compagni di viaggio

Cara Vergine, se ho capito bene, il poeta si riferisce al nero che si ha davanti agli occhi quando si subisce la violenza e quando la si vede praticare sugli altri senza poter far nulla (egli stesso ha subito arresti, minacce, "cure" obbligatorie, "inviti" a lasciare la Lituania-siamo nel 1975- per emigrare in Israele). Ma... nero è anche ciò che vediamo allorché ci specchiamo dopo averla subita o praticata noi stessi. Un abbraccio :-)

lo specchio nero come negazione della vanità?

Nel bellissimo libro Due donne di Velma Wallis, due vecchie donne di una tribù nomade dell'Alaska vengono abbandonate tra i ghiacci affinché muoiano secondo l'ordine naturale delle cose. Una di queste è quasi rassegnata al proprio destino l'altra invece le dice: "MORIREMO LOTTANDO". Queste due parole mi hanno toccata: così voglio vivere e così voglio morire , lottando per scorgere ogni sfumatura del bello e del buono che mi circonda.

la vita che trionfa sempre. caparbiamente.

Hai ragione Vergine, siamo stressati e depressi perchè il nostro orizzonte è corto. Un abbraccio e buona giornata :-)

stupendi versi. stupenda foto. se solo ci fermassimo un po' di più a pensare a quello che abbiamo, invece di essere sempre stressati e depressi!

Grazie di cuore :-)

:-)auguri di cuore !!!!! 100 di questi giorni ;-)

Cara Vergine, è ormai da marzo che pubblico solo foto mie. Per quando riguarda il cielo... S. Teresa d'Avila diceva " il cuore mio riposa in pace solo in Dio..." io sollevo lo sguardo e ritrovo entrambi. Non mi sazio mai di cielo. Anche perchè so che non sono lasciata sola a guardarlo. Ecco...guardare e vedere le stesse cose... Un abbraccio Vergine

quello spicchio di cielo che appare nella radura, tra il verde, è bellissimo e molto simbolico. se la foto è tua, complimenti.