...fini la comédie

Migliorare..si può?


Vi rivedo, come semprecon immenso piacere Amici miei!Durante le mie passeggiate sulla rete, sospesa tra i fili della curiosità ho sbattuto gli occhi contro un argomento..davvero interessante!Che ne dite di seguirmi? Spero lo vogliate..sapete quanto io adori chiacchierare con voi e spero che sia un piacere condiviso..Allora...per cominciare una domanda:Come mai un calciatore professionista, che in allenamento centra la porta anche a occhi chiusi, quando deve tirare un rigore durante una finale dei mondiali rischia di mandare la palla fuori?Come mai capita che uno studente preparatissimo, durante gli esamisi “blocchi” e faccia scena muta?Eppure, entrambi sono capaci e competenti, ma in una situazione di stress elevato, non sono in grado di gestire il proprio stato emotivo non avendo sviluppato questa abilità. Tutti gli stati d’animo vanno bene se servono al contesto, se li mettiamo in campo per gestire quella data situazione. La paura, ad esempio, è uno stato d’animo che serve se ci troviamo improvvisamente davanti ad un serpente a sonagli
e questo è umanamente comprensibile.. ma a volte capita di venire assaliti dalla paura davanti a una trattativa, un colloquio di lavoro, un esame, una prova impegnativa. Ecco che in questi casi è importante riuscire a trasformare la paura in qualcosa di diverso e più utile.In moltissimi, si pensa che gli stati d’animo dipendano da ciò che “capita”, che vi sia una reazione inevitabile ad eventi esterni e che comunque non possano essere più di tanto “controllati”.
Ma se si viene animati da un senso di curiosità e si impara a considerare si può diventare consapevoli del fatto che gli stati d’animo sono un comportamento o meglio, sono frutto di un comportamento interno. Sono il prodotto di ciò che “ci rappresentiamo”, quando pensiamo, sullo schermo della nostra mente: ciò che vediamo, quello che ci diciamo, i significati che attribuiamo, e così via. Sono anche il prodotto della chimica che scateniamo all’interno del nostro corpo, a seconda di come funzioniamo.L’idea interessante allora è che non è necessario “controllare” gli stati d’animo perché è decisamente più utile imparare a produrre gli stati emotivi che ci fanno stare bene, che ci potenziano e che siano funzionali al momento, al contesto e alla situazione...Hic et nunc..
 *****************Allora da cosa potremmo cominciare? Innanzittutto, dal trasformare i nostri obiettivi in risultati, ogni singola volta; chiarendo a noi stessi il punto di partenza, la situazione attuale, definendo gli obiettivi in modo specifico e in funzione di ciò che è importante per noi, definendo la strategia secondo criteri efficaci, capaci di muoverci nella giusta direzione, capaci di sostenere la nostra motivazione nel tempo e infine utilizzando una semplice e corretta pianificazione.
Possiamo provarci, per la costruzione di una mente sempre aperta a esplorare, aperta a sperimentare, aperta a sfidare ogni preconcetto qualunque pregiudizio, qualsiasi teoria, a valutare ogni opinione, a mettere e rimettere in discussione ogni idea, a mettere in pratica e utilizzare tutto ciò che funziona. Sicuramente non si tratta di una abdicazione della mente a quel singolo evento ma certamente alla modifica dell'atteggiamento in quel preciso momento, quando occorre trarne il meglio! E' questo poi lo scopo per il quale siamo al mondonon credete?Per un educare a pensare  anti convenzionale, che possa dar origine ad atteggiamenti da "esploratore" che davanti alle novità, di fronte a prospettive alternative, invece di dire “Perché dovrei?” si chiede “Perché no?”
In pratica, impegno forte per determinare modi alternativi di vedere la “realtà”. Solo mettendo in discussione ciò che già sappiamo o ciò che crediamo di sapere, possiamo generare il nuovo, al quale dobbiamo adattarci per vivere..e questo dato è inconfutabile..chi si adatta sopravvive..dice la famosa teoria dell'Evoluzionismo. Molto spesso ce ne dimentichiamo, rendendoci forme umane disadattate! Pensare che questo possa dipendere da noi..potrebbe essere cosa saggia e giusta!! Non trovate? Molto spesso ci si difende sotto la coltre di una impotenza che crediamo vera e che invece è solo frutto di resa all'evidenza dei fatti!Certo, si tratta di un processo da conquistare giorno dopo giorno..e ha bisogno di tanta buona volontà!
In definitiva, il modo migliore per prevedere il futuro è crearlo, con le nostre forze, cercando di essere nello stato giusto al momento giusto: non arrabbiandoci,  superando le ansie, vincendo le paure. Cambiando il nostro comportamento, eliminando le cattive abitudini e compulsioni. A tal fine, occorre comprendere che andare d’accordo è meglio!Capire velocemente gli altri e costruire un ponte di comunicazione con chiunque, questo può portare al successo.Ciò che crediamo essere vero può essere un limite o un’opportunità; identificarsi, aggiornarsi e trasformare le vecchie convinzioni può dirigerci con passi giusti...indipendentemente da quello che facciamo! Lo possiamo sperimentare in ogni ambito delle nostre esperienze.Che ne pensate? Potrebbe essere un corso di formazione per la vita, al quale tutti potremmo iscriverci? Io penso di si..fatemi sapere la vostra opinione..ci tengo!!Mi accomodo e attendo di sentirmi più ricca..con voi!E..lasciatevi abbracciare..rosa