Creato da lelelele54 il 05/06/2006
occasioni & saldi di memoria
 

 

dueceNtosettantasettesimogiornodelduemilaedieci

Post n°238 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da lelelele54
 

AL FANO & ROWINA
provaci ancora anjoli

 macheccefregamacheccemporta!

 
 
 

duecentosettantatreesimogiornodelduemilaedieci

Post n°237 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da lelelele54
 

REQUIENNESIMO
l'ennesima lacrima di pace

 

lacrimando di pace
restituiamo
gloria in quattro bare

sconfessando verità
si incensano
luccicanti di pietà

ciabattando ragioni
seppelliscono
valori e voleri

( italebania.io/10 )

 
 
 

duecentosettantesimogiornodelduemilaedieci

Post n°236 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da lelelele54
 

LACRIME PER COCCODRILLI
ma dove lo troviamo oggi un sorriso quando piange un  bambino?

caramelle negate
per distrazione
da una mano adunca

appetitoso scempio
cannibalico
di feci animali

il sinistro risvolto
insaziabile
di scomposta cultura

 ( killingbabies.io/10 )

 

 
 
 

duecentosessantaseiesimogiornodelduemilaedieci

Post n°235 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da lelelele54
 

STRESSATIDENIGRATIMALPAGATI
precari con un futuro da disoccupati
 

mi sembra di assistere all'esame di maturità della TROTANAZIONALE al secolo BOSSIRENZO verde rampollo di stirpe padana...purtroppo la storia più recente della nostra premiata FABBRICADIPLOMI nazionale non si discosta di molto dalla splendida macchietta che dedico con molto affetto e partecipazione a questa categoria di LAVORATORIDELLACULTURA con l'augurio che RESISTANORESISTANORESISTANO all'umiliazione di doversi EVOLVERE in una sorta di vigilantes a petto nudo per una mandria di sparpagliate menti che scalderebbero anche il banco, se ancora ne avessero uno, negli intervalli tra un GRANDEFRATELLO ed una puntata della DEFILIPPI.....coraggio!

 

 
 
 

duecentosessantatreesimogiornodelduemilaedieci

Post n°234 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da lelelele54
 

INTENSAMENTE TANGO
deliziosamente astor alla mandorla

 

 
 
 

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Post n°233 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da lelelele54
 

ESILARANTE E PERTINENTE
l'improbabile ma riuscito matrimonio tra il manzoni e la simpatia

 

 
 
 

duecentosessantatreesimogiornodelduemiedieci

Post n°232 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da lelelele54
 
Foto di lelelele54

45.OOO FRONTALIERI
WWW.BALAIRATT.CH

caro il mio Bossi beccati questo splendido messaggio di benvenuto comparso nell'elvetica regione del CantonTicino da te ribattezzata REGIO INUBRICA regione della quale è prediletta figlia  la tua amata PADANIA...è la rossocrociata traduzione del tuo rombante PADRONI A CASA NOSTRA...la dimostrazione che non hai inventato nulla, dato che quando il piatto piange ed il portafoglio tende al verde-miseria si fa prima a gridare al LADRO piuttosto che spiegare il perchè ed il percome...allora basta inventarsi un pollaio ben fornito, barricarvicisi dentro e vivere di rendita fin tanto che ce n'è...intanto la REGIO si fa sempre più INSALUBRIA ma ognuno avrà il suo terrone da prendere a calci in culo.....sconsolata consolazione

SUPERFLUO RICORARE CHE IL SITO POSTO A FIRMA DEL MANIFESTO NON ESISTE, RESTA LA FRASE balairatt CHE NEL DIALETTO LOCALE SIGNIFICA ballano i topi ....OVVIAMENTE SUL NOSTRO EMMENTHAL

 
 
 

duecentocinquantaseiesimogiornodelduemilaedieci

Post n°231 pubblicato il 25 Settembre 2010 da lelelele54
 

DI CASA IN CASA PER CASA
e se alla fine qualcuno se ne andasse davvero a casa?

