Post n°87 pubblicato il 14 Aprile 2012 da drisco60
"La Bancarotta" del nano è stata rappresentata nel carnevale del 2012, con un certo successo.
In seguito però verrà poco frequentata, forse perché figlia di uno schema politico tipico dei canovacci della Commedia del Silvio su cui però l’autore innesta temi piuttosto lontani dagli stessi tessuti quanto ad ambiguità e a modernità.
Questa contraddizione risulta oggi invece assai stimolante e utile ad una politica incisiva quanto ironica e ricca di riferimenti molto attuali.
La commedia prendeva effettivamente spunto da un soggetto antico dei comici della politica, e in parte era, nel 2008, ancora scritta a canovaccio.
Il vecchio protagonista prende il nome e la maschera di Pantalone, e produce uno strano ed affascinante effetto " cangiante" tra tre personalità: il vecchio solido e incarognito dei canovacci più primitivi, l’improbabile libertino inciampato nelle sue stesse libido che fu uno dei cavalli di battaglia delle Comparse in "le escort", ed infine l’onesto ed esperto mercante "salvatore della società" che apparirà compiutamente più tardi nelle commedie spaghetti e western "riformate" e moraleggianti. Ma la vera novità de "La Bancarotta" è il ruolo del Dottore, in questo allestimento ribattezzato "il Professore" in onore dei maghi della finanza che imperversano nel governo e nei centri di potere della attualità, gli pseudo scienziati creativi capaci di diluire nel nulla debiti e fallimenti e insieme gli agognati sciamani della ripresa economica di cui tutto il mondo civilizzato piange ogni giorno la disperata assenza.
Intorno ai due "vecchi", un variopinto drappello di ruoli che sembra uscito da una storiella di cronaca economica di oggi, una socio spendacciona e con il vizio del gioco, un servitore che "arrotonda" la paga con il libero prelievo di sghei, che traffica e specula sui vizietti altrui, l'altro figlio "col nome di un pesce" destinato a succedere "degnamente" al padre, un nobile più baro che barone e un paio di signorine "artiste" a fare lo slalom tra i pruriti da esse stesse più o meno abilmente disseminati, affrontando il testo con particolare cura, tanto da renderlo "musicalmente" comprensibile ad ogni tipo di pubblico, in patria e all’estero.
CONDIVIDO TUTTO IL TUO POSTATO, ANCHE SE NON SIAMO AMICI, MI HA INVITATO ALBINO, COMPLIMENTI PER IL POST.
UN BUON FINE SETTIMANA ED UN CALDO
SALUTO
ALDO.
Che dirti Albino? Hai rappresentato in pieno la commedia italiana di una politica corrotta e corruttibile da sempre. Il nano con la sua coorte di giovani pulzelle con le quali se non si tingeva di blu, poco o niente poteva fare, un Bossi che l'aveva duro solo lui e un figlio-trota che si prendeva oltre i 10.000 euro mensili anche i nostri soldi, quelli che abbiamo dato come 'rimborso' ai partiti per le piccole spesucce del quotidiano! Porello doveva pure tirare a campā!grrrrrr! Italia allo sbando e ancora c'č chi con orgoglio becero sventola la bandiera verde e chi pensa ancora di ri-votare pld! Scatole craniche vuote, assenti, morte! Neuroni distrutti da slogan e dal bla, la, bla di politici vecchi che dovrebbero andarsene e di corsa! Ciao Albino, mi taccio perché mi sta salendo una rabbia verde che manco un ramarro!!! Cari saluti, Mapė
per fare questo ... non ti mancano certo i personaggi. e le situazioni...Arrestano,ma in quali carceri....sono giā tutte piene e non č ancora finita.Ciao fantasioso amico...Paola
Albino la politica e' sempre stata corrotta , e lo sara' sempre , non dobbiamo meravigliarci. Cerchiamo di vivere la vita il meglio che possiamo
serena serata
vilma
Una tremendissima e schifosa commedia..che sta trascinando nel baratro una patria intera (quasi. Qualcosa potrebbe cambiare all'ultimo minuto..dolce notte Albi..che sia tutta tua...
Purtroppo con le parole e gli scritti non possiamo cambiare questo stato in cui ci troviamo.Quegli spudorati stanno approfittanto troppo sfacciatamente della nostra pazienza.Credo sia giunto il momento di RIBELLARCI,prima che sia troppo tardi. Ciao