...fini la comédie

RICORDI DI IERI


Vi sono momenti nella vita che il buio sembra sopraffare la luce, che il mondo ti crolli addosso, che non vi sia più pace e serenità.Ma la vita è irta di ostacoli e difficoltà per tutti. Dobbiamo sapere cadere per poi rialzarci e continuare a camminare su questa nostra strada.Insieme a voi tutti ho imparato che l'Amicizia aiuta a superare e ad affrontare i momenti bui.Ed è per questo, che con gioia e con l'emozione di sempre, ritorno in questa casa dove mi sento circondata d'affetto.Sento le vostre mani strette alle mie. Sento il calore, la comprensione, la solidarietà.Amici carissimi, stasera vi propongo un viaggio nell'anima. I ricordi, i nostri ricordi. Vogliamo condividerli insieme?Con infinito affetto.Daniela"Ricordi di Ieri"Ricordi...frammenti di stellesparsi nel vento di estati lontane,quando l'odore del mareprofumava la tua pellee un cielo assurdamente azzurrosi incurvava fino a sfiorare l'onda...Ricordi.... le note di quella musicache saliva pianonell'aria immota e senza tempo.Tacciono ora i tasti ingiallitidi un pianoforte dimenticato.Ricordi....di un tempo che si è fermatoin un attimo di eterno.E i fiumi sono passatisotto i ponti della vita,speranze ed illusioniche non giunsero mai al mare.E i sogni morti in frettacome ali di gabbianispezzate nella lucedi una calda estate....
Le lancette dell’orologio scandiscono lentamente il tempo che inesorabile trascorre. Attimo dopo attimo, ed è già passato,  un passato che non tornerà più.Mi affaccio alla finestra dei ricordi, brevi flash appaiono nella mia mente, come lampi in una notte scura.
Il tempo non potrà mai cancellare dalle sabbie della memoria ciò che vi è stato impresso in maniera indelebile.Un giorno, avanti negli anni, stanchi, curvi sotto il peso del tempo, grigi i capelli, qualche ruga sul viso,ricorderemo dei giorni in cui ci ergevamo fieri di fronte alla vita, sicuri che niente ci avrebbe fermato, nella magnifica incosciente inconsapevolezza della gioventù che ti fa sentire invincibile, invulnerabile.Che ti fa credere che tutto è possibile perché la vita è lì, tutta davanti a te, una vita da prendere a morsi, da godere, una vita da vivere.Il passato non potrà tornare mai. Come un fiume che scorre impetuoso nella sua corsa verso il mare, così i nostri anni se ne vanno, lasciando sulle sponde della nostra esistenza detriti e polvere di sognifrantumati in fretta.
Ma i ricordi sono come i sogni. Sono solamente nostri e nessuno potrà mai portarceli via. Sono radicati nel nostro cuore, oltre che nella nostra mente.Tenaci, testardi, teneri, dolorosi, gioiosi.Incisi dentro di noi come graffiti sulle pietre del tempo, pronti a ritornare prepotentemente alla memoria e a farci ridere, sorridere, piangere.Come  una musica, un volto scorto fra la gente, un odore…e il ricordo ritorna. Ti assale e ti fa tornare indietro. Indietro nel tempo come nessuna alchimia può riuscire a fare.E ti riporta pensieri, sensazioni, emozioni…La finestra spalancata sui ricordi mi fa intravedere una  bimba che gioca, seduta per terra su un tappeto. La stanza è in penombra, illuminata solo da un cerchio di luce che crea come un’aureola attornoal capo chino di mia madre, che in un angolo cuce.Sensazione di pace, di vita famigliare, di intimità, di casa. E ancora un altro flash: è estate. La campagna è intrisa di mille profumi. Ondeggiano al vento le spighe di grano, un mare dorato, punteggiato qua e là dal rosso dei papaveri. Gli alberi chinano le fronde, gravati dal peso di pesche succose, di grappoli d’uva. Steli d’erba incolta solleticano le gambe nude mentre ad ogni passo, arriva prepotente alle nari l’odore di alghe e di salsedine. Ed ecco il mare! Le onde s’infrangono dolcemente sugli scogli,scavano grotte e anfratti, erose da secoli di mareeLa superficie è un luccichio di stelleladdove il sole l’illumina, abbagliando lo sguardo.E dove il sole non giunge, profondità di smeraldo e di zaffiri si condensano in una verde oscurità.Brucia il sole sulla pelle mentre lo sguardo si perde all’orizzonte fino al momento tanto atteso,immergersi nella frescura di quell’acqua, giocare come giovani delfini, lasciarsi cullare dalle onde,godere di quella gioia immensa, assaporare il gusto della libertà.
Non sono più una bambina, ma una ragazzina dai lunghi capelli che le arrivano alla vita, con gli occhi splendenti come stelle, che inconsapevolmente provocante sfilava a piedi nudi sulla passarella di Moda Mare, a Capri. Era settembre, gli anni ’60stavano per finire e le note di “A whiter shade of pale” salivano alte nel cielo di Capri. La gente seduta nella celebre “Piazzetta”, i riflettori puntati sul palco e quella ragazzina timida e sfrontata che affrontava quel nuovo gioco con l’innocente perversione della giovinezza.
Un altro sasso buttato nello stagno della memoria ed è ancora Capri lo scenario che appare nella mente.Una notte di luna piena che, unica testimone, entra dalla finestra ed illumina l’amore di due ragazzi. E’ la  prima volta per entrambi. Timidi, impacciati, come due bambini impauriti si stringono, cercando fra le braccia dell’altro un conforto, un aiuto ad affrontare la vita.
Attimi, brevi attimi che il tempo non potrà cancellare mai più. Ricordi di ieri. Ricordi di un tempo che il vento della vita ha spazzato via inesorabile,lasciandoci un sapore dolce e amaro di cose passate, ma che resteranno per sempre dentro di noi.Per qualche motivo a noi ignoto, o forse solo per un meccanismo di autodifesa, i ricordi più dolorosi vengono accantonati, relegati nella soffitta della mente, mentre quelli più cari al nostro cuorerimangono impressi nella memoria e ci permettono a volte di tornare a sorridere, tenendoceli stretti,accarezzandoli per trarne la forza per andare avanti in questa vita.
Immagino la mente umana come una casa, composta da tante stanze. Ci sono i ricordi che come in un salotto, dove lasciamo entrare tutte le persone,possiamo condividere con tutti. Quello che mostriamo è la parte migliore di noi stessi, il volto che vogliamo mostrare al mondo.Ci sono i ricordi da camera da letto, dove potranno entrare solo le persone di cui abbiamo piena fiducia. Lì possiamo lasciarci andare ed essere noi stessi,mostrando il nostro vero “Io”, il volto nudo della verità.Poi, c’è la cantina. Un luogo dove entriamo solo noi.Ricordi preclusi a tutti. e scaviamo in cantina,rovistando fra questi ricordi, potremmo trovare cose che ci fanno ancora male o che possono ferire chi ci è accanto.E infine c’è la soffitta. Quello è un luogo dove non entriamo nemmeno noi. Là dentro sono sepolti i dolori più cocenti, quelli che la nostra mente rifiuta di ricordare perché non saremmo in grado di sopportare tanta sofferenza.
E voi, amici miei, da quale stanza traete i vostri ricordi ? Cosa vi fa tornare alla mente il ricordo più dolce o più doloroso ? Una musica ? Un luogo ? Un odore nascosto fra le pieghe del tempo? Il profumo del mare o del vento fra le foglie?Ve la sentite di raccontare i vostri ricordi?Io vi aspetto.