Caricherò il trucco, toglierò gli occhiali. I miei capelli dovranno essere raccolti, i capelli che ricadono sulle spalle non sono ammessi. Già mi vedo. Seduta composta a sorseggiare vino che odio e mangiare pesce. Intratterò conversazioni formali, riderò a battute che non faranno ridere e scarterò regali costosi. Se solo petessi scegliere, resterei a casa sotto il piumone. Non ho ancora acquistato un regalo, non ho  fatto la lista. Cosa comprerò? credo di delegare. Mi limiterò a comprare qualcosa per le mie coinquiline e per i miei per il resto lascerò la scelta a mia madre, sicuramente avrà delle ottime idee. In questi giorni il mio pensiero va anche a lui che non so in che angolo di mondo si è cacciato, non so che vita conduca e non ho la più pallida idea se gli sfioro ancora qualche volta i pensieri. Ho i suoi caleidoscopi dove in più di un'occasione ho desiderato buttare. Ho una voglia insistente di scovarlo  per urlargli in faccia che sono perfetta, che sono la sua schifosisima figlia perfetta che non chiama e non vede da due anni ormai. Ma non lo faccio perchè lui non vuole la mia perfezione, lui non vuole l'eccellenza nel mio lavoro,la mia casa sempre in ordine apparente, il mio caos calmo. Lui non vuole me. Potrei essere l'immagine della perfezione ma lui continuerebbe a scansarsi. E' un dato di fatto. 

Continuano ad arrivarmi inviti per Capodanno, chi mi invita in montagna, chi in discoteca ma quest'anno resterò a casa, fingerò la febbre dell'ultimo minuto. Non ho nulla da festeggiare. Non ho nulla da condividere. Sto fallendo, anzi sono fallita da tempo e ho solo voglia di restrare sola. Perchè? perchè quando resto sola sono me stessa non sono costretta a sorriere, non devo sforzarmi di essere quello che non sono più. Ho tentato di essere una persona migliore. Ho cercato di essere quello che tutti volevano ma in realtà non sono più io. Non so nemmeno più chi sono o cosa voglio essere. Mi sento una di tante, una nel mucchio e non ho più parole per dare spiegazioni. Nessuno mi chiede il mio stato d'animo perchè teme la risposta. Non avrete risposte. Se dovessi pensare a cosa mi sta succedendo credo che impazzirei. Faccio tutto in modo meccanico, senza passione. Chi si avvicinasse ora troverebe il vuoto. Non ho sentimenti e quando ne provo uno puro e semplice lo vivo ma la condivisione della mia vita non la merita più nessuno. Nelle rare volte in cui mi sono aperta ho ricevuto la fuga del mio interlocutore e allora lascio perdere. Non sono  una persona interessante a lungo termine. Sono una a breve scadenza, come le mozzarelle. Ne prendo atto. La prossima settimana ho due cene importanti, due cene di lavoro, ho la nausea solo al pensiero. La mia collega non tiene più il mio passo, mi ricorda di allentare la presa. Ieri tornando a casa mi sono detta, ok mi siedo in cucina , prendo in braccio Kimy e chiamo in riunione le mie coinquiline e sputo il rospo. Arrivata a casa, sulla porta ho fatto un respiro, sono entrata e mi hanno accolto con " Fai le bruschette? noi impastiamo la pasta per la pizza"... e così i miei buoni propositi sono sfumati. Ho buttato il mio tacco dodici in salotto, ho messo le babbucce pelose, mi sono raccolta i capelli e lavata le mani e mi sono messa a tagliare e condire i pomodori, tutto come se nulla fosse. Ho anche cantato le canzoni di Natale. Nella vita precendete sarò stata un'attrice affermata... Cala la sera. un altro giorno è finito. Ho scritto l'ultimo messaggio/papiro ma il mio sesto senso mi dice che lei è tornata, per questo c'è silenzio. Se non avrò risposta sparirò come sempre ... (nella vita ancora precedente devo esere stata una stega) 

Forse è così che deve andare.

Fare finta che vada tutto bene perchè prima o poi diventerà realtà.

 
 
 

dormi.mangia.respira

Post n°71 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da waghs

che cosa c'è nella mia testa? sicuramente qualcosa di brutto.

Nessuna persona normale avrebbe un sogno ricorrente come il mio, un incubo che mi fa svegliare di notte in lacrime e senza fiato.

Mangia!  mi urlano, continua a magiare! e io sono sola  accartocciata su me stessa, ho qualcosa in bocca che mi soffoca, un sapore amaro, fa male, voglio smettere, voglio urlare ma non esce niente. Mangio cosa? mangio me. mi sto mangiando un braccio e il pavimento si riempie di miei pezzi, sembra carne da macello e invece sono io. Mi vedo riflessa in uno specchio che trovo nella stanza, sono una maschera di sangue , le voci non smettono. mi cucio a vivo la bocca con ago e filo per evitare di farmi a pezzi e poi finalmente mi sveglio .

Non mi addormento più di solito, rimango nel letto a fissare il soffitto. Nei casi più rari cerco compagnia, mando messeggi su w app e intrattengo conversazioni sterili. La mattina mi trascino in bagno e mi trucco prima che qualcuno veda la mia stachezza. uscita dal bagno sorrido a chi incontro. Rido. dimentico fino a che non cala la notte.

Ormai dormire tre ore di seguito è una grande conquista per me.Sona stanca mi dico, solo molto stanca. Sto bene. mangio se ho fame. ho fame? so che  è un errore... Come quelle volte in cui mi guardo allo specchio e scoppio a piangere. E continuo a ripetermi:

《Sono solamente un errore,uno sbaglio.》"

 
 
 

inverno

Post n°70 pubblicato il 27 Novembre 2014 da waghs

Cielo carico di nuvole che trattengono e nn sfogano, passanti svelti incuranti del dove ma solo dell'arrivo. Baveri alzati per proteggersi dall'aria ormai invernale. Milano si prepara al Natale.

Non lo sento.

Mi turbano le lucine intermittenti, mi commuovono i bambini, così innocenti da credere nella magia.

Altre tre ore e poi mi aspetta il caldo tepore di casa, il batuffolo peloso, sorrisi amici. Laverò via la mia stanchezza con una doccia, calda, bollente. Mi scalderò piano al fuoco di un'idea... dimenticherò la gente, passeranno i pensieri... tutto si calmerà. Voglia di infinito, voglia di rinnegare le convenzioni sociali.  Voglia di quel silenzio leggero che trasmette un paesaggio montano.

c'è un rimedio ai pensieri insistenti?

rinnego da tempo gli anestetizzanti momentanei, voglio la cura. La trovo? no, la domanda è : la cerco? A tratti mi ritrovo persa nel nulla. Ho un sogno ricorrente , non mi lascia in pace. Dormo e non sogno. Dove sono finite le emozioni? Dove sono finita io? Forte per dovere. Forte per chi guarda.

