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...fini la comédie

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picciro (ROSA) - "Il cuore addormentato"...

Post n°374 pubblicato il 07 Novembre 2012 da est.la.belle.epoque

Eccomi a voi amici miei e come sempre sono momenti intensi che mi regalate, pieni d’entusiasmo e di gioia per la condivisione!! Stasera al vostro cospetto arrivo con un racconto scaturito dalla lettura di alcune parole di Osho che mi hanno colpito profondamente per la loro semplice verità! Facendo appello al mio Io sensibile..ho preso dita e tasti, anima e cuore..e ho scritto per voi.. sperando che possa piacervi:

  

C’era una volta..

così cominciano tutte le favole!! E in quel paese lontano, quasi ai confini del mondo, viveva un giovane bellissimo ma questo ha poca importanza.
Molte persone lo ammiravano ma non appena a lui s’apprestavano conoscendolo
, cambiavano opinione..


"Bello si..ma ha il cuore addormentato.." Così di lui.. dicevano. Un giorno di una primavera odorosa di vento e fiori, arrivò in quel paese una splendida fanciulla che, passeggiando per sentieri ammantati d’erba novella e di gemme verdissime, s’imbattè in quel giovane. S’accorse di quella bellezza e le mancò quasi il fiato. Mai i suoi occhi avevano veduto un simile splendore!! Ne rimase folgorata, non capendo quell’irrefrenabile voglia che la induceva ad avvicinarlo. Così fece.
Lo seguì per un tratto, poi lo superò accelerando il passo. Si girò e gli si parò dinnanzi. Il giovane allora, infastidito per aver il passo sbarrato,
cercò di evitarla.

 


(Gentilmente offerto dalla mia amica Patty..stupendo!!)

Per nulla turbata, la giovane donna sollevò la sua mano sino a toccargli il petto ma nessun doppio battito sentì pulsare.  Si intristì per questo, dunque gli parlò: -Ti chiedo scusa per l’ardire..ma del tuo cuor il doppio battito vorrei sentire! Sei così bello che una forza misteriosa mi ha indotto a fermarti! Ma sento invece che hai un cuore addormentato..batte solo per tenerti in vita ma percepisco che sei come un morto che cammina! Perdonami la franchezza..Ho avvertito nella profondità del mio animo che quel tuo organo battente ha bisogno d’esser risvegliato..è come se mi avesse lanciato un grido d’aiuto! Lui attende e vuol essere felice !
Il giovane stette a sentire meravigliato e un po’ scocciato per l’ardire di quella fanciulla ma, man mano che ella parlava, le sue parole emanavano un melodia soave e un profumo delizioso di rose appena sbocciate e pian piano il suo viso perse quella smorfia di fastidio e assunse contorni più distesi, ancor più splendidi! Così rispose alla ragazza: - Non sapevo nulla di questo mio cuore..né del doppio battito! Ora come d’incanto, ho sentito squarciarsi un velo, all’udir le tue parole! E tutto mi appare nella mente, nitidamente! Il mio cuore sarà addormentato forse perché non conosce l’amore né le sue sfaccettature e sento che questo può essere l’unico elemento che possa regalarmi la felicità. Son figlio maledetto  d’un tempo guerriero che insegna solo l’odio e tutte le possibili forme di combattimento per trovare giovamento e  potere, nella sopraffazione ad opera  di coloro che si considerano primi..sugli ultimi. Mi accorgo solo ora che  in tutto questo non ho mai goduto di alcuna briciola di felicità, tanto più che questo concetto mi risulta sconosciuto. - (Il pover'uomo non sapeva che la felicità è una funzione dell'amore!) Mi han sempre ripetuto, a me ma credo alla maggior parte della gente, che tutto il mondo è contro, e tutti contro tutti, pronti ad assaltare
e non mi accorgevo quanto stesse lavorando in me quel condizionamento sottile..costante,  che incitava a lottare per prevalere, per salvarsi, con qualsiasi mezzo, leale o sleale, per vincere nella vita, come fosse una eterna competizione, come una bestiale lotta in una giungla dove l’attacco è la miglior difesa. E in tutto questo non mi accorgevo quanto è stata vuota la mia esistenza, persa dietro una conformità sociale devastante! Credo d’aver perso gli anni miei migliori e reso infertile il mio cuore! Che m’è servito solo per sopravvivere, e invece chiedeva di poter donarsi in slanci fiduciosi d’amore verso tutti. L’ho ridotto solo ad un fatto fisiologico, mi serviva per sopravvivere e invece voleva volare al di là..anche del mare per riempierlo di speranza.. per poter vivere appieno anche una vita d’amore. Così avrebbe vissuto bene per la prima volta! Mentre io m’ero reso sordo a quel volere, piegandomi alle altrui volontà che semimava odio e rancore! La fanciulla, a quelle parole, fu invasa da  una profonda pietà per quel giovane che stava come risvegliandosi da un torpore atavico e che aveva dentro un fiume in piena che chiedeva finalmente il terreno su cui straripare e così lo lasciò continuare. – Dammi la mano dolce fanciulla…ti chiamerò Speranza..! La donna gli tese la mano e subito quell’uomo sentì irradiarsi calore. Lo sentiva per la prima volta..ora ne acquisì tutta la consapevolezza. Capì con l’anima che quello era amore..e che continuava a provarne sempre di più, come se stesse dilatando la sua essenza. Le teneva la mano