...e se a volte manca il tetto, ti bastano due belle tette con vista colosseo
o da puntare, ma una alla volta, al casino di montecarlo....l'accento no, proprio non ci vuole l'accento 

...e va bene così, solo che adesso non ricordo più se la vista colosseo
fosse da casa scaiola o se attraverso il colosseo si vedesse la palazzina
di montecarlo o se da montecarlo si vedesse il colosseo riflesso sulla
vetrata
a specchio dell'appartamento di lory delSanto

...brutta cosa la memoria, e pensare che mio padre aveva tanta fiducia
nel mattone da farci un mutuo al quale non è sopravvissuto.. mentre il
mio vicino di casa con un solo mattone s'è fatto qualche gioielleria,
qualche anno di galera e si gode oggi la pensione in una graziosa villetta....perchè una volta la farina del diavolo andava in crusca...da un
po' di tempo sembra andare più agevolmente nel mattone

...e allora casa mia casa mia pur trafficata che tu sia mi gratti più d'un'allergia !

 
 
 

duecentotrentacinquesimogiornodelduemilaedieci

Post n°230 pubblicato il 04 Settembre 2010 da lelelele54
 

LO SAPEVAMO ANCHE NOI

ma non lo abbiamo ancora imparato

in francia si sono inventati le deportazioni volontarie per tirar su i sondaggi del capo  ed, incredibilmente, il suo consenso presso i francesi è lievitato con buona pace  della Carlà che se lo è ritrovato tutto impennato....cosa non si fa per una scopata
a  gratis!

noi che, trecento euro per ognuno di questi puzzolenti, non ce li abbiamo  preferiremmo che facessero da soli...senza scomodare il buon borghezio sempre  carico e prodigo di calci in culo

il giammariatesta, una vita da ferroviere, di valige di cartone e fazzoletti di lacrime  ne avrà pur visti qualcuno.....grazie per avercelo ricordato così

 
 
 

duecentoventinovesimogiornodelduemilaedieci

Post n°229 pubblicato il 29 Agosto 2010 da lelelele54
 

BRICIOLE POSTFERRAGOSTANE

partenza senza meta
l'oceano mare
mi aspetta ruvido

raffiniane strategie
elettorali
friggono testicoli

orfana delle sue luci
labirintica
lione regala fiori

rom da trecento soldi
solo ritorno
niente benedizione

da burgos vedo bilbao
el cid campeador
sguaina un calatrava

l'emerito piccone
taciutamente
si sfila dal calzino

ritorno senza fato
casualmente
come restituito

canotte di padania
disobbedienti
calano sullo stadio

sfinita quest'estate
ci raccontiamo
foto senza sorriso

( aestatae - io/10 )

 

 
 
 

cinqueottocinquequattro

Post n°228 pubblicato il 11 Agosto 2010 da lelelele54
 

CINQUANTASEI IN FILA PER SEI
ma il resto non lo butterei

 

 

Confesso che li ho già commessi tutti
cinquantaseianni in fila per tanti
col resto tutto in una mancia
spiccioli allegri che mi danzano in tasca
forse più rari dei miei sinceri sorrisi
eppur fragorosi come le mie risate
quelle che sparo grosse come cazzate
perverso nel gioco di massacrare il mio tempo
bertoldo e cacasenno senza alcun pudore
sempre sventolando le mie chiappe al re


cinquatasei  compiuti quasi tutti per intero
in fila per troppi col resto di poco
qualche vezzo d’artista appena accennato
schivando per  tempo il fastidio d’un podio
nascondendo vertigini assurde di emozione
sotto un dito silenzioso di pelle d’oca
annuso note per  l’aria e profumi di parola
inquadrando per gioco visi e storie e colori
randagio e predatore come un lupo a gubbio
bugiardo e sconsolato come una volpe in fedro