Non osservarmi, sposta lo sguardo...Ascoltami. La mia voce saprà essere più mite se non mi guardi. Mi rinchiudo negli affetti di chi mi conosce e perdona se non comunico questi miei pensieri sconessi, questo mio continuo cercare risposte che già so. Poi non so cos'è questa foga di mettere parole una dopo l'altra come se fosse importante, come se non potessi farne a meno... Parole, parole che chiamano altre parole, fino a quando ce né... fino a quando... già fino a quando? fino a quando non si placherà questo tormento...

E' un riflesso incondizionato ridere? Prima nn era così. C'è ghiaccio misto neve , devo sciogliermi , ma il sole non è abbastanza caldo.

tutto troppo mite.

L'interesse attivo, a tratti indeciso . Prendo aria, caffè e nicotina i miei sostegni settimanali. Lezioni imparate , errori dietro l'angolo. La vita non fa sconti. Pago il conto , non mi fermo.... Ho una lista di cose da fare...

 
 
 

Sulla carta siamo la coppia perfetta, ma la vita non funziona sulla carta!

Post n°69 pubblicato il 29 Luglio 2014 da waghs

Qualunque amore riusciate a dare e ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia, basta che funzioni..La mia storia è "basta che funzioni" insomma, basta non fare del male a nessuno, basta rubacchiare un tantino di gioia in questo crudele uomo mangia uomo inutile e buio caos. Ecco la mia storia. 

W. A

 
 
 

ops.. avrei dovuto farlo io

Post n°68 pubblicato il 10 Luglio 2014 da waghs

Che cosa c'è in un nome? Le etichette che diamo alle persone ci dicono tutto ciò che dobbiamo sapere? Se diciamo "è solo una bambina" significa per forza che è innocente? O lo usiamo in senso dispregiativo il che sta a significare che non è abbastanza matura per poter capire fino in fondo certe situazioni? Dire di una donna che è una iena è la prova che è davvero malvagia? Un uomo conosciuto come buono si comporta sempre secondo quello che la comunità classifica come "buono"? e un uomo marchiato come codardo può possedere le qualità di un eroe? La verità è che un nome, un'etichetta, non può mai dire veramente com'è una persona, non più di quanto possa dire che cosa è capace di fare... Lei che nome mi avrà dato? ... quasi sicuramente qualcosa che comincia con la P....

Ho ricominciato a scrivere il libro. Se vado avanti di questo passo dovrei finirlo per settembre. Anzi devo finirlo, perchè a settembre dovrò studiare per l'esame e lavorare e magari tenere aperta uno straccio di vita sociale. quindi si DEVO FINIRLO!.. E' una promessa che ti ho fatto e io le promesse le mantengo tutte. Ieri sera mi hai messo davanti all'ennesima scelta. Tu che sai essere così categorico. Tu che non hai ancora capito che non c'è scelta o meglio non c'è una mia scelta perchè in realtà quello che mi proponi non è possibile, quello che dici non ha più senso...cosa potrei fare? aspettare i tuoi momenti liberi? e quando avrai il nano da gestire io a che posto sarò messa? se ora sono al secondo posto dopo scivolerei? in terza? fino a quando? fino a quando non arriverà qualcosa di più importante, più urgente? mi spetterebbe ancora il podio?No... non si può. Anzi credo sia più onesto dire che non voglio. Già, a sto giro non voglio. Sì, non è possibile e trovarsi senza scelte, sentirsi del tutto senza potere bè è molto simile a ritrovarsi da soli al buio. Ma tu la conosci già questa sensazione. Poi ti ho chiesto di ridarmi la mia roba che la tua casa ha accumulato negli ultimi due anni, roba che mi dimenticavo, vestiti per il cambio, le scarpe ,la mia biacheria, il mio spazzolino, la mia spazzola rosa... è a quel punto che sei sbiancato, te ne eri già dimenticato? che fine hai fatto fare alla mia roba? stai svuotando casa quindi deve pur saltar fuori..... e poi la risposta arriva, con un filo di voce e la tua faccia scura...

"i pacchi li sta facendo lei... sai sono così preso con il lavoro"

Bene, perfetto... come si fa ad essere così stupidi?, per una frazione di secondo mi sono messa nei suoi panni, lei che in fondo non mi ha fatto nulla, lei che ha raccolto le mie cose e sono convinta che farà finta di nulla e passerà sopra a della biancheria che sa non essere sua, ma di cui si rifiuterà di parlare. Della foto scattata al lago con dietro la mia dedica. Perchè l'amore è anche questo. Giusto? L'amore non è scendere a compromessi, ingoiare rospi per salvare ciò in cui si crede? No, forse no, sto parlando di cose che non conosco, cose che non mi appartengono più. Le persone fanno passi da giganti, cambiano le prospettive modificano i loro sogni.

io no. Io resto ferma, stretta nelle mie convinzioni. Non passa più nulla. Forse mi preferisco ora, più forte , più cinica. Devo lavorare ancora con l'imbarazzo che certe persone mi suscitano ed è vero che non reggo ancora bene gli sguardi diretti e la troppa vicinanza con il mio corpo ma per il resto me la cavo bene. Ma per migliorarsi c'è sempre tempo e non importa, perchè so aspettare per le cose che voglio davvero. Per ora so essere chiunque, so stare al passo che mi ponete. Rispetto i silenzi e le spiegazioni le trovo da sola. Ho imparato a chiudere gli oggetti non più graditi negli scatoloni e buttarli. Niente foto, niente regali nulla di nulla, perchè il tenere qualcosa significa avere speranza di ritorno, significa massacrarci interiormente e io sono così stanca. Quindi chiudo, si chiudo. Il passato so benissimo che non è mai veramente alle nostre spalle, fantasmi stanno in agguato nell'ombra, ansiosi di ricordarci le scelte che abbiamo fatto. Ma guardando al passato potremo trovare anche cose positive un vecchio amico con le braccia aperte ad esempio. Non rinnego il passato, le mie scelte e quelle che mi sono state imposte ed è questo che mi rende forte. Purtroppo però alcuni di noi rifiutano il passato senza capire che negandolo sono condannati a ripeterlo.

La serata si è conclusa con i suoi occhi lucidi e io mi sento stranamente leggera, giusto un pizzico di amarezza per non aver chiuso io il gioco per prima, prima che il gioco diventasse noioso. Lui come al solito ha commentato i miei vestiti monocromatici, lui che mi ha sempre detto che sto meglio con vestiti a fantasia.E io che per l'ennesima volta ho fatto spallucce, io che guardo ogni minimo dettaglio e mi rispecchio nei colori, negli accessori, il mio modo di vestire parla di me, a volte parla per me, per chi sa guardare ovvio e non per chi si ferma all'apparenza.

Sì, è vero quello che ti ho detto ieri, che si può imparare molto sulle donne da quello che scelgono di indossare ma si può imparare ancora di più da quello che scelgono di togliersi e per chi se lo tolgono. 

 

Rimpianti? si, solo uno...Aver lasciato da lui la mia spazzola rosa e le mie scarpe di Moschino 

 

 

 
 
 

the princess has lost dream

Post n°67 pubblicato il 03 Luglio 2014 da waghs

- T : Perchè mangi 10 biscotti se poi hai l'istinto di vomitarli? 

