...fini la comédie

STORIA DELLA BICI (DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI) AGONISMO


 Nel 2005 la bicicletta ha festeggiato i suoi 150 anni di vita. La bici moderna, gran bel mezzo di locomozione, con stile eleganza ed economicità. ma facciamo un salto indietro per capire le sue origini, anche se ...  molto in breve. (in effetti c'è molto da dire). Per primo ci cimenta Leonardo Da Vinci, forse con poca fortuna, non perché non
 avesse capito
la sua utilità, ma solo perchè, come per tutte le sue invenzioni, aveva precorso i tempi troppo velocemente. Ci hanno riprovato nell'800 con con un velocipede a ruota alta avanti, senza catena e con i pedali diretti sulla ruota anteriore. Immagine poco ortodossa diremmo oggi, intanto fu un avvicinamento per il successivo passo. 
Saltiamo alcuni passaggi altrimenti il post diventa noioso. Possiamo dire in breve che con l'introduzione della catena, la trasmissione del moto alla ruota posteriore e la successiva introduzione della ruota con la camera d'aria gonfiabile la bici inizia ad assumere un aspetto che poi ha dato impulso alla forma attuale (almeno per la bici di tutti i giorni ovvero la bici da città o per ogni uso non agonistico).  Come in tutte le cose, dopo l'uso quotidiano inizia anche quello agonistico ed ecco proliferare le prime bici da corsa. Ovviamente erano in acciaio e non avevano ancora il cambio. Pesantissime soprattutto per le salite. Nonostante tutto riuscirono a suscitare l'entusiasmo delle folle per questo sport emergente. Nascono le prime gare, le classiche di un giorno come la Milano - Sanremo e le grandi gare a tappe come il "Giro D'Italia" "Tour De France" "La vuelta Spagnola".  
 Nascono, si fa per dire, i primi eroi del pedale ma erano eroi davvero. Correvano con le predette bici pesantissime e senza cambio, su strade non asfaltate e per giunta su per le salite che ancora oggi si percorrono con altri mezzi e altra preparazione specifica. Tra questi ricordiamo Giranrengo, Binda, Belloni e Guerra.  
 Ora passiamo agli anni 1930/1950, anni eroici per il nostro ciclismo sportivo segnati soprattutto dalla rivalità tra Coppi e Bartali in cui si inseriva spesso anche Magni. Anche qui senza scendere troppo in particolari, il ciclismo era ancora "eroico" Salite interminabili con bici ancora pesantissime, se paragonate ai tempi moderni, strade ancora sterrate. Unica innovazione il cambio che nelle sue primitive forme iniziava ad apparire sulle bici da corsa.  
 Poi senza pausa passiamo al decenni successivi insomma direttamente agli anni 1960/1970. Qui magari iniziamo a ricordare qualcosa anche personalmente poichè erano gli anni della mia infanzia, quelli in cui iniziarono a correre per le nostre strade altri campioni. Si parlava di Gimondi e Merx in particolare. Qui un dualismo sfrenato che ha davvero infiammato le corse del periodo. Il nostro campione italiano a volte è stato oscurato dal campione belga al punto che siamo convinti che, in sua assenza il buon Felice avrebbe vinto molto molto di più. Resta comunque uno dei nostri beniamini e uno dei maggiorni vincitori di tutti i tempi.  
Certo in quel periodo inizia il vero ciclismo sportivo moderno, con le dirette televisive con le sponsorizzazioni delle squadre e con una preparazione fisico e atletica a dir poco maniacale. Le bici iniziano ad avere non solo il cambio alla ruota ma anche la guarnitura doppia che consentiva (per i non esperti del settore) di avere le "ridotte per le salite più dure". Iniziano ad apparire acciai leggeri e timidamente anche l'alluminio e il titanio.  Con le cose buone inizia ad arrivare anche il "Doping" che in tradotto in italiano, consiste in
sintesi nell'assunzione (o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. II ricorso al doping avviene in vista o in occasione di una competizione agonistica ed è un'infrazione sia all'etica dello sport, sia a quella della scienza  medica. (fonte wikipedia)  Poi ci sarebbe da parlare degli anni 80 fino ai giorni nostri ma di questo me ne occupo al prossimo post sull'argomento. Intanto aspetto i commenti degli amici sull'argomento, sia da intenditori sia da profani della materia.  Buon w.e. e ... per gli appassionati ricordo c'è la Vuelta
Spagnola da seguire.  Buona visione di questo divertente filmato con musica di Paolo Conte.  Intanto aggingete pure con i vostri commenti.  Per il secondo giorno del post buon 01 settembre 2014EBUONA COLAZIONE A TUTTI