Ormai sono diversi ad assumere una posizione ufficiale sul futuro nuovo riassetto dei due presidi ospedalieri di Paola e Cetraro. Tra liti mediatiche e botte e risposte che hanno visto protagoniste amministrazioni comunali e comitati civici per la difesa dei nosocomi, qualche giorno fa è stata diffusa la notizia che l’amministrazione regionale guidata da Scopelliti, è giunta alla conclusione di attribuire al presidio di Paola, con ogni probabilità in associazione con quello di Cetraro, lo status di Ospedale Spoke. Una qualifica questa che ha lasciato, nella sua definizione, perplessi coloro che non conoscono a fondo il significato di questo termine che è del tutto nuovo e di difficile inquadramento anche nella nomenclatura nazionale. Nel tentare di dare una spiegazione più o meno valida, con l’ausilio dei canali di rete, tentiamo corpo, più o meno comprensibile, a questa definizione. Una di esse lo individua come ad un “ospedale che rappresenta un punto di riferimento per cittadini e operatori per l'eccellenza nella cura di una determinata patologia. E, relativamente a questa accezione, è possibile far riferimento alle strutture individuate dal Ministero della salute quali Centri nazionali di riferimento”. In sostanza si fa riferimento ad termine un po’ più ampio ricollegabile a quello di "hub and spoke", il quale prevede l'esistenza di centri principali, di primo livello (hub,mozzo, perno) e centri periferici, di secondo livello collegati agli hub (spoke, raggio) che, attraverso reti organizzative, garantiscono a tutti i cittadini l'assistenza necessaria, indipendentemente dalla zona di residenza. Definizioni che sostanzialmente si sostituiscono al termine più obsoleto di “Ospedali riuniti”. La vicenda ospedaliera calabrese e quella paolana in particolare ha smosso la rete internet con punti “di eccellenza” raggiunti nel social network più famoso al mondo, facebook, che sta ospitando interventi di interessati e protagonisti delle vicissitudini dei due nosocomi. Uno di questi si legge nell’account facebook dell’assessore alla sanità del comune di Paola che sottolinea: “Gli attuali presidi sanitari
Ecco l'ospedale spoke tra esaltazioni e perplessità
Ormai sono diversi ad assumere una posizione ufficiale sul futuro nuovo riassetto dei due presidi ospedalieri di Paola e Cetraro. Tra liti mediatiche e botte e risposte che hanno visto protagoniste amministrazioni comunali e comitati civici per la difesa dei nosocomi, qualche giorno fa è stata diffusa la notizia che l’amministrazione regionale guidata da Scopelliti, è giunta alla conclusione di attribuire al presidio di Paola, con ogni probabilità in associazione con quello di Cetraro, lo status di Ospedale Spoke. Una qualifica questa che ha lasciato, nella sua definizione, perplessi coloro che non conoscono a fondo il significato di questo termine che è del tutto nuovo e di difficile inquadramento anche nella nomenclatura nazionale. Nel tentare di dare una spiegazione più o meno valida, con l’ausilio dei canali di rete, tentiamo corpo, più o meno comprensibile, a questa definizione. Una di esse lo individua come ad un “ospedale che rappresenta un punto di riferimento per cittadini e operatori per l'eccellenza nella cura di una determinata patologia. E, relativamente a questa accezione, è possibile far riferimento alle strutture individuate dal Ministero della salute quali Centri nazionali di riferimento”. In sostanza si fa riferimento ad termine un po’ più ampio ricollegabile a quello di "hub and spoke", il quale prevede l'esistenza di centri principali, di primo livello (hub,mozzo, perno) e centri periferici, di secondo livello collegati agli hub (spoke, raggio) che, attraverso reti organizzative, garantiscono a tutti i cittadini l'assistenza necessaria, indipendentemente dalla zona di residenza. Definizioni che sostanzialmente si sostituiscono al termine più obsoleto di “Ospedali riuniti”. La vicenda ospedaliera calabrese e quella paolana in particolare ha smosso la rete internet con punti “di eccellenza” raggiunti nel social network più famoso al mondo, facebook, che sta ospitando interventi di interessati e protagonisti delle vicissitudini dei due nosocomi. Uno di questi si legge nell’account facebook dell’assessore alla sanità del comune di Paola che sottolinea: “Gli attuali presidi sanitari