 

Frase agghiacciante di questa mattina... si già perchè? Pensavo non se ne fosse accorta, ma lei sapeva tutto fin dall'inzio alla fine viviamo insieme.

Credo di aver superato il limite. Lui mi controllava, lui mi prendeva le mani e mi diceva ridendo.."il bagno è occupato" e io riuscivo anche a passarci sopra riuscivo a ridere di me. La cosa assurda è che credevo di avere tutto sotto controllo. Solitamente controllo bene le cose, controllo me stessa, le situazioni, prevedo le catastrofi, consolo e sistemo. Nel lavoro sono impeccabile, nella vita privata, basta rifiutare uscite dove sia presente la possibilità di cibo ed è fatta oppure accettare ed ordinare il minimo indispensabile.

ma ora i miei DA sono davvero andati fuori controllo...

Perchè si, parliamoci chiaro ho un Da. Forse l'ho sempre avuto ma ora è peggiorato. Prima dicevo ok sono magra e stop ora dico.. DEVO ESSERE MAGRA. E quindi quando faccio la spesa la prima cosa che guardo sono le calorie, salgo tre volte al giorno sulla bilancia e nel cassetto del comodino ho sempre il centimetro. 

Tutto questo perchè, vi chiederete... Beh per essere perfetta. Perchè mi hanno ripetuto fino alla nausea che dovevo essere perfetta in ogni situazione! ma chi può essere sempre perfetto? Sono umana e certe cose non le so fare! Dammi un compito di fisica ad esempio e te lo consegnerò in bianco. Chiedimi di cucinare una cena per cinque persone e mi vedrai il terrore negli occhi. Ma la verità è che se non posso essere perfetta nella vita posso esserlo fisicamente. Perchè a me non basta essere normale... una ragazza normale a cui sta bene tutto, no devo essere la ragazza magra, bella,senza grasso, senza smagliature, senza forme, con poco seno, tonica , con i capelli lunghi e sempre perfettamente lisci, che si può permette gli shorst con le scarpe da tennis, che si può permettere un vestito attillato che può mettere i leggings come pantaloni, che può scoprire la pancia perchè è una tavola e che non usa da due anni i jeans ma prende solo quelli elasticizzati. E ora che ho raggiunto i 40 sto bene.

Perchè io per tenere in piedi tutto questo casino ho rifiutato mille inviti a cena!

Grande parentesi che spero di poter descrivere con una nota ironica...

1. incontro un uomo

oltre al panico della prima uscita "che cavolo metto?" inizia anche dove cavolo lo porto poi se propone la cena terrore puro (ecco perchè quando scelgo li porto a mangiare Sushi e per fortuna Milano è piena di ristoranti giapponesi.) 

Beh, se riesco ad uscire viva dal primo incontro, e se il ragazzo è interessante, abbastanza da non farmi addormentare con la testa nel piatto, ne susseguono altri , comincio a frequentarlo per settimane , mesi, anni (anni nel suo caso) dove in teoria sono previsti anche contatti fisici ( altre paranoie perchè c'è gente così maleducata che critica l'aspetto fisico, ma a quello ho imparato a rispondere e il 99% dei casi non sono risposte previste dal bon ton) e poi arriva il MOMENTO X ...momento in cui mi faccio il segno della croce perchè dalla mia bocca dovrà uscire "Caro.... ho un DA".

A questo punto esistono due casi:

1. Il mal capitato non capisce e trasciniamo la relazione più superficiale della storia tanto vuole solo sesso e alla lunga si stufa e sparisce.

2. il mal capitato si preoccupa, legge pagine e pagine sull'argomento, ti trascina nelle sedute di terapia da cui esci piangendo e poi decidi di non presentarti più al follow-up di terapia comportamentale, ti obbliga a mangiare , si litiga, si stufa , continua la sua vita e io mi sento una M***


Quindi, detto questo che faccio lascio perdere e mi faccio suora? Assolutamente no, vivo il momento. Se incontro un uomo splendido, rischio, proponendogli anche delle uscite dove il cibo fa da contorno e anche se so che le uscite a cena saranno per me uno sforzo titanico me la vivo, rido, scherzo e non ci penso.  

 
 
 

Avevo un piano perfetto

Post n°66 pubblicato il 01 Luglio 2014 da waghs

Quando ero piccola avevo un piano. era semplice ma molto dettagliato: volevo avere un fidanzato, stare con lui almeno quattro o cinque anni prima di sposarmi, poi matrimonio, uno di quelli con la M maiuscola e subito figli. non uno, ma almeno tre, magari avere dei gemelli che non avrei mai vestito uguali. La mia tabella di marcia prevedeva il primo figlio tassativamente non oltre il venticinquesimo anno, ero decisa nell'intraprendere la missione di evitare il dannatissimo gap generazionale, che fa litigare genitori e figli da che mondo è mondo. 
Poi è successa una cosa imprevista che ha scombinato il mio piano perfetto: non ho trovato un fidanzato in tempo.
così adesso sono ancora qua, single e felice, a quasi trent'anni, e mi trovo a pensare che i figli mi piacciono sì, ma solo quelli delle mie amiche, e che i mariti sono carini certo tanto che per un periodo della mia vita ne ho avuto uno, si, di un'altra! 
sul mio ho cambiato opinione... Meglio un compagno fedele quindi a questo punto, vedendo quello che propone il mercato opterei per un cane !per un figlio? Mmm forse c'è tempo mi dico ... Si, c'è tempo per tutto o forse no... Forse l'istinto materno mi è passato! Di sicuro mi è passata la voglia di avere due nani uguali! Dove se dorme uno frigna l'altro! E poi con uno solo avrei la possibilità di ridurre del 50% la forza gravitazionale che attirerebbe le mie tette verso il suolo nel periodo post-allattamento!... Beh la verità è che ora che mi allontano dai 20 ho una visione di vita totalmente diversa a cominciare dal fatto CHE NON FACCIO PIU' PIANI! ... e quando sento l'orologio biologico che fa tic tac, lo faccio stare zitto andando a prendermi una brioche alla marmellata e girovagando a caso per le vie del centro,soprattutto per Brera...quel posto per me è magico, mi calma nelle giornate più tese. E se proprio non passa strapazzo di coccole i figli delle mie sorelle, viziandoli e riempiendoli di regali!

Si su questo non ci piove... SONO UNA ZIA PERFETTA!

 
 
 

Breathe!!! Breathe!!!