cinquantasei  e  molti rimasti incompiuti
in fila per tutti col resto che manca
l’arcobaleno ormai prigioniero d’una bandiera
silenzi d’oro e di amori per non disturbare
la pelle degli amici e le palle sulle spalle
pigro ma col mio carro sempre davanti al bue
quadrato di ruota e imperterrito impenitente
nascondo vizi  dietro al fumo d’un garibaldi
insegnando virtù come un budda da cortile
convertito all’uomo dal vangelo di fabrizio

cinquantasei curiosi di me e del nulla
in fila per sogni col resto d'un risveglio
respirando quel poco di mondo che indosso
che mi scivola svelto sotto ruote corsare
leggiucchiato tra poeti sinceri e ciarlatani ameni
rivisitato con occhi e sorrisi uguali e diversi
sperato migliore nei silenzi d’ogni notte
truffato da quest’anima di poco talento
appena il sole sbircia le mie usate miserie
le uniche in verità che non ho mai ripudiato

e me li ripiglio tutti con piglio fiero
cinquantasei  tutti in ordine spaiato
col resto d’un bel...fanculo

( happybirthdaytomi - io/10 )

 
 
 

duecentoseiesimogiornodelduemilaedieci

Post n°227 pubblicato il 06 Agosto 2010 da lelelele54
 

06081943
B I N G O

Si è levata dai deserti in Mongolia occidentale
una nuvola di morte, una nuvola spettrale che va, che va, che va...
Sopra i campi della Cina, sopra il tempio e la risaia,
oltrepassa il Fiume Giallo, oltrepassa la muraglia e va, e va, e va...

Sopra il bufalo che rumina, su una civiltà di secoli,
sopra le bandiere rosse, sui ritratti dei profeti,
sui ritratti dei signori
sopra le tombe impassibili degli antichi imperatori...

Sta coprendo un continente, sta correndo verso il mare,
copre il cielo fino al punto dove l' occhio può guardare e va, e va, e va...
Sopra il volo dei gabbiani che precipitano in acqua,
sopra i pesci che galleggiano e ricoprono la spiaggia e va, e va, e va...

Alzan gli occhi i pescatori verso un cielo così livido,
le onde sembra che si fermino, non si sente che il silenzio
e le reti sono piene
di cadaveri d'argento...

Poi le nuvole si rompono e la pioggia lenta cade
sopra i tetti delle case, tra le pietre delle strade,
sopra gli alberi che muoiono, sopra i campi che si seccano,
sopra i cuccioli degli uomini, sulle mandrie che la bevono,
sulle spiagge abbandonate una pioggia che è veleno
e che uccide lentamente, pioggia senza arcobaleno
che va, che va, che va, che va, che va!

 ( l'atomica cinese - francesco guccini - folk beat n.1 )

 
 
 

duecentoseiesimogiornodelduemilaedieci

Post n°226 pubblicato il 06 Agosto 2010 da lelelele54
 

INTORNO A TRENT'ANNI
io son già al secondo giro...c'è il tre per due ?

ebbene si, lo confesso ho già commesso ben cinquantaseianni, inspiegabilmente ancora a piede libero, li festeggio, da cazzaro qual sono, senza un filo di sdegno nè quel minimo senso di colpa che farebbe tanto Sartre....e, quel che è ancora più grave, lontano assai dal comune senso del pudore.
il giorno che son nato moriva MarylinMonrooe...avrei potuto essere la sua reincarnazione ma una superficiale occhiata alle rispettive chiome non dava spazio al minimo dubbio....ci siamo schivati di qualche minuto...forse il fuso orario....vallo a sapere...ad ogni modo grazie a tutti per i vostri graditissimi auguri...io mi festeggio con questa che spero gradiate

Quando son nato io pesavo sei chili,
avevo spalle da uomo e mani grandi come badili.
Quando son nato io eran davvero tempi cupi
e le mie strade erano piene di iene e di lupi.
Quando son nato io la morte stringeva la vite
e la gente del mondo ingoiava cordite...

