Ci penso e ci ripenso, è ormai tutta la sera che lo faccio.Stasera non avevo nient’altro di meglio da fare che andare a prendere un caffè al bar!Sono storie sepolte nei scaffali più polverosi della nostra memoria e riaffiorano come gaiser in superficie quando meno te lo aspetti.C’era una volta una bella ragazza di nome Chiara conosciuta durante una festa. Poi c'ero io come un bakkala che giorno dopo giorno ci credevo di più.Ci ho credutudo ma non bastò a portare il soffio del vento dalla mia. Un ex tornò, un ex che ormai lontano se prima odiassi ora saluto. Beh, in tutta questa storia sepolta ho rivissuto qualcosa di bello stasera entrando al bar, un ragazzo mi ha fermato e con il suo solito fare beffardo, senza neanche salutarmi, mi ha raccontato una storia che fin dai primi istanti capii dovesse riguardare in qualche modo me e anche molto da vicino.Come è efficiente in me a volte questo 6° senso addormentato.Il ragazzo ha iniziato a raccontarmi di una ragazza con cui si sta frequentando in questi giorni di nome chiara Chiara.interrompendolo ho iniziato a mitragliargli una file di nomi di paesi e paesini, mettendo al vaglio tutte di le mie conoscenze in rubrica che rispondessero alla ricerca sotto il filtro di Chiara.<<Di C*s*i*>> interrompe lui.Ed io confuso avevo fin troppo bene capito di chi Chiara parlasse “quel cittarello”.Subito ho provatoAMAROCONFUSIONEBRUCIOREE poi pochi istanti dopo laFELICTA’, Perché al di là di come una persona normale pensa, a me piace che Chiara si sia ricordata di noi e abbia raccontato ad Andrea che c’era un ragazzo del suo stesso paese che un tempo aveva rischiato di poter far sue quelle labbra fatate e che avrebbe potuto solo se non ci fosse stata l’eta, se non ci fosse stato un altro lui.Guardo questo foglio digitale e ci vedo su di esso riflessi raggi di sole in piena notte.Amaro non sempre è un gusto sgradevole. Beh fa piacere che in fondo non ci si dimentica fino in fondo di una persona.Baci Kiarè
Post N° 22
Ci penso e ci ripenso, è ormai tutta la sera che lo faccio.Stasera non avevo nient’altro di meglio da fare che andare a prendere un caffè al bar!Sono storie sepolte nei scaffali più polverosi della nostra memoria e riaffiorano come gaiser in superficie quando meno te lo aspetti.C’era una volta una bella ragazza di nome Chiara conosciuta durante una festa. Poi c'ero io come un bakkala che giorno dopo giorno ci credevo di più.Ci ho credutudo ma non bastò a portare il soffio del vento dalla mia. Un ex tornò, un ex che ormai lontano se prima odiassi ora saluto. Beh, in tutta questa storia sepolta ho rivissuto qualcosa di bello stasera entrando al bar, un ragazzo mi ha fermato e con il suo solito fare beffardo, senza neanche salutarmi, mi ha raccontato una storia che fin dai primi istanti capii dovesse riguardare in qualche modo me e anche molto da vicino.Come è efficiente in me a volte questo 6° senso addormentato.Il ragazzo ha iniziato a raccontarmi di una ragazza con cui si sta frequentando in questi giorni di nome chiara Chiara.interrompendolo ho iniziato a mitragliargli una file di nomi di paesi e paesini, mettendo al vaglio tutte di le mie conoscenze in rubrica che rispondessero alla ricerca sotto il filtro di Chiara.<<Di C*s*i*>> interrompe lui.Ed io confuso avevo fin troppo bene capito di chi Chiara parlasse “quel cittarello”.Subito ho provatoAMAROCONFUSIONEBRUCIOREE poi pochi istanti dopo laFELICTA’, Perché al di là di come una persona normale pensa, a me piace che Chiara si sia ricordata di noi e abbia raccontato ad Andrea che c’era un ragazzo del suo stesso paese che un tempo aveva rischiato di poter far sue quelle labbra fatate e che avrebbe potuto solo se non ci fosse stata l’eta, se non ci fosse stato un altro lui.Guardo questo foglio digitale e ci vedo su di esso riflessi raggi di sole in piena notte.Amaro non sempre è un gusto sgradevole. Beh fa piacere che in fondo non ci si dimentica fino in fondo di una persona.Baci Kiarè