Post n°65 pubblicato il 24 Giugno 2014 da waghs

Era da un po' che mi ronzava nella mente di farmi un secondo tatuaggio ma ho sempre rimandato, un po' per la mancanza di tempo di recarmi da Sago ( perchè io scegliermi un tatuatore comodo no! eh?) e un po' perchè non ero del tutto convinta della posizione.
Ieri sera, di getto, ho deciso dove collocarlo ed oggi ho chiamato e prenotato...
perchè? beh gli do un'importanza elevata e se a distanza di 7 anni dal primo ho deciso di sottopormi nuovamente alla tortura dell'ago ( per chi non lo sapesse ho la fobia degli aghi, ogni volta che mi fanno un prelievo svego! ) vuol dire che, SI ci tengo particolarmente.
Ha un significato, temporale, affettivo, personale e in parte la decisione è legata anche a lui...
lui che è arrivato nel momento sbagliato e che se ne è andato forse nel momento giusto...Lui che mi ha insegnato che quando si passa il limite difficilmente si torna indietro, lui che mi avrà ripetuto tante, troppe volte... "Respira.." già...respira... quando fai di tutto per evitare ricordi, sensazioni, emozioni lui te le ricorda tutte e non fa sconti e potrei dire che con il tempo passa anche se ora la vedo difficile, potrei dire che sto bene che in fin dei conti non mi ha cambiato , che sono la stessa di due anni fa ma non posso farlo perché so che non è vero, non posso.
Però so che ti abitui a convivere con l'idea dell'Assenza.
perchè so che arriva il momento giusto in cui continui la tua strada.... una mattina qualsiasi in cui mi sveglio, mi vesto ed esco di casa e sento che la mia vita continua, che è più forte, che le prove sono più difficili ma che nel bene o nel male, tu ci sei dentro. Sono confusa, molto confusa che non so più nemmeno più come diavolo mi piace il caffè perchè lui lo prendeva amaro con una goccia di latte e la colazione la facevamo così.... ma è allora che prendo un respiro e ricomincio a camminare, assaggiando tutti i tipi di caffè, amaro, lungo, macchiato, ristretto, con tanto zucchero...finchè non ne scelgo uno...


Finchè non scelgo il mio caffè.

 
 
 

Scusa non sono di qui...

Post n°63 pubblicato il 23 Giugno 2014 da waghs

Colonne, venerdì sera.


pieno di giovani in cerca di divertimento,aperitivo, svago, casino, due passi, compagnia e drink.

tra cui io e T (bellissime, ovviamente.) 


mentre passeggiamo verso la nostra meta della serata, maledicendo il pavè sconnesso di Milano, quello stronzo, quello che rovina i tacchi e che ti fa sembrare un equilibrista sbronzo.... veniamo fermate da un paio di non-più-giovani, il più intraprendente si avvicina e ci abborda:


"ragazze, scusate, un'informazione turistica..."


T lo interrompe: "ma lei...è Calabrese?" dice in tono un po' troppo gioioso...


lo straniero si illumina, sicuro di avere già fatto centro con 3 parole e mezzo, e risponde spavaldissimo dandole spudoratamente del tu "sì, bravissima, ma come hai fatto, dove nascondi la sfera?!?"


T ( sfodera il suo tono, quello che amo, quello che ha imparato da me.... quello da.."PERCHE' FAI DOMANDE OVVIE TI DEVO RISPONDERE O CI ARRIVI DA SOLO?"

"beh...l'accento.."


lo straniero riprende senza colpo ferire: "stiamo cercando delle ragazze carine e socevoli per trascorrere questa serata milanese siete disponibili?...."


io aspetto giusto quei tre secondi prima di scappare a gambe levate, giusto per vedere se nell'altra metà della frase  c'era la cifra che avrebbero offerto per la nostra compagnia...ma niente.

strano, me l'aspettavo davvero.

Passati i fatidici tre secondi, prendo T per mano e sorridendo dico:

"scusate siamo già impegnate, gli altri ci aspettano" ( ed era vero!)

...non gli do tempo di replica, e via ci intrufoliamo tra la gente ma prima di sparire non mi sfugge la fede al dito del secondo... altro motivo per scappare più forte...via via di corsa.
una volta ripartite, contiamo fino a dieci e poi in contemporanea... scoppiamo a ridere e come di consuetudine ci ritagliamo "l'angolo della parolina buona!" dove iniziamo a parlare del loro approccio strano, del loro "sei bella, sei in gonna quindi me la dai!" del fatto che ormai entrambe siamo delle "attira anta..."

.... Raggiungiamo gli altri e ci teniamo questo aneddoto per noi :)

Ora però mi chiedo... ma come diavolo si fa ad abbordare così?!? senza un minimo di stile!

e la classe??

l'eleganza?!

la finezza!? dove sono finite?


A dir la verità non è la prima volta che dei tizi si approcciano in modo grezzo! Poi appena vedono due ragazze passeggiare sole è più facile... ma non è il provarci che mi da fastidio ma il modo!

Insomma, la cosa che mi continuo a chiedere da quando sono tornata definitivamente single è: " se ad oggi il modo di corteggiare degli uomini è diventato così grezzo, non sarà mica perchè hanno visto che...funziona?!

Ma le ragazze sono davvero così accondiscendenti? sono davvero così "facili"? Pretendono davvero così poco per se stesse?...

Insomma non che mi aspetti violini e cavallo bianco ma per la miseria nemmeno questo.


dove sono le ragazze che se proprio devono essere abbordate per strada preferiscono un approccio del tipo: "ragazze scusate, un'informazione. non siamo di qui e stiamo cercando un locale carino dove mangiare qualcosa, cosa ci consigliate?" gentile risposta con consiglio, poi "grazie, siete state gentilissime. vi va di unirvi a noi, vi offriamo qualcosa per ricambiare la cortesia."? 

Forse non lo fanno più perchè ormai ci sono quelle, me compresa purtroppo, che se vedono qualcuno di interessante se lo vanno a prendere, che offrono loro da bere, che non si vergognano di chiedergli di uscire ma soprattutto se ne fregano della "regola" è l'uomo che fa la prima mossa...

Non siamo più negli anni 50 dove le donne facevano da tappezzeria se non venivano invitate a ballare, siano del 2014 e se io ho voglia di ballare , ti trascino in pista... perchè PER ME non è importante "chi fa cosa" ma il come, il modo, i gesti...la sostanza...

Molte putroppo si fermano all'apparenza ... bel corpo,bel viso, vestiti facili eventualmente da togliere...insomma bella, bella si ma  per passare una serata e poi? zero argomenti... idem per gli uomini... carini ma zero personalità... della serie, una volta finito il drink ... "scusa devo scappare, domani mi alzo presto..."

No , non ci siamo... Voglio persone che mi facciano perdere la cognizione del tempo, dove possa toccare svariati argomenti di conversazione e trovarli preparati, senza avere il timore di metterli in imbarazzo... voglio passare delle serate dove i vestiti non debbano cadere per forza subito, dove ci si possa rendere conto che possedere un cervello conta più di possedere un corpo tonico, tartarugato,abbronzato e senza una ruga....che chissenefrega se ti ammazzi di spinning, palestra, corsa perchè si, sicuramente ti si gonfieranno anche i pettorali ma che non te ne farai nulla, saranno inutili nel bel mezzo di una converasazione di filosofia.... e lascia che ti dica una cosa... Talete non è un debuttante aspirante calciatore stranierio ma filosofo dell'antica Grecia...e gli abitanti della Basilicata si chiamano LUCANI non basilicatesi!!! 

