...fini la comédie

La Fiera del Levante


 Amici miei carissimi…ancora una volta insieme! Ne sono felicissima e nutro la speranza che tutto possa procedere sempre in armonia e  gioia su questo meraviglioso palcoscenico. Approfittando di questo giorno, vigilia di un evento importante per me e per la mia terra,  vengo a voi parlandovi del mio luogo di lavoro, la Fiera del Levante che riaprirà i battenti per la 76esima edizione proprio domani. Lo slogan per la pubblicità dell'evento quest'anno è "Ne vedrete di tutte le fiere", a testimonianza della  multisettorialità che caratterizza da sempre la manifestazione, settori quali l'arredamento, i mobili da giardino, l'edilizia abitativa, l'artigianato estero, il beauty show, la moda e le idee degli stilisti emergenti occupano interi padiglioni e da quest'anno farà bella mostra di sè anche il nuovo padiglione, una struttura mastodontica e di suggestivo effetto.
                                  ( padiglione nuovo)Tradizione vuole che, per sottolineare l’importanza di questo evento,  a tagliare il nastro sia il presidente del Consiglio,  anche se  negli ultimi tre anni, la seconda carica dello stato è stata la grande assente..!! Quest’anno s’ è ripristinata questa consuetudine, con la cerimonia inaugurale tenutasi in un luogo diverso dal quartiere vale a dire nel teatro Petruzzelli
                          altro fiore all'occhiello per la mia città. D'obbligo poi, per il presidente del Consiglio, il giro panoramico nel quartiere fieristico.
                                     (ingresso Italo Orientale) 
         (ingresso Monumentale)Un po’ di storia di ieri e di oggi Bari è sempre stata una città di fiere!   Così scrisse Alberto Giovine, demologo, verso gli anni 80 del secolo scorso (fiera delle sue fiere..aggiungo io). . L’idea di istituire quindi una grande e importante Fiera nel capoluogo pugliese è storia molto antica rappresenta l'ultimo anello di una lunga catena di quelle che si sono succedute,  caratteristiche manifestazioni baresi, pulsanti di traffici e questo lo si ritrova anche negli scritti di alcuni studiosi, giornalisti e illustri testimoni di vari periodi, che hanno dedicato quasi una vita difendendola, valorizzandola e aumentando sempre più la sua popolarità. 
L'Ente Autonomo Fiera del Levante nasce dunque nel 1929 attorno ad una brillante idea del Comune, dell'Amministrazione Provinciale e della Camera del Commercio di Bari e appunto, sullo slancio di tanto fervore mercantile.
 Il 6 settembre 1930  venne inaugurata così, la prima edizione della Fiera del Levante, la più importante delle manifestazioni del genere che la precedettero, faro luminoso come testimone della volontà costruttiva dell’antico ceppo pugliese. Essa fu un fiducioso punto d’incontro che consentiva a tutte le potenziali forze del lavoro, costrette a segnare il passo, di mettersi finalmente in moto. Da quel lontano 1929, la Fiera del Levante ha continuato a svolgersi puntualmente nel mese di settembre di ogni anno, interrompendosi solo a causa dell’orrore della seconda guerra mondiale, rimanendo chiusa dal 1940 al 1946.
                         (una vecchia cartolina..adoro le foto d'epoca)  La missione affidata alla Fiera fu dunque quella di costituire un volano per l’economia,  un punto d’incontro privilegiato tra l’offerta e la domanda, una grande occasione per creare nuovi e proficui scambi commerciali e offrire inoltre, tante opportunità d'acquisto sia per gli operatori di settore che per il grande pubblico.  