 saldamente nella sua e sapeva ora che non era un gesto vano perché sentiva un trasferimento d’energia. Una trasmissione magica quel filo tra loro che trasportava  energia pura..e stranamente la sua mano era calda, come non lo era mai stata! Sentiva quell’energia, la sua.. e che non sapeva d’avere, fluire verso quella fanciulla, stava vivendo con la sua immaginazione una bellissima scena e quell’energia la seguiva, invadendo tutto lo spazio intorno. Non si sentiva più vuoto e impotente, sentiva il suo cuore pulsare doppio e financo lo vedeva sorridere! Che bella emozione vivente era diventato nel breve volgere di qualche momento..e pensare che invece tutta la sua vita..per tutto quel tempo.. era stata una luce spenta! Ora era in grado di donare la sua forza energetica verso un altro essere, non pensandolo più come nemico! Anzi, sentiva quella donna parte di sè e con lei si sentiva inserito in quell’immenso cunicolo che portava dritto  all’Universo..e se ne sentiva parte integrante. Ora anche i suoi occhi sentiva che guardavano in un modo diverso, come se lo scenario tutt’intorno, a cui era abituato..fosse magicamente cambiato. Tutto risplendeva perché quella luce era entrata in lui, trasformando anche  i suoi occhi in limpidi laghi di montagna e non li sentiva più come pietre fredde e inospitali.
Aveva intuito in un attimo la legge del Creato, era diventato vedente veramente e in pochi istanti..consapevole della nuova realtà. E se ne beava. Con la donna fece ritorno al centro del paese, e nel cammino, spargeva intorno amore. Guardava tutti con occhi nuovi, dai suoi occhi stille d’amore spuntavano  colpendo benevolmente i passanti che stupiti anch’essi, avvertirono che quel giovane era cambiato profondamente, ora possedeva una personalità calda e nel passargli accanto sentivano nascere dentro un senso di grande benessere. E ben presto ci fu il meraviglioso contagio!

E vissero felici..e contenti!!

Così finiscono le favole...

 

 

Questo video è un dono del mio amico Guido, ho voluto

inserirlo in questo post per le bellissime parole da lui

scritte e per la bellissima musica di Ennio Morricone.

 

 

 

Dal dizionario della mia mente ho colto le parole che han dato forma al mio sogno, le ho spillate dal profondo limite della caverna scura dove amano adagiarsi e ne ho fatto fiaba....Vorrei che quel Peter  Pan che in noi risiede, vedesse ancora oggi la funzione educativa della fiaba, perché d’educarci non si finisce mai..è un’educazione permanente  che deve adagiarsi sulla dinamicità della vita..per cui, anche se nelle fiabe un evento malvagio si avvera, il lieto fine è assicurato e malgrado le cattive conseguenze dei cattivi desideri, con la buona volontà e con molto impegno le cose possono essere rimesse a posto! Questa la mia speranza..
chiudendo il libro su questa fiaba...

Stretta la foglia..larga la via, dite la vostra..che ho detto la mia..

rosa

 
 
 
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