 

dove sono gli uomini educati, che abbiano fascino ma soprattutto con qualcosa da dire oltre a " Ehi ti offro da bere..scopi con me?? "

eh? dove?


io sono qua.

 
 
 

Sono tuo...DAMMI UN NOME!

Post n°62 pubblicato il 20 Giugno 2014 da waghs

dunque:

sto conoscendo un ragazzo che sembra normale (anche troppo), è carino, è dolce, un po' timido ma mi riempie di attenzioni ( che a volte odio) e mi chiede di uscire come due persone normali che si frequentano.
MA non ama leggere, fa il mestiere più stupido del mondo, gioca al gioco più stupido del mondo, e ascolta "un po' di tutto". Già parte male! 
Lui è uno da famiglia, gita domenicale, istinto paterno da favola e quelle robe troppo ordinarie per me, troppo NORMALI, e andrebbe bene ma il problema è che non è un intellettualoide sociopatico che ama Holden Caulfield, non ha mai visto un film di Woody Allen, non è mai stato a teatro e ha scambiato Pirandello per Pieraccioni!!!! Non è uno di quelli che non ti risponde al cellulare che odia essere abbracciato in pubblico che dà i nomi alle moto e alle cose. ( Si...sto parlando ANCHE di te!!)
lui non darebbe mai un nome ad una cosa, io si ...capite?? Tutte le cose che ho hanno un nome! Il mio spazzolino per esempio si chiama "LISA" ( come Lisa Simpson ...il perchè lo tengo x me), non sono pazza.

Io non faccio la lista della spesa, io cerco di non scrivere nulla di quello che posso ricordare a mente...faccio esercizi di memoria, io per ricordarmi che devo prendere Pane, orzo , Pasta, miele e sapone dico...Prima O Poi Mi Sposo. Non importa se il 99% delle volte torno a casa con nemmeno la metà delle cose che dovevo comprare!! E' il gioco che mi piace! e Voglio qualcuno capace di stare al mio gioco...

Lui non capisce, lui mi guarda con la sua faccia da tonno e mi abbraccia dicendo

"sei solo un po' strana" e mi porge una penna!!! 


Io mi cibo di amori imperfetti, burrascosi, a senso unico alternato, strazianti e contorti.
come potrei mai sopravvivere con una persona "normale"? non potrei essere...felice!?!

detta così è spaventoso...

ma mi piacciono i tipi strani, quelli che hanno un mondo dentro, abbiano passioni, sogni, speranze, che il top del loro romanticismo sia un sacco a pelo sulla spiaggia, quelli che non hanno paura di sporcarsi i jeans nuovi, che si svaccano per terra con un panino e una birra, che ridono forte, di gusto, che quando gli gira male diventano ermetici come me e che magari sappiano ballare senza pestarmi mille volte i piedi.

Sono tutto tranne sana me ne rendo conto, ma è ufficiale le cose semplici mi uccidono l'immaginazione. 

 

Quando ero un'adolescente sognatrice sentimentalmente imbranata, vedevo le mie coetanee che cambiavano ragazzi come fazzoletti di carta quando si ha il raffreddore ed ogni volta mi sembrava di vedere una scena di Via col vento. tutte le volte pareva il grande amore, la storia da cinema, l'uomo della loro vita; tutti i fazzoletti erano IL fazzoletto giusto, una volta che ce l'avevano sotto il naso.

sarà da questo che mi è nata allora una strana convinzione: basta che funzioni. Funziona solo nel film di Woody! Ma non nella mia vita!
Non basta sparare nel mucchio e pescare uno "decente", poi la cosa la si fa funzionare, basta essere entrambi mediamente intelligenti, smussare qualche angolo ed è fatta. NO NON FUNZIONA! 

Ultimamnete con gli uomini  mi succede la stessa cosa che con le canottiere: cerco delle canottiere uniche, vivaci che catturano l'attenzione e le trovo semplicissime, in cotone, senza pizzi, merletti e fronzoli, senza brillantini, borchie, farfalle, fiocchi e fiorelloni.

Cavolo...Ma da che mondo è mondo non erano le cose più semplici quelle più difficili da trovare?

 

 
 
 

easy

Post n°61 pubblicato il 18 Giugno 2014 da waghs

Una giornata pratica, meccanica , una colazione frettolosa , una signora che attraversa la strada senza guardare, una bicicletta con le ruote sgonfie abbandonata legata ad un palo.

La metro piena di facce stanche, maschere di trucco, signore schiave del tablet e dei loro palmari.. dei loro abiti formali. Sento il mio profumo...La mia scia di profumo quando passo, ne metto troppo ma compensa il mio non trucco, le occhiaie che si vedono, le lascio li, non le copro... oggi sono così, sono al naturale... acqua e sapone... anzi acqua e profumo. Sono attiva a tratti, attiva per dovere.

Un Pc caldo su cui batto queste righe. La radio che parla e non ascolto. Il primo giorno di maturità ,ripenso alla mia, troppo lontana per ricordarne l'agitazione... se la dovessi rifare ora sarebbe diverso, sarei diversa, più consapevole, più determinata , più diretta.

Un libro in borsa ,un altro sul letto. Ho lasciato il cuscino stropicciato in mezzo al letto ...perchè? il mio abito stirato è nell'armadio e indosso le scarpe scomode, quelle comode sono per i momenti easy... oggi non lo è.

Nulla è easy...

....trovo un suono che mi calma.. ma il ticchettio dell'orologio mi mette ansia, ansia del tempo che passa, ansia delle consegne , delle scadenze anticipate.

Un'invito di lavoro,

il mio cordiale rifiuto,

oggi non sono fatta  per le serate mondane...

oggi sono da colonne e birra,

sono da seduta a gambe incrociate in un prato. 

 

Salto il pranzo, solo il caffè, doppio con tanto zucchero...

mi verrà il diabete?

dovrei iniziare a prenderlo amaro... 

 

 
 
 

In bianco

Post n°60 pubblicato il 18 Giugno 2014 da waghs

Pensieri.... Altra notte in bianco.

A letto senza cena , non mi pesa... non mi peso.

Il ricordo di un bambino mai nato,il più puro, l'odore di cannella un sogno infranto.

Il rumore di qualcosa che si spezza , forse sono io...

Rotta in un angolo, mi distruggo la sera per ricompormi la mattina.

Sorriso falso, cortese di circostanza. Quale volete?

Sono di più , certo che lo sono ma per voi è uguale. Sono una di tante, un drink in un bar, la ragazza che lascia l'appartamento prima del vostro risveglio.

Solo facciata!

In realtà sono per pochi, forse per i pazzi.

Forse un pazzo giocherebbe con me.

