La vita di un individuo è la vita del suo corpo . Il movimento è l’espressione più sintetica e veritiera dello stato e della qualità della vita del corpo . In definitiva , quindi , il movimento , cioè la sua qualità , la sua quantità e la sua espressività sono indicatori autentici della qualità , quantità ed espressività della vita di un individuo . Spesso questa elementare evidenza viene dimenticata , si tende a considerare il corpo un mero involucro non l’attore principale di tutte le vicende della nostra vita . Il movimento che lo anima permette di identificarne lo stato di salute ma permette anche di leggerne le emozioni , i sentimenti , gli stati d’animo che lo attraversano , poiché i prodotti della nostra psiche non vivono staccati in un limbo senza confini materiali ma animano , modificano e modellano attraverso il movimento il nostro corpo . Il movimento va inteso in questa accezione come l’insieme di posture e gesti consci e volon- tari ed inconsci ed involontari che realizzano il nostro modo di essere ed interagire con il mondo . Il motore del movimento è l’energia , al di là di quale sia l’origine di tale energia il suo livello si manifesta direttamente sulla qualità e quantità del movimento . Il rapporto esistente tra energia e movimento è ben chiaro , ad esempio , in una persona depressa . Studi cinematici dimostrano che un depresso effettua la metà dei movimenti spontanei eseguiti normalmente da un individuo non depresso . Tale depressione è una depressione energetica , poiché in questo individuo una grande quantità d’energia è divorata dai conflitti che danno origine allo stato depressivo . Come si diceva in tutti i nostri movimenti volontari è presente una componente involontaria che rappresenta la motilità essenziale dell’organismo . Questa componente involontaria , che si integra con l’azione volontaria , rende conto della vivacità e della spontaneità delle nostre azioni e movimenti. “ Il tono affettivo del movimento espressivo proviene dalla componente involontaria , la com- ponente non soggetta a controllo cosciente . La fusione di elementi consci ed inconsci e di componenti volontarie ed involontarie da origine a movimenti dotati di risonanza emotiva , e che tuttavia sono azioni coordinate ed efficaci ( A. Lowen 1975 ) . L’interazione tra corpo , movimento ed energia da origine ad un vocabolario in cui sono contenuti i segni che danno voce al linguaggio del corpo .
Il linguaggio del corpo
La vita di un individuo è la vita del suo corpo . Il movimento è l’espressione più sintetica e veritiera dello stato e della qualità della vita del corpo . In definitiva , quindi , il movimento , cioè la sua qualità , la sua quantità e la sua espressività sono indicatori autentici della qualità , quantità ed espressività della vita di un individuo . Spesso questa elementare evidenza viene dimenticata , si tende a considerare il corpo un mero involucro non l’attore principale di tutte le vicende della nostra vita . Il movimento che lo anima permette di identificarne lo stato di salute ma permette anche di leggerne le emozioni , i sentimenti , gli stati d’animo che lo attraversano , poiché i prodotti della nostra psiche non vivono staccati in un limbo senza confini materiali ma animano , modificano e modellano attraverso il movimento il nostro corpo . Il movimento va inteso in questa accezione come l’insieme di posture e gesti consci e volon- tari ed inconsci ed involontari che realizzano il nostro modo di essere ed interagire con il mondo . Il motore del movimento è l’energia , al di là di quale sia l’origine di tale energia il suo livello si manifesta direttamente sulla qualità e quantità del movimento . Il rapporto esistente tra energia e movimento è ben chiaro , ad esempio , in una persona depressa . Studi cinematici dimostrano che un depresso effettua la metà dei movimenti spontanei eseguiti normalmente da un individuo non depresso . Tale depressione è una depressione energetica , poiché in questo individuo una grande quantità d’energia è divorata dai conflitti che danno origine allo stato depressivo . Come si diceva in tutti i nostri movimenti volontari è presente una componente involontaria che rappresenta la motilità essenziale dell’organismo . Questa componente involontaria , che si integra con l’azione volontaria , rende conto della vivacità e della spontaneità delle nostre azioni e movimenti. “ Il tono affettivo del movimento espressivo proviene dalla componente involontaria , la com- ponente non soggetta a controllo cosciente . La fusione di elementi consci ed inconsci e di componenti volontarie ed involontarie da origine a movimenti dotati di risonanza emotiva , e che tuttavia sono azioni coordinate ed efficaci ( A. Lowen 1975 ) . L’interazione tra corpo , movimento ed energia da origine ad un vocabolario in cui sono contenuti i segni che danno voce al linguaggio del corpo .