Poveri bimbi di Milano, coi vestiti comprati all' Upim,
abituati ad un cielo a buchi che vedete sempre più lontano.
Poveri bimbi di Milano, così fragili, così infelici,
che urlate rabbia senza radici con occhi tinti e con niente in mano.
Poveri bimbi di Milano, derubati anche di speranza,
che danzate la vostra danza in quello zoo metropolitano.
Poveri bimbi di Milano, con fazzoletti come giardini,
poveri indiani nella riserva, povere giacche blu questurini...

Quando son nato io c' era la fame nera
e la vita d' ognuno tirava il lotto ogni sera.
Quando son nato io le città erano cimiteri
e la primavera sbocciava sopra ai morti di ieri.
Quando son nato io alla fine ci fu gran festa
e l' uomo si svegliò dal sonno, aprì gli occhi e rialzò la testa...

Poveri bimbi di Milano dall' orizzonte sempre coperto,
povera sete di libertà costretta a vivere nel deserto.
Poveri bimbi di Milano dalle musiche come un motore,
col più terribile dei silenzi la solitudine del rumore.
Poveri bimbi di Milano, figli di padri preoccupanti
con un esistere da nano e nella mente sogni giganti.
Poveri bimbi di Milano, numerosi come minuti,
viaggiatori di mete fisse, spettatori sempre seduti...

Quando son nato io, come capita a tutti,
il tempo uguale e incurante imponeva i suoi frutti.
Quando son nato io nel rogo di San Silvestro
si bruciava il passato e il peccato col resto.
Quando rinasceremo, come il sogno d' un uomo,
bruceremo il futuro in piazza del Duomo

( milano (poveri bimbi) - francesco guccini - metropolis 1981 )

 
 
 

centonovantunesimogiornodelduemilaedieci

Post n°225 pubblicato il 22 Luglio 2010 da lelelele54
 

E' STATO LO STATO CHE E' STATO
resta amara e indelebile la traccia aperta d'una ferita

 

follia certo e quanta ne volete
la storia ce lo ha  poi raccontato 
come avrebbe infiammato la miccia
d'un estintore scagliato dalla parte sbagliata
quella mano tanto tremante da non reggere il colpo
colpe cercate sul selciato insanguinato
 per una strategia compiutasi come profezia
erode inamida il suo colletto bianco
lo stato che è stato è lo stato che sarà

(statalità-io/10)

 

 
 
 

centottantaseiesimogiornodelduemilaedieci

Post n°224 pubblicato il 17 Luglio 2010 da lelelele54
 

HO SCRITTO T'AMO SULLA SABBIA
e il vento s'è l'è portato via

forse abbiam passato da un  po' l'età per i castelli sulla sabbia, e sulla sabbia molti li abbiamo anche costruiti, sicuramente il caldo di queste settimane m'ha un po' rinciuchito....ma che invidia oggi per chi sa ancora giocare con la sabbia!...e che vi sia gradito l'augurio d'una buonEstate

 
 
 

centottantesimogiornodelduemilaedieci

Post n°223 pubblicato il 11 Luglio 2010 da lelelele54
 

 

UNA STRAGE DA NOBEL
1995-2010  vergogne per srebrenica

mi ricordo ancora quel giorno d'agosto sorpreso in auto da un violentissimo temporale tra le buie e fumose valli varesine tra il brinzio e il luinese ascoltando alla radio gli aggiornamenti su quello che sarebbe passato alla storia come" la strage di srebrenica " che detto così sembra una cosa lontana, dei tempi dei barbari, in realtà sono presto diventati " i giorni della vergogna " e quindi rimossi poco prima di cominciare a vergognarsene...questo è quello che ho buttato giù quella sera

.