Allora ecco dove sono..sono da qualche parte che aspetto il pazzo che abbia il coraggio di capirmi, di scontrarsi con la mia testardaggine di fare a pugni con il mio orgoglio per coccolarci stanchi su un divano. Sono per chi ha tempo di scoprire il mio corpo senza avere fretta di ricoprirlo, sono per il sesso ben fatto, sono per chi sa ascoltare il casino del mio silenzio, sono per chi resta dopo aver visto il nero...

Dopo la pioggia non esce l'arcobaleno?

voglio ridere di me di quello che non posso essere e di quello che divento se sanno accendermi.

Voglio un corpo caldo su cui lasciarmi andare senza sentirmi in difetto...senza sentire l'esigenza di coprirmi, di scappare.

Voglio i silenzi,voglio il rumore dei baci, voglio stare ferma sotto la pioggia per sentirne il rumore.

Voglio un libro letto da una voce calda, voglio le carezze che ti portano all'estremo , voglio uno sguardo d'intesa non parole

ma fatti.. Fatti pensati, ragionati, raggiunti con il tempo... Niente di ovvio, niente di scontato! Amo i dettagli e voglio qualcuno che li ami, voglio immergermi in una realtà diversa ma simile , voglio un gioco senza regole ...

Voglio dormire e

magari sognare... 

Ne voglio di cose ed anche se il principio sarebbe "impara dai tuoi errori" e non passaci sopra e rifalli ...

sono fiduciosa anche se stanotte ho riperso il sonno anche se sarà ancora una notte in bianco, con  altri pensieri che mi torturano la mente ho una certezza...

Io non mi spiego più, a stento parlo ...non perché non lo sappia fare ma perché arriva un momento in cui senti l'esigenza di farlo solo se ne vale la pena ....

ora so cosa fare....devo davvero dormire !

 
 
 

news e ripensamenti

Post n°59 pubblicato il 10 Giugno 2014 da waghs

"Penso che avrò sempre voglia di correrti dietro per dirti che è stato bello conoscerti. Che è stato bello veramente. ma poi mi rendo conto che fra 6 mesi diventerò padre e che non sono pensieri carini da fare....."

Eccoti qui: decidi che la fase dell'eterna adolescenza è finita e che è ora di crescere... e crescerai. E allora tutto cambia e questa volta cambierà. Avrai una casa più grande, la piscina, il garage col posto auto, il prato sempre curato. Il portico fiorito e le porte smaltate. Il cane che chiamerai Marx e la barca che chiamerai Giulia. Avrai la salute assicurata, la vita assicurata. Il frigorifero sempre pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per continuare a sentirti giovane e finestre da cui entra sempre il sole. E allora avrai la tua famiglia felice, i tuoi bambini in salute e lei. Avrai lei. Che ti ricorderà tutte le cose belle che avrete avuto... Non è questo che avevi sempre sognato?


[dal film "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino]

 

 

 

Beh che dire? Le cattive notizie viaggiano in fretta, e quando arrivano, dobbiamo trovare il modo di affrontarle. Se i nostri ex ci dicono di essere andati avanti... cerchiamo nuovi progetti per distrarci. Se le bollette iniziano ad accumularsi... troviamo il modo di guadagnare soldi in più. Se ci confidano un segreto troppo terribile da condividere... impariamo a tenercelo per noi.

Beh di solito succede così ....

La telefonata che arriva nel cuore della notte,

la lettera che arriva con un corriere espresso,

l'email contrassegnata come "urgente"..... un piccione viaggiatore...

Si, ci sono moltissimi modi diversi per recapitare una brutta notizia, ma alcune sono talmente brutte da dover essere recapitare di persona.

Ma dobbiamo SEMPRE ricordarci che le cattive notizie che ci arrivano a volte sono buone notizie sotto mentite spoglie. anche se non ce ne accorgiamo immediatamente!

Alcune ci danno la forza di mettere in discussione la nostra vita altre ce la fanno a pezzi. Cominci a capire quello a cui forse non sei destinata perchè una famiglia non è da tutti. Cominci a domandarti se davvero ti manca qualcosa o è solamente la sorte avversa che ti lega alle persone mai in modo permanente. Ti rendi conto che non sai perdere ma in un modo o nell'altro hai incassato le sconfitte con dignità e se riesci a non servare rancore ti senti una persona migliore. Sono le piccole rivincite che mi fanno sorridere. Sono i ricordi che mi permettono di migliorarmi ogni giorno. Iniziare a scartare il superfluo e concentrarmi sull'essenziale questa è la mia missione. Se non c'è spazio per me io non ne avrò per te , non è cattiveria semplice spirito di sopravvivenza.

Eppure a 27 anni ancora mi chiedo: dov'è finito il "per te ci sarò sempre?" non è reale e nemmeno leale, dovrebbero sostituirlo con " per te ci sarò quando avrò tempo, quando avrò voglia, quando mi ricorderò di te..."

Non che io abbia bisogno per forza del "due" per essere completa. E' solo che a volte mi manca il poter condivide qualcosa con qualcuno che non sia legato a me solo da una semplice amicizia. Per fortuna credo ancora molto il me stessa e credo soprattutto di poter trovare l'equilibrio da sola magari non ora ma con il tempo ci riuscirò.

 

Mamma diceva che i figli vengono al mondo con la loro lista di cose da fare... Alcuni illuminano i nostri giorni, alcuni mettono a dura prova la nostra pazienza, alcuni ci danno uno scopo nella vita, alcuni si prendono cura di noi, sì, con il loro arrivo i figli cambiano tutto, soprattutto quando non sono invitati!soprattutto quando ti costringono a mettere la testa a posto.

 

 

Oggi credo di aver detto sto bene grazie. Almeno trentasette volte e non era vero neanche una volta. Ma non se ne è accorto nessuno.

Quando qualcuno ti chiede come stai. Non vuole una vera risposta.

 

 

 
 
 

Ci stanno uccidendo i libri!

Post n°58 pubblicato il 09 Giugno 2014 da waghs

Ormai siamo immersi nella tecnologia, non facciamo nulla senza avere tra le mani qualcosa di tecnologico. Ma quando si parla di libri sono particolarmente sensibile. Proprio ieri ho avuto un'intensa conversazione con un'amica che esaltava le doti del E-book. Sono sempre stata contraria all'Ebook e quando me l'hanno regalato per Natale non ci ho pensato due volte a riciclarlo ( Prima e unica volta che riciclo qualcosa GIURO!!! )

Ma tralasciando questa mi a piccola parentesi, parliamoci chiaro, capisco che potrebbe essere decisamente cool rivendicare il fatto di possedere un Kindle o un Nook o qualsiasi altra cosa, ma cerchiamo di essere completamente sinceri:

I libri cartacei sono e saranno sempre un'altra cosa,

molto meglio dei più moderni eBook.

Volete mettere il pofumo della carta stampata? io personalmete ho proprio l'esigenza di tenere un libro tra le mani, fare l'orecchio alle pagine per ritrovare il segno, sottolineare le frasi più belle, i passaggi più interessati.