                                   (il re all'imaugurazione della Fiera)Questa missione ha assunto nel tempo una valenza sempre maggiore sino ad identificare Bari,  ai giorni nostri,  con il suo quartiere fieristico, come la cerniera tra ovest ed est europeo, confermando il suo ruolo strategico sul piano economico, grazie anche alla sua posizione geografica. E ancora oggi, agisce come irresistibile polo d’attrazione per quei popoli che sono convinti di poter sicuramente progredire civilmente solo attraverso i sani principi della produzione dei beni in comune e fratellanza con i propri simili e in questo momento di grave crisi economica, il cui mercato contratto, ha bisogno di imprese più competitive, con più innovazione nei prodotti, più commercializzazione, più internazionalizzazione..tale missione rimane ancor più pregnante!! Ecco..la Fiera può offrire tutto questo..costituisce un motore che romba ancora..e per incidere in misura più preponderante la Fiera si sta trasformando..giorno per giorno, per camminare al fianco del cambiamento e delle sue esigenze e per questo s’è fatta in tre: organizza e ospita fiere, ospita congressi ed eventi, ospita nuove imprese e nuove attività..non tralasciando d’offrire alle imprese anche fiere all’estero, alla conquista di nuovi mercati emergenti.
  Un po’ di storia mia con la Fiera   Ricordo perfettamente il giorno in cui misi piede in Fiera..era il 12  novembre e di lì a qualche mese, avrei compiuto diciannove anni. Correva l'anno 1979..ed era un grigio mattino incerto, come incerta e titubante ero io..Entravo in un mondo sconosciuto..vi portavo tutti i miei timori, ma anche tutta la mia volontà...volevo dimostrare con umiltà cosa sapessi fare... questo pensavo tra me...attendendo con ansia d’entrare nell’ufficio del Personale. Allora si chiamava così, non era entrata nel linguaggio comune la definizione di "risorse umane".  Speravo d'essere assegnata all'ufficio Estero...amavo e amo le lingue! Fui assegnata invece  all'ufficio Propaganda, con contratto a tempo determinato. Poi tanti contratti si son succeduti. Per me il precariato è cominciato molti anni prima che si affermasse come forma contrattuale di lavoro!! Poi passai ad occuparmi dell'ufficio  Assistenza Espositori dove si rilasciano titoli d'ingresso per l'accesso nel quartiere e ancora oggi me ne occupo per la Fiera di settembre..infatti sono reduce da un tour de force, un lavoro che dura poco ma di un'intensità inaudita! Poi, terminato il periodo della manifestazione, ritorno nel servizio commerciale del quale faccio parte dal 2001, quando ottenni il contratto part-time a tempo indeterminato e per sei mesi, sino ad arrivare al 2005, anno in cui ebbi il contratto a tempo indeterminato.
  Una gioia incontenibile la mia, per aver ottenuto quell'impiego, non dovevo più preoccuparmi, avevo lo stipendio ogni mese, ma al di là dell'aspetto economico, la mia vita avrebbe avuto più senso.. mi sentivo ancor più realizzata e appartenente a pieno titolo ad un'azienda per la quale, non ho mai lesinato dedizione!! E così il tempo è passato, sta passando e... spero e mi auguro che passerà  questo periodo nero, cattivo, che costringe a pensare in un modo negativo, come condannati a morte che attendono la fine!!Qualunque forma di ottimismo sembra scomparsa, poche le persone positive e fiduciose nel tempo che cambierà..io ci credo ma insieme a me dovrebbero crederci in molti ..Qualcuno potrebbe contestare questa mia visione della vita e del mondo..ma spero fortemente..in una specie di pensiero sociale solidale, per andare incontro al futuro..perchè esso possa raggiungerci sotto i migliori auspici!! 
 Sul suo nascere, la Fiera del Levante si avviava verso traguardi inaspettati anche per effetto di avvenimenti politici ed economici che sovvertirono l'ordine mondiale delle cose, da quel buio e nero periodo rinacque come l'araba fenice, oggi non siamo di fronte a quello scenario ma la crisi di portata mondiale sta minando e facendo implodere molte situazioni. Ripensando a quegli esordi..dico fermamente che si può andare avanti, prendendo la crisi non solo come un pericolo..ma come opportunità!! Opportunità per la gente che ancora crede, che ancora spera, che ancora ha voglia d'agire per risalire la china..è quasi un imperativo morale che dobbiamo accogliere in noi..diversamente rimarremmo come naufrago salvato dalla tempesta, aggrappato ad un pezzo di zattera ma che non fa nulla, non tenta di nuotare per recuperare la riva..Grazie per l'attenzione dolcissimi amici, spero di non avervi annoiato..a voi le considerazioni..voglio conoscerle!! Col mio cuore..vi abbraccio.. rosa