 

un temporale d'agosto
scuote
quest'afa lenta di sonno e piatta
percuote
la mia insonnia appiccicosa
stanotte
un temporale d'agosto
vibra
scudisciate cianotiche all'orizzonte
sfibra
il suo sermone nel rantolo d'un tuono
slabbra
i toni fatui d'un azzurro ormai sfinito
fino al disperato mareggiare dei grigi
fumi e sfumature d'un piombo senza futuro

sollievo d'agosto
un temporale
gira e rigira
e si allunga ormai oltre cortina
tra bocce e spari schizzati all'ennesima eco
echi di giornali-urlanti-impermeabili al sangue
un temporale rognoso

i morti d'agosto
cadaveri
in passerella nel nostro salotto buono
affinano l'indifferenza impotente di questi giorni
un sussulto soltanto per l'ultimo lampo alla finestra

un temporale d'agosto
sfebbra
l'estate rovente nel rutto sordo di questa notte
strema
un pensiero che rode la tua assenza
trema
nell'aria una voglia di silenzio
stanotte

un temporale d'agosto
percuote
anime lontane come tamburi in africa
e scuote il vento
un temporale d'agosto


(sfumogrigio - 1995 )

 
 
 

centonovantottesimogiornodelduemilaedieci

Post n°222 pubblicato il 10 Luglio 2010 da lelelele54
 

I CAVALLI DI VOLODIA
cavalli bradi ho avuto in sorte

una bella e fedele traduzione di " CAVALLI BRADI " sempre dall'album Il volo di Volodia

Vysockij è figlio di un ufficiale dell'Armata Rossa e di un'interprete di tedesco. In seguito al divorzio dei suoi genitori nel 1946 segue il padre che viene trasferito in Germania e che ha una nuova compagna. Nel 1949 tornano a Mosca dove frequenta un gruppo di teatranti. Dopo le superiori vorrebbe seguire una formazione artistica ma su richiesta dei genitori si iscrive ad ingegneria, corsi che abbandona quasi subito in seguito ai propri insuccessi.
Entra in un istituto di teatro dove segue corsi di canto.
Nel 1960 si sposa con una compagna di corso dalla quale divorzia l'anno dopo.Sempre nel 1960, dopo un incontro con Alexander Galic (poeta e cantante) si dedica alla chitarra e comincia a cantare canzoni di diseredati (galeotti e malavitosi). Comincia pure la sua esperienza come attore.
Nel 1961 scrive la sua prima canzone. In questo periodo cominciano a circolare su cassette sue registrazioni artigianali pur rimanendo uno sconosciuto al pubblico.
Nel 1963 si sposa per la seconda volta, con un'attrice (Ljudmila Abramova) e dedica molte energie allo scrivere canzoni e comporre musiche.
Nel 1964 viene preso al teatro Taganka non tanto per le sue doti di attore quanto per la sua fama di cantante. Diventa l'anno seguente un importante attore del Taganka e viene pubblicato il suo primo disco con le musiche della colonna sonora del film "Verticale".
Nel 1967 conosce sul set di un film l'attrice francese (di origine russa) Marina Vlady (Marina De Poliakoff-Baidaroff) che sposerà il 1º dicembre 1969.
Eventi politici nell'Unione Sovietica portano a misure che ostacolano l'attività di artisti non sufficientemente ligi alle direttive governative. Vysockij viene boicottato e non viene ammesso all'Unione degli scrittori.
Nel 1970 viene pubblicata la nota canzone "La caccia ai lupi" (Ochota na volkov).
Nel 1975 ottiene (grazie al fatto di essere sposato con una straniera, Marina Vlady, iscrittasi al partito comunista francese) il passaporto e può viaggiare all'estero. Non approfitta mai di tale libertà per scappare oltre la cortina di ferro.
Nel 1979 rischia di morire per crisi cardiaca, dovuta pure ai suoi eccessi alcoolici ai quali si aggiunge la dipendenza dalla morfina.
Il 25 luglio 1980 muore per arresto cardiaco e ai suoi funerali svoltisi a Mosca partecipano centinaia di migliaia di persone, malgrado la notizia fosse stata taciuta dalla stampa

fonte wikipedia

 
 