Solitamente trascino i miei libri ovunque e non me ne pento, nemmeno quando mi sono trascinata "Shantaram" o la trilogia di "uomini che odiano le donne" per mezza Milano. Perfino quando parto lascio molto spazio in valigia per almeno tre libri. Piuttosto rinuncio a mettere due paia di scarpe con il tacco e le sostituisco con delle sicuramente più comode e pieghevoli ballerine che posso quindi comprimere nella tasca superiore. Ma soprattutto volete mettere l'orgoglio che vi lascia vedere la vostra libreria riempirsi?

Credo che non esista niente di più bello che trovare lo spazio ideale per il vostro ultimo acquisto letterario. 

 
 
 

Smile, you're in candid camera

Post n°57 pubblicato il 05 Giugno 2014 da waghs

Il karma è anche questo: se mi assilli per mesi con il tuo cagnetto taglia pantegana
con ansia da separazione (il topo-cane è giustificato; ma tu, proprietaria, devi trovare una soluzione perché 8 ore di ululati e uggiolii di sabato non sono accettabili) e ci metti due mesi per capire che il pulsante accanto a quello luminoso non è la luce ma il mio campanello di casa... E te la ridi pure ogni volta che esco in pantofole e tuta a vedere chi cazzo sia alle dieci di sera...
Ecco, non te la prendere se la prima cicca che butto dalla finestra te la becchi proprio tu, in testa.E se ti avessi sentito passare,non ci avrei pensato due volte. Ti avrei svuotato in testa il posacenere intero!!!!

Sono cattiva lo so! soprattutto in queste settimane! ma sono fermamente convinta che TUTTO ritorna! 

sarà per questo che questa mattina ero ferma al semaforo e un piccione mi ha cagato sulla mano???

 

E' solo il karma!!!!

 

 
 
 

Regalo ??

Post n°56 pubblicato il 28 Maggio 2014 da waghs

Stare sul pezzo, essere al massimo delle mie potenzialità, anticipare le richieste, soprendere...

questo è quello che faccio e lo faccio bene. 

Alla fine sono tutti contenti perchè io prima di dire "non posso"

mi faccio in mille perchè il mio non posso lo vivo male ,

una mancanza che non mi è permessa.

e quindi corro. 

Mi alzo la mattina e sono già in ritardo , la mia vita è un continuo recupero. Corro corro anche quando mangio, in punta alla sedia pronta a scattare in piedi... faccio mille cose insieme e devo farle tutte bene.

Prendo il ritmo che tutto è tranne un lento, a volte mi sembra di sentire il tempo...

Ma poi arriva un pacchettino davanti alla mia porta, sembra un errore eppure il biglietto parla chiaro..

" Per tutte le volte che non posso ma che vorrei ... sarà banale ma chi non lo è?" ...

lo scarto e trovo l'unica cosa capace di frantumarmi il cuore, mi manca il respiro devo appoggiarmi alla maniglia della porta per non cadere. Ho il fiato corto ma non una lacrima. Le ho finite anni fa. Il nostro gioco.. il nostro caleidoscopio. Questo è più piccolo, di carta rossa e oro, il nostro era di carta con farfalle colorate, è ancora in bacheca sai? Avevo quattro anni quando me l'hai comprato in quel negozio ad angolo in centro, avevo il dentino che mi stava spuntando ed ero molto nervosa. Per farmi rilassare me l'hai preso mi hai fatto appoggiare l'occhio destro e i hai semplicemente detto "Guarda" e da li è stato amore a prima vista. Siamo rimasti compagni inseparabili d'infanzia, in tutte le mie foto lui è con me. Molte bimbe hanno un peluche io avevo il mio caleidoscopio.  Con il passare degli anni non è andato perso come succede ai giocattoli d'infanzia, fra spostamenti, largo nastro adesivo e pacchi marroni. Mi ha tenuto compagnia, era il mio mondo a parte. Era il mio sogno reale. Il mio rifugio dai tuoi " Scusa Scriciolo non ce la faccio a passare" . A distanza di 23 anni un nuovo caleidoscopio è davanti a me. Nessuna firma sul biglietto ma non ne ho bisogno, sono pochi a conoscere il significato che ha per me... quindi sei tu... sei tu che mi tormenti di nuovo.... Raccolgo i pensieri e dopo averlo rigirato un po' fra le mani, ho pensato che ognuno dovrebbe averne uno, come gli spazzolini. Minimo sforzo, massima fantasia. Decisamente un oggetto prezioso, in grado di produrre arte in modo automatico e casuale, un pratico strumento di ispirazione. Appoggio l'occhio destro, chiudo il sinistro, un gesto automanico che non ripetevo da tanto, troppo tempo ed eccomi, in una frazione di secondo, catapultata nel mio sogno reale... E' sempre bello perdersi nei triangoli che si sdoppiano, si sciolgono, cambiano colore, si dilatano, il tutto con un'armonia commovente. Ed eccole..lacrime... Maledetto sai che tasti toccare per farmi sciogliere ... ma non ci saranno chiamate ... il mio, il nostro silenzio continuerà.

Per me resterai solo tonnellate di colori fantastici in un leggero tubo di cartone. 

Il tintinnio dei pezzetti di vetro che si scontrano fra di loro attira l'attenzione di Kimera, è lei a riportarmi alla realtà.  

Lei, la ciliegina sulla torta nel mio mondo caotico.

 

Punto nuovamente il mio tubo colorato verso la finestra, continuando a ruotarlo, la luce trafigge i colori brillanti e mi inonda gli occhi, mi amplia i sensi, mi fa finalmente sorridere a quattro giorni dal mio compleanno, è tardi,come al solito, e io devo permarmi e tanto per cambiare non ho tempo per pensare al tuo ennesimo sasso lanciato nascondendo bene la mano , non ho tempo per leggere e capire le tue intenzioni, perchè per alcune cose ci vuole tempo , ci vuole raccoglimento, silenzio e io non ne ho. 

Mi ricompongo, arriveranno a breve gli altri ... la casa è una stalla sono un po' confusa, quindi scusate tanto se a sto giro mi sono scordata di essere perfetta....

 

Corro , corro ....ma alla fine dove cavolo vado?

non lo so, non ho il tempo di chiedermelo perchè sto correndo..

 

 

 
 
 

Non posso...ritornerò

Post n°55 pubblicato il 27 Maggio 2014 da waghs

 

...per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere,

per tutte le volte che mi hai detto non posso,

ma anche per quelle in cui mi hai detto ritornerò.

Sempre in attesa...

Posso chiamare la mia pazienza "amore"?


...Che stupidi che siamo,

quanti inviti respinti,

quante parole non dette,

quanti sguardi non ricambiati.

Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.

 

Ferzan Özpetek - Le fate ignoranti

 

 
 
 

grazie per i ricordi

Post n°54 pubblicato il 21 Maggio 2014 da waghs

Ho una zia che ogni volta che versa qualcosa da bere a qualcuno dice "dimmi tu quando basta". Mia zia diceva sempre "dimmi quando basta" e noi ovviamente non lo dicevamo mai. Nessuno dice mai "basta", così resta aperta la possibilità di averne ancora. Più tequila. Più amore. Più di tutto.

