Stanotte la pioggia scende in catene morbide ed ampie,
trascinata da un vento freddo che... agita i rami degli alberi in
giardino.
Vorrei scrivere fiabe a mia figlia...
in notti come questa notte di ''Quiete Tempestosa''.
..Ed una goccia diviene una fata con abiti di ghiaccio,
occhi di gatta verdi di giada,
cristalli tra i capelli... che voglio corvini e...come lunghi
anelli...intorno al viso.
Ed... una danza, per lei voglio disegnare...con la mente...una
danza tra i tetti e le ombre degli alberi, in questa notte di
''Quiete Tempestosa''.
Per questa figlia, che mi dorme accanto e che respira leggera,
con il suo cane di peluche...che sogna anch’esso sogni di
cane amico fedele.
Per questa figlia vorrei parole che non ho,
storie che non so.
Di fate e pastori, di scoiattoli e bambini, di comete e di onde.
Di neve e di acqua.
Il vento ora si lancia con forza contro le persiane chiuse.
La accarezzo leggera, le sposto una ciocca di capelli dal viso.
E di stelle e pastori, di Re e di angeli,
di canti,
di fate e sogni e ricordi si riempiono gli spazi intorno
a noi.
Ed io...io comprendo che non devo per forza trovare parole
per raccontare.
Basta questo pulsare della Mia vita...accanto alla Sua.