 

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Post n°221 pubblicato il 10 Luglio 2010 da lelelele54
 

 IL MIO ZINGARO
una delle ultime versioni

Vladimir Vysotsky, il poeta censurato

Nel freddo dell’Unione Sovietica degli anni ’60 riecheggiava clandestina una voce calda, graffiante. Era quella di un uomo ispirato, un poeta, la cui insofferenza alla rigidità del regime ne aveva compromesso l’esistenza. Il suo nome era Vladimir Vysotsky. Dei suoi versi intrisi di tormento, in patria, non venne mai stampata una parola. La censura li avvolse nel suo manto scuro, affinché le grida di dissenso non giungessero all’orecchio del popolo oppresso. Lo scrittore allora imbracciò una chitarra e si tramutò in cantore. Per tutta Mosca iniziarono così a diffondersi le registrazioni artigianali delle sue canzoni, che ne accrebbero la fama e lo resero il portavoce di un intero popolo. L’indissolubilità di questo legame trovò un’evidente testimonianza nella folla (circa un milione di persone) che gremì le strade della capitale in occasione del suo funerale, sebbene la notizia della morte, avvenuta il 25 luglio 1980, fosse stata intenzionalmente taciuta dagli organi di stampa. A distanza di quasi trent’anni dalla scomparsa, sulla tomba di Vysotsky non mancano fiori ed altre dichiarazioni d’affetto. L’attenzione sincera verso gli emarginati ed i diseredati, all’interno di un contesto politico e civile di estrema tensione, nonché gli eccessi e le stranezze di una vita inimitabile (alcool, dipendenza dalla morfina…), rappresentano indubbiamente i fattori principali di un tale successo. Un mix di De Andrè, D’Annunzio e Baudelaire che oggi rivive attraverso le note di opere malinconiche, finalmente incise su disco e diffuse nel mondo.

 

Andrea Bonfiglio dal sito www.loschiaffo.org

 

 
 
 

centonovantesimogiornodelduemilaedieci

Post n°220 pubblicato il 10 Luglio 2010 da lelelele54
 

UN VOLO NUOVO PER VOLODJA
io non mi sto più dentro

IL DELICATO OMAGGIO DI ROBERTO VECCHIONI A VLADIMIR VISOTSKY " VOLODIA "

Il Premio Tenco ha pubblicato su disco una raccolta di canzoni in omaggio a Vladimir Vysockij, ad opera di numerosi cantautori italiani. Nel disco compare anche la canzone Ochota na volkov, cantata da Vysockij.
L'album dal vivo "Live in Volvo" di Vinicio Capossela, pubblicato nel 1998, contiene una traccia intitolata "Il pugile sentimentale", brano in cui il cantautore italiano riprende e adatta alla lingua italiana l'omonima canzone incisa da Vysockij nel 1966.
Nell'album di Paolo Rossi "In Italia Si Sta Male Si Sta Bene Anziche No E Altre Storie"(2007) è contenuta una versione in italiano della canzone "Utrenneya gimnastika", dal titolo "Ginnastica".
Il cantante italiano Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotsky nell'album musicale "Il cantante al microfono" (2008).
Il 22 ottobre 2009 al Teatro di Koper-Capodistria (Slovenia), in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni di Radio Koper/Capodistria, si svolge un concerto in suo omaggio da parte del cantautore italiano Eugenio Finardi e da quello sloveno Jani Kovačič. Il concerto viene trasmesso in diretta da Radio Koper/Capodistria.

fonte wikipedia

 
 
 

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Post n°219 pubblicato il 29 Giugno 2010 da lelelele54
 

PIETA' da CHIEDERE & AVERE
ma noi ce la facciamo anche da soli

 

 
 
 

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