...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
Click sulla mia immagine se vuoi lasciare un dono...
L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
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LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRECOMPILATA.
Post n°803 pubblicato il 24 Maggio 2015 da carlo.capra27
Cari amici e lettori eccomi tornato, oggi si scende dalla bici e si torna al mio primo amore (materia di scrittura) ovvero “l’economia e il fisco”. Nella storia evolutiva, anche in materia fiscale, i tempi cambiano la tecnologia avanza così che anche la Pubblica Amministrazione muta le regole di approccio con il contribuente. Si vedeva sempre l’Erario come una macchina farraginosa, inadeguata ai tempi e incapace di modernizzarsi ma da quest’anno, il Ministero per l'Economia ha voluto stupire con una grande innovazione tecnologica che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe servire meglio milioni di contribuenti italiani. Dal 15 aprile 2015, in via sperimentale, l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730 precompilato. Modello che può essere accettato o modificato. Il vantaggio fondamentale per il contribuente (oltre a quello relativo all'ulteriore semplificazione nella compilazione del modello) è legato ai controlli. Infatti, se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche, direttamente oppure al sostituto d'imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sulle spese comunicate all'Agenzia dai soggetti che erogano mutui fondiari e agrari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali). Naturalmente, per coloro che non si sentono pronti ad affrontare la sfida tecnologica del “FAI DA TE ON LINE” vi sono sempre i tradizionali C.A.F. o professionisti abilitati. In tal caso, se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o alprofessionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti di questi ultimi. Resta ferma la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi autonomamente compilata con le modalità ordinarie (730 ordinario o modello Unico PF). (fonte Agenzia delle Entrate web) Ma andiamo a ritroso, anche per fare la storia di questo documento e questa incombenza che grava sugli italiani e vediamo un po' la storia della dichiarazione dei redditi e della riforma fiscale. Non so quanti di voi ricordano la fatidica introduzione del modello di dichiarazione 740 o dichiarazione dei redditi delle persone fisiche che a sua volta viene abbreviata con l'acronimo IRPEF? Essa è un'imposta diretta, personale, progressiva e generale, in vigore nella Repubblica italiana. Anche allora fu un dilemma tanto che il comico Enrico Montesano disse scherzosamente: Lo hanno chiamato modello 740 perchè lo hanno capito solo 740 persone. Adesso lo spiego io e lo faranno diventare il modello 55.000 tanti quanti sono gli italiani." Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti.
Senza dilungarci troppo su tutte gli accorpamenti di imposta potremmo sintetizzare che essa è oggi regolata dal testo unico delle imposte sui redditi, emanato con DPR 22 dicembre 1986 n. 917. Detto DPR costituiva una pietra miliare nella determinazione del reddito sia delle persone fisiche sia delle società di capitali e persone. È un’imposta progressiva a scaglioni istituita con la riforma del sistema tributario del 1974, ai sensi del DPR 29 settembre 1973 il cui presupposto è il possesso di redditi rientranti in una delle seguenti categorie: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi diversi. Soggetti destinatari o, come preferite, soggetti passivi dell'IRPEF (art. 2, D.P.R. 917/1986) sono: 1. le persone residenti sul territorio italiano (per i cespiti posseduti ed i redditi prodotti in patria o all'estero); 2. le persone non residenti sul territorio italiano (per i redditi prodotti nel territorio italiano); 3. i soggetti passivi impropri, ossia le società di persone e, con innovazione recente, le società di capitali i cui soci - ricorrendone le condizioni - hanno adottato la cosiddetta "tassazione per trasparenza", simile a quella delle società di persone. In questo caso è la società che deve consegnare la dichiarazione dei redditi, ma sono tenuti a pagare l'imposta i soci (non la società), secondo la loro quota di partecipazione agli utili prodotti dalla società stessa. Come fare a calcolare la vostra imposta? Prendete a base imponibile il vostro reddito complessivo al netto degli oneri deducibili (art. 10, D.P.R. 917/1986), nonché delle deduzioni spettanti (artt. 11 e 12, D.P.R. 917/1986) Avete conservato le ricevute? Bene fate la somma aritmetica delle stesse e mettetele nelle apposite caselle. Non sto a fare l’elenco ci vorrebbe un post a parte. Ora ditemi con i vostri commenti come avete assolto l’obbligo e vi ricordo che … Se pagate molte imposte una cose di positivo c’è … Significa avete un reddito. Scopo del versamento delle imposte dovrebbe essere quello di livellare il reddito e renderlo più equo a prescidenre dal loro ammontare. In teoria un compito alla Robin Hood: toglire ai ricchi per ridistribuire ai poveri o ... meno ricchi. Non dimenticate di compilare la destinazione 8 e 5 per mille, tanto vanno sempre a qualcuno almeno sceglietelo voi il destinatario. Per coloro che non indicano il beneficiario ci pensa un sistema automatico che attribuisce il beneficio in base alla percentuale di coloro che hanno effettuato la scelta. In tal modo gli altri decidono per voi. Buona giornata e … Devo correre ancora a presentare la mia dichiarazione, accidenti. |
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