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...fini la comédie

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la vie en rose....

Post n°643 pubblicato il 12 Maggio 2014 da donnavittoriana

 


No,  non rimpiango niente!

No, niente di niente!
No, non rimpiango niente!
Né il bene né tutto il male che m'hai fatto,
e mi sta bene così.

No, niente di niente!
No, non rimpiango niente!
È stato tutto saldato, spazzato via, dimenticato.
Me ne fotto del passato.

Coi miei ricordi,
innesco la fiamma,
i miei dispiaceri ed i miei piaceri,
non ho più bisogno di essi.

Rimossi gli amori
e tutti i loro tremoli,
dimenticati per sempre.
Riparto da zero.

No, niente di niente!
Neanche del bene che m'hai fatto.

No, niente di niente!
Poiché oggi, la mia vita, le mie gioie
tutto riparte con te.


 

 

 

 

 

 

Buona serata a tutti, e grazie Liliana della cortese ospitalità di sempre...

Qualche sera fa casulamente ho visto in tv il film LA VIA EN ROSE....vita di Edith Piaf, che fin da piccola ho sempre amata ed apprezzata per la sua voce unica ed inimitabile! Quel suo tono profondo e caldo, mi ha sempre dato i brividi!

Sapevo un poco della sua burroscosa vita, ma non bene come narrata nel film! Infatti il film mi ha lasciata triste, commossa e stupita!

Vi propongo la versione narrata in questo film....e ho postato il video della canzone rien de riene,  l'ultma canzone cantanta dalla Piaf, prima della sua morte, che racchiude tutta la sua vita,  breve ma vissuta intensamente, con  poche gioie ma tante sofferenze ...senza rimpiangere nulla di quanto passato!











Parigi1918. La piccola Édith, trascurata dalla madre, una cantante di strada, viene affidata alla nonna materna, presso la quale vive in pessime condizioni. Quando il padre Louis, contorsionista del circo, torna in licenza e scopre la situazione, affida la bambina alla propria madre, tenutaria di un bordello. Qui Édith cresce in mezzo all'affetto delle "ragazze", in particolare di Titine. A causa di un'infezione agli occhi la piccola perde la vista, ma, dopo un pellegrinaggio sulla tomba di Santa Teresa di Lisieux, la riacquista. Tornato dal fronte, il padre la prende con sé, contro la volontà di Titine, esibendosi prima nel circo, poi in strada. Presto scopre il talento canoro della figlia, che comincia a cantare per strada per dar da mangiare sia a se stessa che al padre.




Édith trascorre gli anni dell'adolescenza esibendosi per strada, come la madre, affiancata dall'amica e sorellastra Mômone. A diciassette anni ha una figlia con un tale, Louis Dupont. La figlia, Marcelle, muore però di meningite fulminante ad appena due anni. Édith viene strappata da questa vita randagia dall'impresario Louis Leplée, che le affibbia il nome d'arte «La Môme Piaf», la fa esordire nel cabaret e le permette di raggiungere i primi successi. La misteriosa morte di Leplée e i sospetti di un suo coinvolgimento nell'evento rischiano addirittura di compromettere la carriera della giovane Édith.

La chanteuse diventa famosa sotto il nome di Édith Piaf, datogli dal suo secondo impresario Raymond Asso, che la porta al successo attraverso la tournée al teatro ABC. Edith ormai è conosciuta in tutti i giornali, i suoi dischi vanno a ruba e Jean Cocteaucompone per lei una pièce, Le bel indifferent.



Ormai presa dal successo, nel 1948 parte con Loulou Barrier, Danielle Bonel e Ginou Richer per una tournée americana ed aNew York incontra il pugile Marcel Cerdan, innamorandosene, ricambiata. Ma la loro storia è di breve durata ed ha una fine tragica: il 28 ottobre 1949 Cerdan muore in un incidente aereo, mentre tornava dall'amata.


La Piaf affronta il dolore trovando sollievo nella morfina, che però mina ulteriormente il suo fisico già malato. Dopo incidenti, operazioni e svenimenti in piena scena Édith muore nel 1963, a soli 48 anni, mentre sta tentando di riprendersi, nel Sud della Francia, per un nuovo rientro sulla scena.

 

 


questi petali di rose profumate, sono per voi augurandovi che la vs vita sia sempre un tappeto di rose !!!

grazielle

 



 
 
 
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