...fini la comédie

il Ricetto ….cornice medievale...


  
Età più di mille anni….. eppure ancora oggi  Percorrendo queste vie fatte di ciottoli e mattoni Tra le rue, chintane e torri…. Si percepisce la forza di questo borgo medievale che Resiste nel Tempo….. “ il Ricetto “ a Candelo provincia di Biella….. borgo certificato tra i più belli d’Italia  e “gemma” del Piemonte,  bandiera arancione del Touring Club italiano. è il più intatto di tutti i ricetti del Piemonte e rappresenta la memoria della gente di Candelo,  
Ha tra le sue mura ancora il fascino di una volta…. Si intravedono donne, uomini, chini sul greto del torrente Cervo... A raccogliere ciottoli per costruire quello che sarà il loro rifugio. Ancorati a questa terra fatta di sogni ..di lavoro.. Di fierezza contadina.    
  il ricetto medioevale è un luogo magico e suggestivo ma poco conosciuto …Si tratta di una zona fortificata costruita intorno alla fine del Duecento e che serviva a proteggere i fienili e le cantine  dei produttori agricoli dei dintorni. in caso di pericolo estremo il ricetto diventava anche il luogo dove la popolazione del contado si rifugiava per sfuggire alle bande di soldati che si davano al facile saccheggio delle zone di campagna.  
Oggi il ricetto di Candelo  è ancora perfettamente conservato: al suo esterno c’è una passeggiata che fa costeggiare le antiche mura e all’interno ci sono le cinque rue (strade) tra gli antichi depositi, uno accanto all’altro, con ancora i tipici ingressi ad arco a sesto acuto e i muri di ciottoli.  
            in questi antichi depositi oggi trovano spazio una serie di botteghe artistiche  e artigiane dei generi più disparati:  intagliatori, ceramisti,  pittori, liutai, creatori di mosaici.  
Il ricetto è a pianta pentagonale  ha un perimetro di circa 470 metri e una superficie di 13 mila mq, è largo 110 metri e lungo 120.  In queste ristrette dimensioni trovano spazio  circa 200 cellule, oggi quasi tutte di proprietà privata.   La cinta muraria ne segue tutto il perimetro ad eccezione del lato sud, ora occupato dal palazzo comunale in stridente contrasto con l´architettura medievale del ricetto. Le mura sono in ciottoli a spina di pesce  Tutto intorno correva il cammino di ronda. Gli angoli del ricetto sono protetti da quattro torri rotonde, in origine tutte aperte verso l´interno  per facilitare le operazioni di difesa. L´unica via d´accesso era protetta, a sud, da una poderosa torre-porta,   Varcata la torre-porta,
ci si trova in una piazzetta pavimentata con le pietre tondeggianti del vicino torrente. La costruzione più imponente è il palazzo del principe, fatto costruire da Sebastiano Ferrero nel 1496,  quando diventò feudatario di Candelo.  
Le rue  sono a ciotoloni inclinati verso la mezzaria e con pendenza da sud a nord per permettere  il deflusso delle acque   Dal ricetto, scendendo lungo il tratto erboso  a sinistra della torre di sud-ovest, si raggiunge la chiesa di S. Maria attraverso  un viottolo che costeggia la roggia Marchesa,  il canale che dal 1561 dà acqua alle campagne circostanti e alle risaie del Vercellese.   In questi terreni, fino alla piana del torrente Cervo, si trovavano le fosse per la macerazione della canapa, coltivazione dismessa agli inizi del Novecento. La chiesa, variamente rimaneggiata,  conserva una bella facciata costruita con pietre di torrente disposte a spina di pesce. All´interno, i capitelli quattrocenteschi delle colonne, gli affreschi della fine del XV secolo e il pulpito della metà del XVII.  
superata Piazza Castello si riportano  le lancette del tempo indietro di dieci secoli e si entra in una sorta di “Pompei” del medioevo. Ed è subito magia   Lady   State ascoltando Emotional Music - Fallen Tears