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...fini la comédie

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Quella notte a Venezia!!

Post n°321 pubblicato il 25 Luglio 2012 da g1b9

Buona sera Liliana, bentrovate amiche, amici, eccoci ancora insieme, in questa sera di piena estate.Non amo l'estate,  non  mi piace il caldo, mi abbatte ed immalinconisce. C'è stato un tempo,tuttavia, le cui estati mi hanno regalato tanta felicità. Stasera vi racconterò un episodio della mia vita, che proprio il caldo opprimente di questi giorni, mi ha riportato alla mente...

 

 

Estate afosa come quella che sta scorrendo, sono stremata dalle notti insonni, piu per i capricci dei bambini che per il caldo, forse. Mi aggiro per le stanze sconsolata. Sento aprirsi la porta, entri tu, trafelato, lasci che la porta si chiuda sbattendo...cosa che non fai mai.Manchi da giorni. E' inevitabile che mi spaventi... penso che possa essere successo chissachè.... il mio pessimismo, compagno della mia vita!!! Riprendi fiato, ti avvicini, mi prendi le braccia:"organizzati, partiamo, andiamo a Venezia.Apre domani una mostra di Canaletto, una delle più belle che si possano vedere, opere da tutto il mondo....Non possiamo assolutamente perderla, e tu potrai riposarti rilassandoti ."Gli butto le braccia al collo, felice... tu ed io, soli, tu ed io, amore mio, sono felice , felice.La disponibilità di mia madre ad occuparsi dei bambini e della casa ,mi permette di organizzarmi nel giro di due ore. Riusciamo a partire ancora in mattinata. Fa un caldo soffocante, per fortuna viaggiamo su una decapottabile, ma il sole si fa sentire, cocente come quello dei tropici. Mi spalmo una crema sul viso e sulle spalle, sperando di rafforzare l'abbronzatura un tantino sbiadita del mare, vissuto coi tempi dei piccoli. In meno di mezz'ora siamo in autostrada. Il traffico scorrevole, la velocità sostenuta, non controllata dai moderni tutors, ci permettono di raggiungere il Garda in meno di due ore. Tu sai quanto io ami i laghi, la loro quiete, la serenità, il malinconico romanticismo, mi proponi di uscire a Desenzano. Infatti è ora di mettere qualcosa nello stomaco. Un ristorante, in riva al lago, colla speranza di un po' di fresco e d'un buon pesce, ci accoglie, ci sistemano sotto un pergolato. Ma anche lì il caldo è soffocante, il lago immobile spande un leggero vapore....sono stanca, odio il caldo, mi intristisce lo spirito ed il corpo. Cerco di scacciare i cattivi pensieri, niente deve turbare queste giornate che mi stai regalando.. tutte per me, lontano da tutto , senza il telefono, non voglio sentirmi disturbata.. Pranziamo bene, una sigaretta ed eccoci ancora in strada. In poco più di un'ora raggiungiamo Venezia. Posteggio, motoscafo... ci sistemiamo in albergo. Finalmente...ma che caldo!Sono stanca, durante il percorso sul Canal Grande ho goduto poco di questo paesaggio unico, sempre diverso. Splendida Venezia,camaleontica città, il suo cielo colora ogni particolare, i muri degli splendidi palazzi si colorano come ha deciso il sole, i chiaroscuri della citta rispecchiano la sua allegria oppure la tristezza e ne sei coinvolto. Oggi la città è appannata dall'aria afosa, dobbiamo riposare..ma il caldo ci opprime, una doccia, un'altra doccia, nulla riesce a ristorarci, abbiamo aperto anche la grande vetrata che da sul terrazzo, sperando di sentire un filo di vento, stanchi dormiamo fino al tramonto.E' notte ormai quando usciamo alla ricerca di un ristorante tipico... camminiamo per calli e campielli illuminati da quei tipici lampioni che diffondono luce aranciata. Ceniamo su una piattaforma galleggiante , nei pressi di Rialto. Finalmente soffia una lieve brezza che ci accarezza mentre ci sediamo a quel tavolo, illuminato da candele, apparecchiato in modo splendido. Ci guardiamo, tu vuoi raccontarti, io voglio raccontarmi, le nostre parole si accavallano, ridiamo, ridiamo. Io sono emozionata, le stesse sensazioni di quando ti incontrai la prima volta, ti amo, ti amo, eppure sono passati quindici anni da quel primo incontro, sette di matrimonio, tre figli,tanta gioia, lacrime...so ,tuttavia ,che non finirà mai. Torniamo di corsa in albergo, tenendoci per mano , Venezia dorme sotto una cappa  di umidità ,ormai è notte fonda. Il caldo pare essere diventato ancora più opprimente , rischiando un malanno andiamo a letto avvolti negli accappatoi bagnati, unico rimedio momentaneo. All'improvviso sentiamo tuoni e lampi.Passa poco tempo e si scatena un temporale, pioggia a catinelle... che meraviglia.!!! Ti alzi, mi prendi per mano, mi trascini in terrazza sotto quella pioggia miracolosa. E restiamo così a godere di quel regalo, fino all'ultima goccia, fino all'ultimo bacio, fino a quando i brividi iniziano a farsi sentire. Dormo con la copertina, quella notte d'agosto,nei miei pensieri solo tu, la pioggia ,l'amore. Quello che avrei fatto i giorni a venire, la mostra del Canaletto, lo shopping, le gite alle isole non avevano significato, nei miei pensieri solo quella notte..... Anche stasera piove a dirotto, tu guardi quello scrosciare e borbotti. Ti prendo sottobraccio, mi stringo a te, mi batte il cuore....Sorrido!!!!!


 

 

 

 
 
 
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