Lente Ingrandimento

Occhiuto si allea con Gentile ma Oliverio gode del consenso di quasi la metà dell'elettorato.


Giochi aperti dopo il primo turno. Occhiuto con Gentile, MPA libero da accordi, ma Oliverio rimane in vantaggio con il suo 47,2% raccolto al primo turno.I giochi sono aperti tra i due grandi protagonisti della campagna elettorale 2009 pre la presidenza della Provincia di Cosenza. Con Occhiuto schierato apertamente, quasi a sorpresa, con Pino Gentile, Oliverio dal punto di vista numerico percentuale vede assottigliarsi il vantaggio maturato nel primo turno. Ma è davvero così? E' possibile pilotare un pacchetto di voti del 10,4% verso l'uno o l'altro candidato? L'impressione che si ha a pochissimi giorni dal voto e dall'accordo, è che questo avvicinamento quasi innaturale tra Udc e liste collegate abbia più che altro un effetto mediatico e psicologico più che reale. Ovvero, si da all'elettore l'impressione di un  dato numerico paritario dovuto alla mera somma di due percentuali. Ma a questo punto ci si domanda:
Quanto può reggere ai fini del voto questa operazione? La somma di due percentuali possono effettivamente ribaltare l'esito delle elezioni che fino a qualche giorno fa sembravano scontate? I dubbi restano e sono plausibili questo perchè la teoria aritmetica si scontra con la realtà del voto dietro del quale ci sono persone in carne ed ossa che potranno giudicare, a questo punto liberi da legacci rappresentati dai candidati consiglieri. Viene spontaneo pensare quanti hanno votato Oliverio e/o Gentile perchè legati a candidati collegati alle loro liste? Ed ancorà quanti hanno votato Greco, Occhiuto per lo stesso motivo? Per vincere le elezioni, quindi, bisogna innazitutto convincere l'elettorato che la scelta fatta attraverso il consigliere di riferimento è stata una scelta giusta; (nel caso di Gentile il lavoro è ancora più arduo perchè occorrerà anche convincere un 10% dell'elettorato che cambiando presidente si effettua la scelta giusta); che è fondamentale andare a votare. A tal proposito la grande incognita potrebbe essere rappresentato dall'astenzionismo fisiologico che si ha nei turni di ballottaggio. Anche qui chi riuscirà a portare il maggior numero di elettori alle urne avrà la maggiore possibilità di spuntarla.
Tanto per fare un esempio: il 47,2% di Oliverio potrebbe trasformarsi in un 59% se riuscisse l'impresa di portare a votare 80% dell'elettorato che al primo turno ha dato fiducia al presidente uscente. Appare dunque, evidente che la sfida più ardua è proprio quella diretta ad evitare l'astensionismo motivando e stimolando l'elettorato ad andare a votare. I due candidati lo sanno bene e su questo campo si stanno spendendo cercando nello stesso momento di intercettare coloro che al primo turno non hanno votato per loro. Ciascuno  gioca le proprie carte. Gentile punta sul cambiamento; Oliverio punta sull'operato della sua amministrazione in questi cinque anni di mandato costellati di azioni che innegabilmente hanno consentito alla provincia di Cosenza di crescere ulteriormente e di più rispetto alle altre provincie calabresi. Ma come sempre accade l'ultima parola spetterà all'elettorato che giudicherà i due contendenti sulla base della loro storia politica, del loro operato e dell'immagine mostrata in questo ultimo barlume di campagna elettorale.