Caleidoscopio

Una mela


Scarpette rosse , speranze ben riposte. In soffitta c'è ancora la mia scatola di latta.E' chiusa con il lucchetto che ho preso al mare.Guardo dalla finestra, un bimbo che gioca a pallone in cortile, ha il naso rosso , fa freddo ma lui continua.il suono del tempo, delle scadenze, delle ricorrenze. Non le voglio. Non le vuoi.Era notte ieri ed è notte anche ora che è giorno.La possibilità di rimediare la voglia assente.Una mela è già troppa.Spenta la luce, spenta io.Mi hai detto "ci sono" ma c'è spazio molto spazio. Ma lo so che volere una persona significa anche gioire della sua felicità altrove. E io sono felice per te. Per te lo sono sempre.Sta diventando un'esigenza allungare la mano di notte nel buio per cercarlo ma poi perchè? so già cosa troverò....Spazio...Ma io ...Allungo il braccio e tocco il cuscino freddo.Brava ad andare ..pessima nel tornare. Qui dove? e' indefinito, non si vede oltre a quello che si vorrebbe vedere e non si dice di più di quello che si vorrebbe capireeppure c'è di più.deve esserci di più.