Creato da est.la.belle.epoque il 08/12/2010

...fini la comédie

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Il viaggio della speranza -* I terrun*


Il viaggio della speranza..



"  I TERRUN  "

Quando ripenso gli anni sessanta.
mi viene un nodo alla gola ,
quanta tristezza e quante sofferenze
per noi meridionali: I TERRUN
si i terrun è così che ci avevano battezzati
i milanesi......Mi viene in mente
il treno direttissimo

" LA FRECCIA DEL SUD "
che collegava  Reggio Calabria  con il nord
con un percorso di 1546 km. inaugurato nel 1953,
impiegava  23 ore e 55 minuti
raggiungendo una media di 72 km all'ora .




La freccia del sud, il treno della speranza ,
rivedo ancora oggi i volti sofferenti di intere famiglie
con prole a dormire lungo il corridoio delle vetture,
ammassati peggio del bestiame, nuvole di fumo
tutto intorno,allora si fumavano le sigarette Alfa
e le Nazionali senza filtro ,l'odore era nauseante,
per non parlare dei servizi igienici da terzo mondo,
c'era sporco dappertutto  vi lascio immaginare l'odore
e questo per quasi 24 ore.


I TERRUN si è così che ci chiamavano a Milano
per loro  noi eravamo solo manovalanza, sporchi,
mafiosi e fannulloni  e pensare che molti di noi
avevamo un diploma o una laurea ,
venivamo da una Sicilia Borbonica e patriarcale,
ma con tanta voglia di emergere, di crearci un avvenire,
cosa impossibile nella nostra terra priva di industrie.

"  I TERRUN " faccio presente che
per certi versi avevano ragione, assieme ai volenterosi
è arrivata anche tanta delinquenza ,fatta di disonesti,
mascalzoni e prepotenti ed aggiungo mafiosi.




Ci chiamavano  " TERRUN  "
( LA TERRONIA  sta a significare abitanti del Tirreno )
per offenderci mentre tra di loro  nei locali pubblici
parlavano il dialetto stretto  MENEGHINO
per distinguersi , io aggiungo che non erano capaci 
( la massa naturalmente ) di parlare la lingua italiana ,
allora negli anni sessanta l'analfabetismo era
un fenomeno diffuso in tutta Italia quindi
anche in Lombardia. Loro per via delle fabbriche 
avevano tanta ricchezza, commerciavano
con tutta l'Europa , forti dalla posizione geografica ,
inoltre c'era  anche tanta ignoranza ,pensate un pò
questi signori parlavano il dialetto per distinguersi
dai " TERRUN ", la maggior parte di loro
veniva dal ceto medio basso ,
nasceva operaio e moriva operaio, senza ambizione ,
venivano al bar con la tuta di lavoro
nonostante fossero stati baciati dalla  Dea bendata.




Mi son rimaste indelebili nella mia memoria
parole di uso comune: sporchi, ladri ,fannulloni ,
scusate puttanieri ,ed in particolare barboni,
mafiosi e ignoranti, sono arrivati al punto di dire che,
nella vasca da bagno piantavamo i pomodori.
La storia ed i TEMPLI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE 
( Magna Grecia: Sicilia e Grecia)
parliamo di tremila anni fa ,sono li ancora
a testimoniare che non solo c'erano le vasche da bagno,
ma ci facevamo anche le saune .

Per natura sono una persona mite.
grazie a Dio ora non esiste più questo fenomeno ,
vivo a Milano da 45 anni ,il dialetto Meneghino
non si parla più tranne che in periferia.
Oggi ringrazio la "GRAN MILAN" ,
che mi ha dato la possibilità col mio lavoro
e la mia onestà, di girare il modo e quindi
acculturandomi sempre ulteriormente.

Il mio primo lavoro
è stato in una lavanderia industriale come operaio,
non mi avrebbero accettato come ragioniere ,
so io quante umiliazioni ho subito e quanta stanchezza,
non volevo tornare indietro da sconfitto.
I Milanesi avevano il viso sbiadito ,incolore seriosi
e andavano sempre di corsa non ridevano mai,
inquadrati come soldatini e vistivano abiti scuri
( forse per confondersi con la nebbia)
questa ,la Milano bene , noi TERRUN
vestivamo con molta fantasia e nonostante
la nostra miseria ,i nostri colori erano vivaci ,
magliette rosse,gialle,blu verdi ecc.
abbiamo portato colori e calore.
Oggi vediamo nelle banche fior di direttori
che si presentano agli sportelli con le magliette colorate ,
come le avevamo noi mezzo secolo fa ...
questi TERRUN ...incivili e ladri...

      
E pensare che Verga, Pirandello, Quasimodo..
Premi Nobel per la letteratura sono nati in Sicilia.
E poi Maiorana, laureatosi a 19 anni in ingegneria,
scienze fisiche e matematica, anche lui nato guarda caso
a Catania nel 1906 e scomparso nel '38...
( la verità sulle ragioni di questa prematura dipartita
non si è mai saputa)...
E voglio ricordare anche
il grande Vincenzo Bellini e la sua musica... 

******
°°°°
***

SICILIA : TERA DI CIURI,D'ARRANCI ,ZAGARE ,GELSUMINI E LIMUNI,
MA SENZA I BARUNI E PADRUNI.




Quando  I TERRUN ANDAVANO AL TEATRO
TRE QUARTI DEL MONDO ERA PRIMITIVO
MA QUESTA è UN'ALTRA STORIA...



"  LA VALIGIA VECCHIA "
 
la valigia vecchia
legato con lo spago
ha preso il treno per andare al nord

si e' fermata alla stazione grigia di Milano
è scesa ed adesso sta in un canto
ad aspettare
di tornare verso il sole dei paesi del sud

lillo


State ascoltando: Mi votu e mi rivotu,
nella versione "Nia Maro" di Daniele Sepe.(Folk siciliano).


 
 
 
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