il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie"" Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà.. gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera... In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività. Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore rimangono indelebili tutte le nostre emozioni... Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è, oltre che informazione, dialogo e anche cultura ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano, ma senza amici non se va lontano. Qui c'è da chiarì però na situazione, l'amici veri so pochi, nun so un milione. Amico non è quello che tutti i giorni te chiama, e manco quello che lo fa ogni settimana. Amico è quello che pure se non senti, pe te se farebbe spaccà tutti i denti. Amico è quello per cui provi amore, sia omo o donna, lo guardi cor core. Te fa piacere sapè soltanto, che pure si non c'è te sta sempre affianco. Magari lo vedi solo un giorno all'anno, ma quanno lo ncroci te viene l'affanno. A lui dije tutto, i segreti più oscuri, potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità..... Il mio amico virtuale è diverso.... egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore! .....forse tu non sai, ma quando mi parli, quando giochi con me.... quando mi ascolti, quando mi vuoi bene eserciti il nobile compito di un amico reale....
Quando ripenso gli anni sessanta. mi viene un nodo alla gola , quanta tristezza e quante sofferenze per noi meridionali: I TERRUN si i terrun è così che ci avevano battezzati i milanesi......Mi viene in mente il treno direttissimo
" LA FRECCIA DEL SUD " che collegava Reggio Calabria con il nord con un percorso di 1546 km. inaugurato nel 1953, impiegava 23 ore e 55 minuti raggiungendo una media di 72 km all'ora .
La freccia del sud, il treno della speranza , rivedo ancora oggi i volti sofferenti di intere famiglie con prole a dormire lungo il corridoio delle vetture, ammassati peggio del bestiame, nuvole di fumo tutto intorno,allora si fumavano le sigarette Alfa e le Nazionali senza filtro ,l'odore era nauseante, per non parlare dei servizi igienici da terzo mondo, c'era sporco dappertutto vi lascio immaginare l'odore e questo per quasi 24 ore.
I TERRUN si è così che ci chiamavano a Milano per loro noi eravamo solo manovalanza, sporchi, mafiosi e fannulloni e pensare che molti di noi avevamo un diploma o una laurea , venivamo da una Sicilia Borbonica e patriarcale, ma con tanta voglia di emergere, di crearci un avvenire, cosa impossibile nella nostra terra priva di industrie.
" I TERRUN " faccio presente che per certi versi avevano ragione, assieme ai volenterosi è arrivata anche tanta delinquenza ,fatta di disonesti, mascalzoni e prepotenti ed aggiungo mafiosi.
Ci chiamavano " TERRUN " ( LA TERRONIA sta a significare abitanti del Tirreno ) per offenderci mentre tra di loro nei locali pubblici parlavano il dialetto stretto MENEGHINO per distinguersi , io aggiungo che non erano capaci ( la massa naturalmente ) di parlare la lingua italiana , allora negli anni sessanta l'analfabetismo era un fenomeno diffuso in tutta Italia quindi anche in Lombardia. Loro per via delle fabbriche avevano tanta ricchezza, commerciavano con tutta l'Europa , forti dalla posizione geografica , inoltre c'era anche tanta ignoranza ,pensate un pò questi signori parlavano il dialetto per distinguersi dai " TERRUN ", la maggior parte di loro veniva dal ceto medio basso , nasceva operaio e moriva operaio, senza ambizione , venivano al bar con la tuta di lavoro nonostante fossero stati baciati dalla Dea bendata.
Mi son rimaste indelebili nella mia memoria parole di uso comune: sporchi, ladri ,fannulloni , scusate puttanieri ,ed in particolare barboni, mafiosi e ignoranti, sono arrivati al punto di dire che, nella vasca da bagno piantavamo i pomodori. La storia ed i TEMPLI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE ( Magna Grecia: Sicilia e Grecia) parliamo di tremila anni fa ,sono li ancora a testimoniare che non solo c'erano le vasche da bagno, ma ci facevamo anche le saune .
Per natura sono una persona mite. grazie a Dio ora non esiste più questo fenomeno , vivo a Milano da 45 anni ,il dialetto Meneghino non si parla più tranne che in periferia. Oggi ringrazio la "GRAN MILAN" , che mi ha dato la possibilità col mio lavoro e la mia onestà, di girare il modo e quindi acculturandomi sempre ulteriormente.
Il mio primo lavoro è stato in una lavanderia industriale come operaio, non mi avrebbero accettato come ragioniere , so io quante umiliazioni ho subito e quanta stanchezza, non volevo tornare indietro da sconfitto. I Milanesi avevano il viso sbiadito ,incolore seriosi e andavano sempre di corsa non ridevano mai, inquadrati come soldatini e vistivano abiti scuri ( forse per confondersi con la nebbia) questa ,la Milano bene , noi TERRUN vestivamo con molta fantasia e nonostante la nostra miseria ,i nostri colori erano vivaci , magliette rosse,gialle,blu verdi ecc. abbiamo portato colori e calore. Oggi vediamo nelle banche fior di direttori che si presentano agli sportelli con le magliette colorate , come le avevamo noi mezzo secolo fa ... questi TERRUN ...incivili e ladri...
E pensare che Verga, Pirandello, Quasimodo.. Premi Nobel per la letteratura sono nati in Sicilia. E poi Maiorana, laureatosi a 19 anni in ingegneria, scienze fisiche e matematica, anche lui nato guarda caso a Catania nel 1906 e scomparso nel '38... ( la verità sulle ragioni di questa prematura dipartita non si è mai saputa)... E voglio ricordare anche il grande Vincenzo Bellini e la sua musica...
****** °°°° *** SICILIA : TERA DI CIURI,D'ARRANCI ,ZAGARE ,GELSUMINI E LIMUNI, MA SENZA I BARUNI E PADRUNI.
Quando I TERRUN ANDAVANO AL TEATRO TRE QUARTI DEL MONDO ERA PRIMITIVO MA QUESTA è UN'ALTRA STORIA...
" LA VALIGIA VECCHIA "
la valigia vecchia legato con lo spago ha preso il treno per andare al nord
si e' fermata alla stazione grigia di Milano è scesa ed adesso sta in un canto ad aspettare di tornare verso il sole dei paesi del sud
lillo
State ascoltando: Mi votu e mi rivotu, nella versione "Nia Maro" di Daniele Sepe.(Folk siciliano).
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