Di più è meglio.

Tu ieri non mi hai detto "basta " ma me l'hai fatto capire... 

Vorrei in qualsiasi caso dire una cosa a proposito del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, e del sapere quando dire basta. La linea che divide il vuoto dal pieno è un barometro dei nostri bisogni e dei nostri desideri. Decidiamo noi dov'è quella linea. Tutto dipende anche da cosa ci stanno versando. A volte ne vogliamo soltanto un sorso, altre volte non è mai abbastanza, il bicchiere è senza fondo... e vogliamo averne di più. Io ne volevo di più. Ma ieri sera sei stato molto chiaro, il tuo messaggio non lascia scampo " ho proplemi al lavoro e non ne ho il tempo..." era implicito che nel nn avere tempo includessi anche me.

Quindi non ha tempo per me.

Il fatto che la gente non abbia tempo per me non è una novità il fatto che lui si sia deciso ad escludermi e sparire si che lo è... Ma ha 41 anni e io dovevo capirlo che ero solo un passatempo ed ora che di tempo non ne ha se ne è andato nel modo più elegante che potesse fare. Sono davvero stupida non ho ancora chiaro le esigenze delle persone mi accontento di essere meravigliosa ma... io il ma non lo voglio più sentire. Sono davvero stanca. Ma gli essere umani sono idioti io in primis perchè neghiamo di essere stanchi, neghiamo di avere paura, neghiamo di cercare il successo a tutti i costi. E, cosa più importante, neghiamo che stiamo negando. Noi vediamo solo quello che vogliamo vedere e crediamo solo a quello che vogliamo credere. E funziona. Mentiamo così tanto a noi stessi che dopo un po' le menzogne cominciano a sembrare realtà. Mentiamo così tanto che non sappiamo più riconoscere la verità, neanche quando l'abbiamo di fronte. Per lui non ero nulla non mi voleva nella sua vita si limitava a sopportare la mia presenza fino a quando non ne è stato saturo.  Non possiamo continuare a mentire a noi stessi troppo a lungo. Siamo stanchi. Siamo impauriti. E negare non cambia la realtà. Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare e guardare in faccia la realtà, sfidandola a duello. Negare, negare, negare. Negare l'evidenza rischia di farci perdere di vista la realtà. La realtà di oggi è che mi sono avvicinata per l'ennesima volta alla persona sbagliata. La verità è che Roby è l'ennesima starda senza uscita e come al solito mi ci sono infilata da sola. La cosa più buffa? che sono rimasta senza parole! E' assurdo più mi avvicinano più scappano... Sono davvero così difficile da vivere? 

Più passano gli anni e più mi diventa difficile sapere cosa dire, o peggio ottenere quello che davvero voglio e alla fine della giornata ci sono delle cose delle quali non posso fare a meno di parlare. Ma con chi? Certe cose semplicemente non si vogliono sentire, e altre le diciamo perché non possiamo più tenerle dentro. Per certe cose non servono parole, certe cose si fanno e basta. Alcune cose si dicono perché non si ha altra scelta. E alcune cose le lasciamo dentro noi stessi. E non accade molto spesso ma di tanto in tanto alcune cose semplicemente parlano da sole. Ma se non parliamo come facciamo a sapere quando qualcosa è in eccesso, quando è troppo presto, quando si parla troppo, quando ci si diverte troppo, quando c'è troppo amore, quando si chiede troppo e quando qualcosa è troppo? Forse non sono destinata ad essere felice in due, forse la gratitudine che si prova per me non c'entra niente con la gioia del volermi vicino... forse l'essere grati significa dare il giusto valore alle cose... apprezzare le piccole vittorie... stupirsi della fatica che ci vuole per essere un essere umano... forse siamo riconoscenti per le cose che conosciamo e forse siamo riconoscenti per quelle che non conosceremo mai... ma alla fine della giornata, il fatto che abbiamo ancora il coraggio di stare in piedi... è già un motivo sufficiente per festeggiare...

Ecco vedi, in questo momento mi sento talmente infelice da non riuscire a stare insieme alle altre persone. Come se la mia tristezza le infettasse. Ti sei mai sentito così? non lo so perchè non ho mai avuto il coraggio di farti questo discorso mi sono solo limitata ad ascoltarti... va beh

 

[stasera sarà "un'ottima annata" time]

 
 
 

Regole

Post n°53 pubblicato il 06 Maggio 2014 da waghs

Ci sono delle sensazioni che si rifiutano di lasciarci, sono piccole distrazioni che ti bisbigliano nell'orecchio. Certe cose ti restano sotto pelle... per quanto ci provi non puoi ignorare il tuo istinto. È vero ciò che si dice segui sempre il tuo istinto.

Non esiste niente come la magia, non nel senso tradizionale del termine, nell'abracadabra o nel genio della lampada. Ma c'è una magia nel sapere che, anche se non tutto può essere risanato, a quasi tutto si può sopravvivere.  Vorrei solo che ci fosse un breviario sull'intimità, una specie di guida che ti spieghi quando si supera il limite. Sarebbe bello poterlo prevedere, ma non saprei come farlo rientrare in uno schema: spingi fin dove puoi arrivare e resisti finché puoi. E in merito alle regole, forse non ce ne sono, forse le regole per l'intimità sono qualcosa che bisogna definire da sé. 

 

[Siamo adulti. Quando è successo? E come si torna indietro? ]

 
 
 

La forza del silenzio

Post n°52 pubblicato il 30 Aprile 2014 da waghs

 

Sei mai stato il protagonista di una commedia, il solista in un concerto? Tutti gli occhi sono puntati su di te, in attesa che tu faccia quello che sono venuti a vedere, hai un'ansia incredibile di esibirti.

Gruppi di persone che si preparano per lo spettacolo, le scene vengono allestite, ci sono i costumi, le maschere, gli arredi di scena, tutto deve essere provato, coreografato, tutto in funzione del momento in cui si aprirà il sipario. Se la vita fosse tutta una prova generale e avessimo il tempo per rifarla, potremmo provare e riprovare ogni momento, finché non lo facciamo bene. Purtroppo, ogni giorno della nostra vita è una performance a sé. E sembra che anche quando abbiamo la possibilità di provare e prepararci e riprovare, non sei mai veramente pronto per i grandi momenti della vita.....Da bambini eravamo semplici: un urlo e avevamo fame, un altro eravamo stanchi. È solo da adulti che diventiamo complicati. Cominciamo a nascondere i sentimenti, a costruire muri, si arriva al punto in cui non sappiamo mai veramente cosa qualcuno pensi o provi. Senza volerlo diventiamo maestri del travestimento. Non sempre è facile dire quel che pensi, a volte devi sentirti costretto a farlo. A volte però è meglio tenere le cose per sé, volare basso, anche quando il tuo corpo vibra per la voglia di dire tutto. E così resti in silenzio, mantieni il segreto e trovi altri modi che ti rendano felice.

 

[Luce spenta, pioggia sui vetri... torni?]

 
 
 
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